Ennesima storia di cattiveria umana nei confronti degli animali, di quegli episodi che non vorremmo più riportare e che invece, ancora troppo spesso, ci tocca testimoniare. È successo a Portogruaro, comune veneto, nel fine settimana scorso, dove un cucciolo di gatto è stato scaraventato dal finestrino di un’auto in corsa.
Il micio però sta bene e la storia per lui ha avuto un epilogo positivo: «Sì, ma è stata davvero fortuna. Questi fatti accadono ancora molto spesso e la maggior parte delle volte non c’è qualcuno che si ferma e si preoccupa di mettere in salvo l’animale. C’è ancora così tanta inciviltà», racconta a Kodami Monica Ugabini la negoziante di Pasiano di Pordenone, che ha salvato il micino, prima andando sulla riva del corso d’acqua dove era precipitato e poi, non riuscendoci, chiamando i vigili del Fuoco «che sono arrivati rapidamente, in 5 addirittura, si sono infilati gli stivaloni, sono entrati nella fanghiglia di questa specie di fossato e lo hanno portato a riva».
Il micio, a cui è stato dato il nome Paolino, è stato accolto dall’associazione La Capanna di Felix, una struttura di San Vito al Tagliamento. Ora si trova lì in stallo: mangia, gioca e aspetta una famiglia che lo adotti responsabilmente. «La cosa importante che deve risaltare da questa storia è che Paolino ce l’ha fatta ma tantissimi altri Paolino no. Ogni singolo cittadino deve fare la sua parte, deve comprendere che gli animali sono parte integrante della famiglia, che non si prendono e si buttano. Oltretutto liberarsi di un cane o di un gatto in questa maniera non ha nemmeno più senso visto la presenza di associazioni e di volontari che si fanno in quattro per evitarlo. È proprio cattiveria gratuita e nient’altro».
Pur non essendo riuscita a prendere il numero di targa, Ugabini ha confermato che denuncerà l’accaduto, sperando che la responsabile di questo gesto infame possa essere stata ripresa dalle telecamere. Monica non fa parte di nessuna associazione, ha un negozio di abbigliamento e ama soltanto moltissimo gli animali.
«Sterilizzare, è questa la parola che bisogna imparare a memoria, per evitare le cucciolate di cui poi non ci si vuole occupare. Paolino è un sopravvissuto e ora merita tutto l’amore possibile. Spero che la responsabile venga identificata e che magari provi un po’ di rimorso per il gesto orribile fatto. Purtroppo, però, dubito che le persone che agiscono in questi modi, possano essere consapevoli del male che fanno».