Nei giorni scorsi centinaia di itteri testagialla, un uccello migratore che vive in Nord America, sono stati filmati mentre cadono improvvisamente al suolo. Molti di questi poi moriranno, apparentemente in circostanze misteriose. È successo nella città di Cuauhtémoc, nel Messico settentrionale, e l'evento ha scatenato ovviamente le più disparate ipotesi sulle cause di morte, alcune inverosimili, altre totalmente complottistiche. Proviamo a capire quindi cosa è successo davvero.
Le immagini sono state riprese da una telecamera di sicurezza la mattina del 7 febbraio, come riportano diversi media locali. Nel video si vede l'esterno di un'abitazione quando, improvvisamente, una nuvola nera di uccelli irrompe dall'alto. La maggior parte degli itteri poi vola via, incolume, ma le immagini successive riprese al suolo mostrano decine di uccelli senza vita rimasti sull'asfalto.
Secondo i media locali che per primi hanno riportato la notizia, la morte improvvisa degli uccelli potrebbe essere stata causata dagli alti tassi di inquinamento nell'aria, dovuti forse all'utilizzo di prodotti chimici per l'agricoltura oppure alle alte concentrazioni sostanze tossiche causate dai fumi delle stufe a legna. Un altra ipotesi sostiene invece che gli uccelli siano rimasti folgorati mentre riposavano sui cavi della rete elettrica. Ciononostante, nessuna di queste supposizioni convince davvero analizzando il filmato e i tempi rapidissimi dell'evento. Sui social molti utenti, come già accaduto in passato per altre morie di massa misteriose, hanno quindi iniziato addirittura a incolpare il 5G.
Mettendo da parte le ipotesi complottistiche, per capire davvero cosa può essere successo bisogna analizzare nel dettaglio il filmato e, soprattutto, l'ecologia e la biologia della specie coinvolta: l'ittero testagialla (Xanthocephalus xanthocephalus). Gli itteri sono uccelli migratori che si riproducono in un ampia area degli Stati Uniti occidentali. In inverno migrano a Sud in grossi stormi, formando gruppi composti anche di migliaia di individui, che si muovono e dormono tutti insieme, un po' come fanno i nostri storni (Sturnus vulgaris).
Proprio come accade anche nei nostri cieli per gli storni, spesso questi gruppi enormi di uccelli attirano l'attenzione di numerosi predatori, soprattutto rapaci come il falco pellegrino (Falco peregrinus), che si tuffa in picchiata nel mucchio sperando di catturare un esemplare. A quel punto lo stormo, inizialmente compatto, si disperde causando un fuggi fuggi generale in tutte le direzioni. Il comportamento degli itteri che irrompono dall'alto sembra proprio rientrare in questa casistica, poiché sembrano proprio fuggire spaventati da qualcosa.
Probabilmente, come avanzato già da alcuni ornitologi, gli uccelli sono stati spaventati e messi in fuga da un predatore che li ha inseguiti dall'alto e che, tuttavia, non compare nel filmato. Nella fuga di massa alcuni itteri, spinti anche dagli esemplari al di sopra di loro, spaventati e disorientati, sono poi finiti per impattare contro gli edifici e il suolo. È molto probabilmente questa la spiegazione dietro la morte apparentemente misteriosa di questi uccelli, o almeno la più probabile.
D'altronde molto spesso proprio lo spavento, la successiva fuga in massa e l'impatto fatale contro superfici, automobili e altri ostacoli, è la causa principale dietro le inspiegabili morie di massa di piccoli uccelli. È successo qualcosa di molto simile a Roma con gli storni nel Capodanno del 2021, solo che in quella circostanza lo spavento e la fuga erano stati causati dai botti di fine anno. Ed è successo di recente, sempre con gli storni, anche in Galles, dove una forte esplosione notturna (probabilmente un dissuasore usato in agricoltura per allontanare animali dannosi) ha spaventato centinaia di storni che si sono successivamente schiantati contro cavi e tralicci.
Nulla di misterioso e apocalittico, quindi, solo un grosso spavento e una fuga in massa fatale e molto sfortunata per alcuni degli itteri testagialla coinvolti.