video suggerito
video suggerito
10 Dicembre 2021
13:32

Mirko salva la vita a Thor, il suo Jack Russell caduto nelle acque ghiacciate del lago

Mirko e Thor vivono insieme da 5 anni e la scorsa settimana hanno vissuto una disavventura che non dimenticheranno mai. Il pet mate del Jack Russell infatti, gli ha salvato la vita, recuperandolo dalle acque di un lago ghiacciato.

10.530 condivisioni
Immagine
Mirko e Thor

La disavventura di Mirko e Thor, il Jack Russel che da 5 anni vive con lui, è avvenuta al laghetto di Fiè, una nota località turistica a pochi chilometri da Bolzano. I due stavano passeggiando serenamente in compagnia di un amico, quando il cane, che si era avventurato sulla superficie ghiacciata del lago, è caduto di sotto, restando intrappolato nell'acqua gelida.

«Si trovava a circa 15 metri dalla riva – racconta a Kodami Mirko Torcaso, il pet mate di Thor – Mentre io ero a un centinaio di metri da lui». Mirko è corso immediatamente verso il lago provando a lanciare rami a cui il cane potesse aggrapparsi per uscire dall'acqua: «Da lontano vedevo che provava a fare presa sul bordo ghiacciato della piscinetta che si era formata dopo il cedimento della superficie ma non riusciva ad avere abbastanza forza per tirarsi su, forse anche per via del cappottino che lo appesantiva – racconta l'uomo – Continuo a rivivere il momento in cui ci siamo guardati negli occhi e Thor sembrava dirmi: "Cosa aspetti, vieni a prendermi". A raccontarlo ora mi vengono ancora i brividi».

Il salvataggio di Thor: «Sentivo il freddo che mi bloccava i polmoni»

«Non so dire quanto tempo è trascorso, ma ricordo che mentre ero sulla riva che cercavo soluzioni per salvarlo, vedevo che ogni tanto andava a fondo ed ero terrorizzato dall'idea che non tornasse più in superficie e che restasse sott'acqua per sempre – continua Mirko – Invece, fortunatamente tornava sempre su».

Dopo numerosi tentativi di salvare il cane con l'ausilio dei tronchi, in preda al panico e senza pensarci troppo, Mirko ha improvvisamente deciso di provare a raggiungerlo: «Il pensiero che mi ha smosso è stato che non sarei mai riuscito a farmene una ragione. Avrei avuto per sempre davanti a me quello sguardo e non lo avrei sopportato. Ho pensato che avrei preferito andare a fondo con lui piuttosto che vederlo morire senza avere fatto tutto il possibile».

In preda a questi pensieri, Mirko ha cominciato quindi a farsi spazio nel ghiaccio del lago: «Continuavo ad entrare ed uscire spaccando la superficie con le braccia. Il freddo sembrava bloccarmi i polmoni  – racconta  – Sentivo che il peso dei vestiti mi tirava a fondo. Non avevo nemmeno pensato che in tasca avevo il cellulare, il portafoglio e le chiavi: ero guidato dall'adrenalina di dover salvare Thor».

Prima di riuscire a raggiungere il cane, Mirko ha provato a lanciare un enorme tronco, nel tentativo di distruggere gli ultimi metri di ghiaccio che li separavano: «Non so dove ho trovato la forza per sollevare quell'enorme peso, anche perché non sentivo più le mani per il freddo. Ma è stato proprio quello il gesto che ha aperto definitivamente il corridoio che ha permesso a Thor di nuotare verso riva».

Immagine

Il ritorno alla vita di tutti i giorni: «Mi dicono che sono un eroe, ma ho solo fatto ciò che andava fatto»

Una volta tornato a terra, il Jack Russell si è scrollato energicamente l'acqua di dosso e poco dopo stava già nuovamente correndo nei prati intorno al lago: «L'ho avvolto in un asciugamano che mi hanno offerto dei passanti e l'ho tenuto in caldo fino a casa. Per capire l'entità delle emozioni che abbiamo vissuto, però, ho impiegato alcuni giorni – ricorda Mirko – Alla sera, prima di andare a dormire, mi si ripresenta spesso la situazione davanti agli occhi e mi viene l'ansia. Ripenso al fatto che sarei potuto morire, ma so che non avrei potuto fare altrimenti».

Mirko, che si descrive come una persona estremamente riservata, dopo aver pubblicato l'immagine del lago ghiacciato sul suo profilo Facebook, ha ricevuto molti commenti da parte dei suoi amici: «Mi sono stupito molto della quantità di attenzione che ho avuto – racconta sorridendo – Mi fa piacere perché vuol dire che i miei 15 minuti di notorietà arrivano per un'impresa positiva: meglio così piuttosto che per eventi tristi o negativi. Alcuni amici ora mi prendono in giro e mi chiamano "eroe", ma la realtà è che non sono assolutamente un eroe, ho solo fatto ciò che andava fatto e ora vorrei che questo servisse da esempio per l'amore che si può provare verso gli animali».

Mirko ha deciso che nei prossimi giorni tornerà sul luogo dell'incidente: «Voglio andare di nuovo al lago per provare a superare lo shock  – conclude – Ma anche se non ci riuscissi, so che continuerò comunque a portare a spasso Thor libero dal guinzaglio, perché io mi fido di lui e si è trattato solo di un incidente. Per lui è troppo importante la libertà e nonostante la paura che mi sono preso, non gli impedirò di averla. Quello che è certo, è che per un po' di tempo eviteremo le gite al lago, almeno finché non tornerà l'estate».

Avatar utente
Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views