Mesagne è una città italiana in provincia di Brindisi ed è divenuta nota nelle ultime settimane grazie al lavoro dell’amministrazione comunale che si dimostra sempre più attenta alla tutela dei propri amici animali.
Un lavoro di squadra messo in moto dal consigliere comunale delegato alla tutela e benessere degli animali e randagismo Vincenzo Carella e sostenuto dal primo cittadino Toni Matarrelli, che ha portato a Mesagne degli ottimi risultati derivanti dalle iniziative che hanno coinvolto l’intera comunità e di cui hanno beneficiato gli animali del territorio.
A raccogliere i frutti di circa quattro mesi di lavoro sono stati in primis i cani ospiti del canile comunale di Mesagne i quali, prima dell’intervento del consigliere Carella, erano sprovvisti anche di un nome.
E’ nata così l’idea del consigliere di coinvolgere l’intera comunità nella scelta e così i cani, oltre ad essere descritti dal numero di un microchip, sono adesso riconoscibili da un nome, per ognuno di loro unico e speciale.
«Sono stati mesi intensi ma sono felice che questa iniziativa sia piaciuta alle persone e soprattutto agli animali ai quali è stata ridata una dignità attraverso un nome e una possibilità di vivere al di fuori di un box – spiega a Kodami il consigliere Vincenzo Carella – La relazione tra la comunità di Mesagne e gli animali è ben salda e spero che possa continuare a basarsi sull’amore e sul rispetto reciproco».
Sui cancelli di ogni box del canile di Mesagne è affissa una vera e propria carta d’identità per ogni cane ospite: una foto apposta al centro e affianco tutte le indicazioni specificanti il sesso, la taglia e l’età dell’animale, in modo che gli interessati che vanno in visita in struttura possano avere le informazioni minime di cui necessitano.
L’amministrazione comunale di Mesagne si è adoperata anche con interventi di riqualificazione della struttura e soprattutto con diverse iniziative finalizzate a sensibilizzare la comunità. E’ stato lo stesso consigliere Carella, infatti, a preparare un opuscolo di dodici pagine e a consegnarlo ai bambini e ai ragazzi delle scuole, con l’intento di trasmettere ai piccoli della comunità le giuste informazioni relative alla difficile tematica dell’abbandono degli animali e al rispetto che si deve avere.
Di recente, per inaugurare il nuovo anno, è stato anche creato il calendario dei cani di Mesagne, in cui ogni mese è dedicato ad un animale ospite del canile. Un altro modo per invogliare le persone non necessariamente ad adottare ma anche solo a conoscere le realtà dei cani in struttura.
Il consigliere Carella precisa inoltre che: «lì dove esistono delle irregolarità, noi interveniamo con il ripristino della situazione a norma di legge e, se serve, sanzioniamo. Sono diversi anni ormai che l’amministrazione invita i pet mate a recarsi presso gli uffici competenti per regolarizzare la posizione del proprio animale attraverso il microchip. Perciò, se esiste qualche cittadino che ancora oggi sceglie di discostarsi dalle previsioni legislative, va sottoposto a sanzione, in primis per tutelare l’animale che deve essere registrato presso l’anagrafe canina di riferimento».
Gli interventi mirati a garantire una tutela sempre più estesa ed efficiente non si fermano solo alla prescrizione delle sanzioni. A Mesagne, infatti, i pet mate degli animali registrati con microchip hanno la possibilità di recarsi gratuitamente negli uffici convenzionati per procedere alle sterilizzazioni e castrazioni dei propri compagni di vita, al fine di ridurre sempre di più il numero di cucciolate indesiderate o casalinghe che sono spesso la fonte primaria del problema dell’abbandono.
Il progetto delle carte d’identità si rivela essere ad oggi il più proficuo: sui social sono stati centinaia gli utenti che hanno partecipato all’iniziativa, sfidandosi tra amici a scegliere i nomi più carini per i cani. Un gioco che oltre a coinvolgere la comunità, dando la possibilità a tutti di sentire i cani del canile come “parte della propria famiglia”, ha fatto arrivare nel giro di pochi giorni numerose richieste di adozione.
«Attualmente sono circa 100 i cani che attendono in canile la loro possibilità di una vita fuori dal box, ma quattro mesi fa il numero era molto più alto – spiega il Consigliere – Tutta la prassi del pre affido viene seguita da noi in collaborazione con esperti ed ogni cane viene dato in adozione solo dopo controlli ferrei e dopo un’attenta analisi dei suoi bisogni. Inoltre, l’amministrazione si impegna a seguire nel tempo l’evoluzione di ogni adozione».
Le foto ritraenti i cani sulle carte d’identità sono rappresentative della personalità di ognuno: Giacomo ha le orecchie dritte all’insù, Fiona mostra la lingua e Eros i suoi occhi color nocciola ad esempio. Scatti che raccontano storie da approfondire, poi, nella vera conoscenza.
Leggere le date d’ingresso in canile, purtroppo, è meno divertente: quella di Julien risale ad esempio al 2011 e quella di Zeus addirittura al 2009.
Nella speranza che agli uffici del Comune di Mesagne possano giungere sempre più richieste di adozioni, il consigliere Carella conclude ricordando che: «Le adozioni e le iniziative solidali sono fondamentali ma il lavoro maggiore va fatto con la sensibilizzazione della comunità e soprattutto dei più piccini: è a loro che stiamo consegnando questo mondo ed è a loro che va spiegato il rispetto verso gli altri esseri viventi e senzienti di questa terra».