Non solo la famiglia, gli amici, i fan sentono la mancanza di Michele Merlo, il cantante 28enne diventato famoso dopo aver partecipato al talent "Amici" e morto drammaticamente due anni fa, il 6 giugno 2021. A non poter fare a meno di lui, c’è anche il suo cane, Martino.
Proprio sabato, nella Giornata internazionale del cane, il Bassotto dello sfortunato artista di Rosà ha commosso i social dopo che una sua foto è stata postata dalla mamma dell’artista scomparso sul profilo Instagram ufficiale del cane, @michiamomartino, che lo mostra disteso a riposare quasi sopra ad uno scatto in bianco e nero del suo amato pet mate e con una frase di accompagnamento che recita: «E quando senti il vento che ti trafigge le costole sai chi ti sta abbracciando».
Merlo aveva solo 28 anni quando una leucemia fulminante non gli ha lasciato scampo, ma quando stava bene Michele e il bassotto erano davvero inseparabili e sui social sono tantissimi i momenti che li ritraggono insieme. Un'altra foto di Martino, che aveva commosso i social, era stata scattata qualche mese dopo la morte del giovane e mostrava il cane accoccolato dentro il giubbotto del cantante accanto a una frase che recitava: «Qui mi sento protetto».
In queste immagini molto dolci è difficile non leggerci il profondo legame che unisce il cane al proprio umano di riferimento, un filo che non si spezza nonostante la morte, anche se chiaramente è difficile che il cane stia accanto alla foto sapendo che lì sopra c’è ritratto il suo umano.
L’idea, infatti, che i cani comprendano la morte, rimane ancora un’ipotesi: tra gli scienziati aleggia un certo pregiudizio sulla capacità degli animali non umani di soffrire per la morte di una figura per loro di riferimento. Va detto, però, che la natura offre molti e forti esempi di rituali di lutto nel mondo animale.
Inoltre, un numero crescente di evidenze scientifiche supporta l'idea che gli animali non umani provino dolore, anche se che lo provino per la morte di qualcuno è ancora da stabilire. È vero, ci sono cani che per anni, tornano ogni giorno sulla tomba del loro compagno umano deceduto, ma anche in questo caso, la certezza che tornino perché sentono la mancanza del proprio pet mate non esiste ancora. Anzi, sappiamo che quel gesto il cane lo fa non per piangere il suo umano, ma per continuare a riposare vicino a lui e che al cimitero ci va, se qualcuno ce lo ha portato una prima volta.
Sicuramente sul tema le risposte che dobbiamo ottenere sono ancora moltissime: è comunque difficile pensare che essendo capaci di creare connessioni e legami così profondi e potenti, nel momento in cui questo legame si scioglie, gli animali non soffrano per la sua perdita.