Un pitone reale è stato recuperato a Milano in via La Spezia, zona Famagosta, dai soccorritori dell'ENPA. Il serpente è stato segnalato in pieno giorno da una passante che ha telefonato al pronto intervento dell'associazione per segnalarne l'avvistamento. L'animale, essendo abituato a tutt'altro clima, rischiava di non sopravvivere alla basse temperature ed è stato prontamente recuperato e trasferito alla clinica veterinaria ENPA per il primo soccorso.
Purtroppo capita molto spesso che serpenti come questi vengano abbandonati o che scappino dai loro terrari. Era già successo a Catania lo scorso dicembre, quando un esemplare è saltato fuori da un tombino, e l'estate scorsa a Baveno, in Piemonte, e a Venezia. Pur essendo tutelati dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) questi rettili sono molto comuni in cattività, e l'Italia li ha inclusi nella lista degli animali non pericolosi e con possibilità di allevamento domestico autorizzato.
Il pitone reale e l'uomo
Originario dell'Africa occidentale, il pitone reale (Python regius) è un serpente non velenoso dal carattere piuttosto mansueto, che non richiede grossi impegni per essere allevato. Per queste caratteristiche è diventato uno dei rettili più diffusi in cattività tra gli allevatori e gli appassionati che, attraverso la selezione, sono riusciti a creare migliaia di colorazioni e morfotipi differenti.
Questi serpenti possono essere molto longevi, e vivere fino a 30 anni. Sono ovipari, e la femmina depone in media 6/7 uova che protegge e riscalda col corpo per circa 60 giorni. In natura si nutre soprattutto di piccoli mammiferi, che scova e cattura di notte grazie alla sua capacità di percepire il calore corporeo, abilità comune a molti serpenti.
La speranza, adesso, è quella di riuscire a ritrovare il proprietario e che non si tratti dell'ennesimo caso di abbandono dovuto alla leggerezza e alla scarsa consapevolezza di chi acquista un animale per moda e non sa o non vuole poi prendersene cura.