Il Pastore Tedesco Mork, a cui avevano rubato un carrellino a rotelle il 9 novembre a Bari, è morto. A renderlo noto è stata Silvia, la sua pet mate che amorevolmente con il suo compagno si prendeva cura da tempo dell’animale, andando oltre la malattia, una grave forma di mielopatia che da sei mesi gli aveva cambiato la vita senza fargli perdere, però, la voglia di combattere.
Una tenacia che non lo aveva abbandonato almeno fino al mese scorso, quando ignoti avevano compiuto il vile gesto di rubargli questo ausilio, un mezzo che gli consentiva di passeggiare nonostante le difficoltà deambulatorie delle zampe posteriori. L’oggetto era stato sottratto dal sottoscala condominiale della casa di famiglia al quartiere Carrassi di Bari: «Abbiamo trovato la porta dello stanzino aperta ma, all’interno, non c’erano più né il carrellino, né il guinzaglio, né la pettorina con il suo nome», aveva raccontato la donna a Kodami.
Tant’è che attraverso i social e i giornali aveva provato a chiedere aiuto per ritrovare il carrellino. La disperazione non aveva cancellato la speranza di un moto di coscienza da parte dei responsabili o in alternativa di un aiuto nel reperire uno nuovo mezzo da adattare alle esigenze peculiari legate alla patologia di Mork. E così, nel giro di pochi giorni, era arrivato un nuovo carrellino fiammante, con il quale sabato 25 novembre c’era stata la prima passeggiata. Qualcosa, però, non andava più come al solito e il problema non era nelle rotelle del nuovo mezzo.
«Ha lottato come un guerriero tra la vita e la morte perché il suo cuore continuasse a battere a un ritmo regolare ma la malattia ha preso il sopravvento – ha spiegato Silvia – Gli avevamo fatto provare il carrello ma, purtroppo, le sue condizioni sono nel frattempo peggiorate. Mork se n’è andato sapendo di essere stato amato tantissimo da tutti voi. Ringrazio comunque i giornali, i social e tutti coloro che hanno donato e aperto raccolte fondi per ridargli la normalità che gli avevano strappato via con il furto del suo supporto per la deambulazione. Ringrazio chi gli ha dedicato anche solo un pensiero. Lui vi ha sentito vicini fino all’ultimo respiro».