Ora anche per la legge hanno un nome, dati anagrafici precisi e un familiare che se ne deve assumere a vita la responsabilità e la cura. Sono i 40 cani che, con i relativi pet mate, hanno sancito il “successo” del Microchip day lanciato qualche giorno fa a Quartu Sant’Elena, nell’ambito della campagna di prevenzione contro il randagismo e il benessere animale promossa dall’amministrazione del Comune in provincia di Cagliari.
Decisamente simbolico e significativo il luogo dove i medici veterinari hanno potuto inserire, con una iniezione indolore, il microchip ai quattro zampe: il cortile della biblioteca centrale cittadina.
«Questo ennesimo Microchip Day – spiegano gli organizzatori – era da tempo programmato negli spazi bibliotecari che sempre più spesso ormai non si limitano alla distribuzione del materiale librario richiesto e alla messa a disposizione di postazioni dove studiare, ma accanto alle iniziative di carattere culturale diventano teatro di appuntamenti legati al sociale, all’ambiente e, più genericamente, al miglioramento della qualità della vita».
La giornata, oltre alla collaborazione del Servizio Veterinario dell’ATS e della Garante degli Animali, ha visto il supporto degli operatori del canile Shardana, e la presenza delle Guardie Eco-Zoofile OIPA di Cagliari e provincia e dei volontari del territorio.
«La piccolissima capsula di vetro biocompatibile porterà diversi benefici agli animali stessi e più in generale a tutta i componenti della comunità quartese – spiegano dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Quartu – In presenza di una chippatura infatti, chi trova per strada un cane smarrito potrà rivolgersi al veterinario per rintracciare il legittimo umano di riferimento, i cui dati sono presenti nel registro dell’anagrafe canina. Il microchip inoltre – sottolineano – si rivela utile anche nell’eventualità di un contenzioso, soprattutto in caso di furto di cani, agevolando la restituzione alla famiglia d’origine».
Oltre a questi benefici l’applicazione del microchip si è dimostrato un valido deterrente contro i casi di abbandono volontario, che si verificano soprattutto nel periodo estivo.
L’identificazione del cane tramite microchip «risulta inoltre indispensabile- concludono al Comune – quando l’animale deve essere vaccinato e quando deve essere emessa una ricetta veterinaria elettronica».
Una giornata che, tramite il luogo scelto per l'evento, ha lanciato a tutti i possessori di animali da compagnia un messaggio culturale forte di responsabilità, attenzione e presa in cura dei propri amici a quattro zampe.