C’è tutta l’Africa con la sua possente bellezza e la sua natura selvaggia nel Mkapa Photography Awards, il concorso fotografico organizzato dall'African Wildlife Foundation (AWF) e dalla Nature's Best Photography (NBP) che premia i fotografi che meglio hanno saputo mostrare la bellezza, la diversità e l'importanza del continente africano.
Non solo fotografie, quindi, ma anche passione per questa terra e impegno per la sua conservazione nel concorso fotografico dedicato al defunto, iconico leader africano ed ex presidente della Tanzania, SE Benjamin Mkapa, famoso per la sua dedizione e il suo supporto nelle politiche per la conservazione. Vincitrice di questa seconda edizione del premio l’americana Michelle Kranz con l’immagine, scelta tra tutte le categorie di cui si compone il concorso, di uno dei più iconici e affascinanti abitanti dell’Africa: uno splendido esemplare di silver back, un gorilla di montagna fotografato nel Parco Nazionale dei Vulcani in Ruanda che, con i suoi magnetici occhi arancioni, ci regala uno sguardo intenso ed espressivo, così vicino a quello umano.
Ciò che distingue i Mkapa Photo Awards da altri concorsi fotografici è l’impegno per la conservazione attraverso le specifiche categorie che focalizzano l’attenzione sulle tante facce dell’Africa. Un modo di ricordare al resto del mondo l’importanza di un continente fragile e in pericolo. Eroi della conservazione africana, coesistenza e conflitti, fauna selvatica a rischio, il fragile deserto, i ritratti di animali selvatici e quelli delle aree urbanizzate e poi ancora foto scattate con i cellulari, oppure video sono tra le categorie proposte per i premi. E, malgrado il 2022 fosse solo la seconda edizione del concorso, sono state ben 9.500 le iscrizioni pervenute da 57 Paesi compresi i partecipanti provenienti da 16 Paesi africani. I nomi dei vincitori sono stati proclamati dall'Awf e dal Nature’s Best Photography (NBP) nei giorni scorsi a Nairobi, in Kenya, con una cerimonia ufficiale e in occasione dell'inaugurazione della mostra che vede esposte 77 stampe e 4 video al Museo Nazionale di Nairobi.
"Coesistenza e il conflitto" e gli eroi della conservazione
Jose Fragozzo è il vincitore della categoria Coesistenza e Conflitto, con un'immagine di una giraffa scattata nel Parco Nazionale di Nairobi, in Kenya. Mentre a sottolineare il grande lavoro svolto da coloro che sono impegnati nelle attività di associazioni impegnate nella salvaguardia e nella conservazione, per la categoria Eroi della conservazione africana è stata premiata la foto di Anthony Ochieng Onvango di Nairobi, che ha per protagonisti un piccolo orfano di elefante e la sua "badante" umana, ritratti nel Santuario per elefanti di Reteti in Kenya.
Il vincitore della categoria dedicata alla Fauna selvatica a rischio è il fotografo belga Marc Quirenys du Anversa che ha ritratto nel Parco nazionale della foresta di Kibakìle in Uganda uno scimpanzé e il suo cucciolo. Mentre è polacco il vincitore della categoria Il deserto fragile: Tomasz Szpila ha fotografato un gruppo di struzzi nel deserto della Namibia.
Con i cellulari e creativi digitali
I vincitori nelle due sezioni dedicate alle nuove tecnologie sono stati l'africano Jon Warburton di Zululand, in SudAfrica, che ha fotografato un esemplare di caracal in una riserva privata di caccia, e Prelena Soma Owen dalla Nigeria che ha scattato la foto che ritrae il pangolino dalla pancia bianca nel rifugio per animali San Marco a Lagos in Nigeria.
I comportamenti degli animali e i loro ritratti
"L'alba, la polvere e il duello" è il titolo della fotografia dell'indiamo Vijayram Harinathan di Chennai, con un combattimento fra orici fotografato nella Riserva Nazionale di Samburu in Kenya per la categoria dedicati agli animali clti nei loro comportamenti più intensi e particolari. Mentre sono veri e propri Ritratti quelli in cui vince l'americano Russ Burden con lo straordinario sguardo di un leone incontrato nell'area di conservazione di Ngorongoro, in Tanzania.
La foto di copertina è la vincitrice del concorso: Gorilla di montagna | Parco Nazionale dei Vulcani, Ruanda | Di Michelle Kranz di Boulder, Colorado, USA