Era il 3 agosto del 2023 quando nei pressi di Malga Sasso Piatto, in Provincia di Trento, Molly – una Cocker di circa quattro anni – è scappata dopo aver toccato involontariamente un recinto elettrificato. Per lo spavento ha iniziato a correre e si è allontanata dai suoi umani che si trovavano sulle Dolomiti per trascorrere le vacanze estive. Sono passati oltre 40 giorni e ad oggi, Molly non ha ancora fatto ritorno.
Le ricerche però continuano senza sosta, grazie alle attività dell'associazione Italian Cocker Rescue Odv che, in queste settimane ha collaborato anche con Mirko Tomasi, dell'Unità Cinofila Ricerca Animali di Rovereto. Insieme hanno visitato i boschi e le radure sopra l'abitato di Campitello di Fassa, dove la cagnolina si é fermata nei giorni successivi alla fuga.
«Siamo certi che Molly sia viva, perché l'abbiamo sentita abbaiare e alcune settimane fa un membro del team di recupero, appostato immobile nella vegetazione, è riuscito a farla avvicinare fino a circa 30 metri di distanza. In generale, però, dobbiamo dire che Molly si sta facendo avvistare pochissimo – spiega a Kodami Ada Siciliano, presidente di Italian Cocker Rescue – Purtroppo stiamo parlando di una cagnolina particolarmente sensibile e timorosa nei confronti delle persone che non conosce e questo aspetto complica notevolmente la nostra missione di recupero».
In questo mese Siciliano e Tomasi hanno posizionato fototrappole per comprendere le traiettorie seguite dalla cagnolina e hanno distribuito "punti cibo" in luoghi idonei, in modo da fornirle nutrimento sufficiente per sopravvivere e individuare i suoi spostamenti. «Abbiamo operato con lunghi appostamenti che potessero portarla ad avvicinarsi a noi dimostrandole che non rappresentiamo un pericolo, ma per il momento non ha funzionato. In questa settimana, inoltre, abbiamo sorvolato la zona in notturna con l'ausilio di droni dotati di termocamera, ma anche in questo caso non abbiamo ottenuto alcun risultato».
La stessa strategia era stata messa in atto da Tomasi anche in occasione della fuga di Pongo, il cane ipovedente e sordo che, dallo scorso 19 agosto, risulta disperso sulle pendici dei monti dell'Altopiano di Lavarone.
La storia di Molly, accalappiata in Campania, adottata in Toscana e smarrita in Trentino
Ada Siciliano conosce bene le abilità elusive di Molly, perché è stata proprio la sua associazione ad attivarsi per fare in modo che i suoi attuali pet mate, residenti in Toscana, la adottassero. Prima di vivere con loro, infatti, la giovane Cocker aveva trascorso un periodo in libertà nei pressi di Eboli, a pochi chilometri da Battipaglia, dove era stata poi accalappiata e trasferita all'interno di un canile della zona. «Anche in quell'occasione non si trattò di un'attività semplice. Chi se ne occupò fu obbligato a catturarla da lontano, con un'apposita corda», spiega la presidentessa.
In seguito all'arrivo in canile le volontarie del posto contattarono Italian Cocker Rescue e chiesero alla presidentessa di individuare una famiglia adatta per l'adozione: «Nessuno di noi ha mai capito con certezza se provenisse da un ulteriore abbandono o se, anche in quell'occasione fosse stata lei stessa a scappare dal contesto in cui si trovava – racconta Siciliano – Le sue fragilità sono molto marcate e, infatti, non si tratta certo di un cane adatto a chiunque».
Ciò che maggiormente rincuora gli operatori che si stanno occupando del suo recupero è il fatto che, nonostante l'ambiente impervio della Val di Fasssa, Molly sembra cavarsela dignitosamente. «In questi giorni torniamo a posizionare le fototrappole e appositi "punti cibo" che la facciano avvicinare al luogo in cui proveremo a recuperarla. Gli ultimi tracciamenti, condotti grazie all'ausilio dei cani di Tomasi, ci hanno permesso di individuare un ambiente piuttosto ristretto all'interno del quale si muove, quindi siamo ottimisti».
Il tempo ora stringe, perché le temperature nelle prossime settimane in Trentino si abbasseranno. Sebbene Molly, come tutti i Cocker, sia dotata di un mantello adatto anche alle condizioni climatiche più rigide, non bisogna dimenticare che si sta muovendo in una zona abitata anche dai lupi, i quali rappresentano un ulteriore rischio per la sua sopravvivenza.
«Ha certamente perso alcuni chili in queste settimane e, grazie all'aiuto di Mirko, che ne ha analizzato le tracce, abbiamo rilevato che le sue feci non sono quelle di un cane che si nutre adeguatamente – conclude la presidentessa della rescue – Ci auguriamo di avere anche la collaborazione della gente del posto, a cui chiediamo di non operare in autonomia posizionando ulteriore cibo o fototrappole. La cosa migliore da fare è limitarsi a tenere gli occhi aperti e avvisarci immediatamente in caso di avvistamento. Vista la delicatezza della sua personalità, in caso contrario potrebbe immobilizzarsi per il terrore, oppure scomparire nuovamente. Se così fosse, dovremmo ricominciare da zero il nostro lavoro di ricerca e monitoraggio del suo campo di azione e i tempi per il suo recupero si allungherebbero ulteriormente».
Chiunque abbia incontrato Molly o abbia notizie a riguardo è pregato di contattare Ada Siciliano al 338 389 3078