È partita la mobilitazione per salvare i canili e rifugi dopo l'allerta maltempo che in queste ore sta mettendo in ginocchio la Toscana. Il bilancio, ancora parziale, è tragico: cinque le persone che hanno perso la vita, diversi i dispersi, innumerevoli i danni, con i soccorsi mobilitati da ore per cercare di salvare vite e mettere in sicurezza le persone da piene e allagamenti. Le zone di Firenze, Prato e Pistoia sono quelle più colpite, e sono molti i rifugi, i canili e le oasi feline che si trovano in difficoltà.
«Siamo rientrati adesso e siamo stremati – fa sapere a Kodami Cristiano Giannessi, responsabile Lav di Prato – Abbiamo salvato 28 animali tra conigli, cavie e pappagalli in un esercizio in zona Villa Fiorita. Un coniglietto rimane grave in stato di forte ipotermia. Purtroppo sette tra conigli e cavie sono morti annegati prima del nostro arrivo». Sotto controllo invece la situazione all’Oasi Felina di Prato: i gatti ospiti sono al sicuro, grazie all'intervento dei volontari che li hanno spostati al primo piano.
Nessun grave danno neppure al canile Il rifugio di Prato: «Al momento la situazione è sempre sotto controllo, i box non sono allagati e i cani stanno bene – informano i volontari – il livello del fiume è sotto controllo. I nostri operatori sono a lavoro come tutte le mattine nonostante la strada che porta al canile sia chiusa e allagata. Vi ringraziamo per la tanta solidarietà dimostrata e speriamo la situazione possa volgere al meglio per tutti, se ci dovesse essere necessità di qualsiasi tipo vi contatteremo».
La Lav di Pontedera, invece, ha diffuso un appello per il canile di Santa Maria a Monte di Pisa: «In previsione di un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo, vogliamo aiutare le volontarie a trovare degli stalli per i cani – è stata la richiesta di aiuto condivisa sui social venerdì mattina – Sarebbero necessari solo per alcuni giorni, fino alla fine dell'emergenza. Scrivete via WhatsApp le offerte di stallo al numero 3491311998. Gli inserimenti in famiglia, seppur temporanei, verranno valutati in base alla compatibilità con eventuali altri cani presenti».
Moltissimi anche gli interventi sul territorio per mettere in sicurezza cani vaganti, fuggiti o smarriti, con annunci condivisi sui gruppi di sos e ricerche dedicati per tentare di rintracciare gli umani di riferimento. Il consiglio per tutti, in queste situazioni, è però quello di non agire di propri iniziativa e di non diffondere appelli non verificati: è il caso, per esempio, del Rifugio di Prato, al centro di numerose richieste di aiuto condivise giovedì notte sui social e allarmi relativi ad allagamenti e cani in procinto di annegare, quando in realtà gli operatori si erano già attivati per metterli in sicurezza. Il rischio, in caso di diffusione di notizie non verificate, è che qualcuno decida di mettersi in movimento per dare una mano e si metta a sua volta in condizioni di pericolo, soprattutto in caso di strade allagate e soccorsi già in evidente difficoltà per portare aiuti.