È in provincia dell'Aquila il primo Comune ad avere un gatto come Sindaco. È stata la comunità di Civita D'Antino, piccola con una grandissima sensibilità per gli animali, ad "eleggere" il gatto Miao.
Miao è un gatto di famiglia che però si muove libero tra le strade e le case dei circa 900 abitanti di Civita D'Antino. Nonostante sia stata adottata dalla piccola Amanda Di Fabio, Miao si è sempre dimostrata indipendente e poco propensa a lasciarsi imbrigliare. Oltre a preferire la vita libera a quella casalinga, non ha mai voluto indossare il guinzaglio.
Miao ha scelto quindi di vivere in paese, tornando all'occorrenza dalla sua Amanda, che continua a prendersene cura e a provvedere ai suoi bisogni. Il resto del tempo, il gatto Miao lo trascorre passeggiando tra le vie cittadine, in cerca di compagnia o di un po' di cibo. Questa esistenza errabonda, limitata agli scarsi 28 chilometri quadrati del paese aquilano, è diventato tanto caratteristica da indurre la sindaca Sara Cicchinelli e il vicesindaco Matteo di Fabio, padre della piccola Amanda, a riconoscere a Miao una "carica pubblica".
Miao è stato nominato "sindaco dei gatti", e soprattutto dei gatti comunali, proprio per simboleggiare il rispetto dell'amministrazione antinese per i diritti degli animali. L'iniziativa nasce anche per sensibilizzare la comunità al rispetto dei domestici che per indole o stile di vita, preferiscono condurre una vita lontana dalle mura domestiche. Le comodità che offre una casa a un essere umano non coincidono sempre con le priorità degli altri animali, i quali spesso a un giaciglio confortevole durante il maltempo preferiscono la libertà di muoversi tra le pozzanghere dopo il temporale e Miao è tra questi.
Non è il primo caso di un animale che per la sua assidua frequentazione con la città ne diviene il simbolo e il portavoce. È successo spesso cani, caso più famoso è quello di Nerone, il cane sindaco di Castellammare, che da ormai quasi vent'anni non manca di fare un giro tra i negozi e le case dei suoi concittadini.
In altri casi, come quello di Chiattona del Comune di Capri o di Marina del Comune lombardo di Gravellona Lomellina, i gatti sono stati adottati da uno o più esponenti del Comune, partecipando alle riunioni e a qualche occasione pubblica senza mai avere una "carica" riconosciuta dai Primi cittadini.
Quella che nasce come una iniziativa legata all'affetto verso una "mascotte", può rivelarsi però l'occasione per ripensare le città in ottica davvero animal friendly, luoghi in cui persone e domestici possano convivere, senza dominarsi; e in cui siano dati a cani e gatti gli spazi per esprimersi al di là del controllo dell'essere umano.
Ora resta da vedere come l'amministrazione di Civita D'Antino attuerà questo piccolo, ma potenzialmente rivoluzionario, cambio di paradigma nell'approccio ai cani e gatti di quartiere.