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1 Febbraio 2023
13:35

Megattera spiaggiata lungo le coste dello Stato di New York: è il nono caso in meno di due mesi

L'enorme cetaceo è stato avvistato la mattina del 30 gennaio a Lido Beach. Da dicembre a oggi ne sono stati trovati altri 8 sulle spiagge tra New York e New Jersey.

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megattera

Una megattera adulta, un maschio lungo circa 10 metri e pesante diverse tonnellate, è stata trovata spiaggiata a Lido Beach, località dello Stato di New York: si tratta della nona balena ritrovata in queste condizioni sulle spiagge dell’East Coast tra dicembre e gennaio, e i funzionari della National Oceanic and Atmospheric Administration hanno già disposto una lunga serie di accertamenti per capire le cause del preoccupante fenomeno.

La presenza della megattera sulla spiaggia ha comprensibilmente destato la curiosità di decine di persone, anche alla luce delle enormi dimensioni. L’area è stata transennata per consentire le operazioni di recupero del cadavere, su cui in questi giorni verrà eseguita la necroscopia. Non è chiaro, infatti, che cosa l’abbia uccisa, né cosa abbia ucciso gli altri esemplari trovati negli ultimi due mesi. Un altro cetaceo era stato trovato morto una ventina di giorni fa sulle coste del New Jersey, altri due nei giorni scorsi sulle coste a sud di New York, verso Atlantic City.

«Ci sono stati nove spiaggiamenti di balene dal primo dicembre a oggi, due hanno coinvolto capodogli, negli altri sette casi si è trattato di megattere – ha spiegato Sarah Wilkin, coordinatrice del Marine Mammal Health and Stranding Response Program – C’è indubbia preoccupazione per i numeri registrati in un’area relativamente ristretta, ma siamo evidentemente nel bel mezzo di un evento di mortalità insolito in corso dal 2016, e che riguarda specificamente le megattere. Abbiamo registrato anche eventi di mortalità insoliti tra le balenottere nell'Atlantico settentrionale, e tra le balene franche nordatlantiche lungo la costa atlantica. Il numero elevato di spiaggiamenti di grandi balene si prolunga dunque nel tempo, ma siamo comunque preoccupati per questo aumento improvviso delle ultime sei settimane».

Da gennaio 2016, il Noaa è in effetti impegnato nello studio dei frequenti episodi di spiaggiamento che si sono verificati lungo l’East Coast. A oggi sono 178 le megattere trovate morte in queste condizioni, e gli esami completi sono stati condotti su circa la metà dei cadaveri. Il 40% delle balene esaminate aveva sul corpo segni di interazione con attività umana, che si trattasse di ferite da impatto contro imbarcazioni o legate a reti e strumenti di pesca. Esclusa, invece, la connessione con le attività eoliche offshore, di cui si dibatte da tempo. Al largo dell’East Coast sono infatti in corso lavori di preparazione dei fondali per progetti che contemplano l’installazione di impianti eolici, ma le stesse associazioni che si battono per la tutela animale hanno escluso, al momento, che vi possa essere una connessione tra queste attività e la morte dei cetacei.

«La popolazione di megattere è cresciuta, e la loro presenza nel Medio Atlantico è aumentata – spiegano dal Noaa – Sono allo stesso ammetate anche le rotte percorse da imbarcazioni di grandi dimensioni, il che significa che, statisticamente, aumentano anche gli impatti». Sui corpi di tre delle balene spiaggiate sono in effetti stati trovati segni di impatto con imbarcazioni, elementi che lasciano sospettare che gli spiaggiamenti siano da attribuire a una sorta di "incrocio" tra le rotte percorse dalle megattere e quelle percorso dalle navi.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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