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21 Agosto 2024
10:24

Meduse blu, marroni, bianche e viola: sai che colore sono quelle pericolose?

Se è vero che molte meduse urticanti hanno nuance distintive, il colore non è un indicatore affidabile della pericolosità di questi animali. Da quelle blu-viola a quelle trasparenti, vediamo quando devi fare particolare attenzione.

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La medusa è un animale invertebrato planctonico, ovvero un organismo acquatico che si sposta in acqua utilizzando il movimento delle onde e delle correnti lasciandosi “trascinare”. Soprattutto in estate tornano protagoniste, perché con l’aumento delle persone che frequentano le spiagge gli incontri capitano con molta più frequenza.

Visto che spesso questi incontri sono caratterizzati da bruciore e dolore – la stragrande maggioranza delle meduse ha tentacoli urticanti – la maggioranza delle persone guarda con timore alle meduse. Il loro colore, però, aiuta a capire quale specie ci troviamo davanti e quanto dobbiamo temerla. Ci sono meduse urticanti che presentano colorazioni intense che vanno dal blu al viola, ma non è comunque una regola: vi sono meduse molto pericolose per l’uomo praticamente incolori. Vediamo allora quali meduse sono pericolose.

A cosa corrispondono i colori nelle meduse

I colori nelle meduse possono avere diversi significati e funzioni, che dipendono principalmente dalla specie di medusa e dall'ambiente in cui vivono. Per alcune la colorazione è necessaria per camuffarsi nell’ambiente in cui vivono e rendersi meno visibili a predatori o potenziali prede, per altre i colori vivaci fungono da avvertimento per gli animali che potrebbero essere pericolosi e per i predatori.

Il colore di una medusa non è necessariamente indicativo della sua tossicità o del potenziale pericolo del suo veleno. La loro pericolosità dipende più dalla composizione del veleno e dalla quantità che può passare: alcune meduse quasi invisibili possono essere letali, mentre altre dai colori appariscenti possono causare solo irritazioni leggere. Molte meduse, come quelle appartenenti alla classe degli Scifozoi, sono quasi trasparenti o hanno colori molto chiari, ma nonostante il loro aspetto innocuo alcune specie possono essere altamente velenose.

La medusa scatola (Chironex fleckeri), nota anche come "vespa di mare", ha un veleno estremamente potente ed è considerata come una delle meduse più velenose al mondo, ma è praticamente quasi trasparente. È altrettanto vero che vi sono meduse dai colori vivaci estremamente urticante: è il caso della Pelagia noctiluca, che è di colore rosa o viola.

Molte delle meduse più pericolose dunque sono trasparenti o hanno colori molto chiari, come bianco o blu pallido, ma alcune delle specie più velenose possono anche avere colori più vivaci, come rosa, viola o arancione. Il colore non è quindi un indicatore affidabile della pericolosità, ed è sempre importante essere cauti quando si è in loro presenza.

Di che colore sono le meduse più pericolose?

Esistono circa 11mila specie di meduse ed è difficile passarle in rassegna tutte, ma possiamo citarne alcune note per la loro pericolosità. La già citata Chironex fleckeri, detta anche cubomedusa, vespa di mare o medusa scatola, è stata definita la medusa più urticante, o velenosa, del mondo, perché il contatto con i suoi tentacoli può provocare, nel giro di pochi minuti, forte infiammazione, dolore, necrosi, ipotensione e ipertensione, aritmia cardiaca e tachicardia. Quasi trasparente, con un leggero tono azzurro o bianco, difficilmente la si incrocia nel mar Mediterraneo, visto che è tipica dei mari del nord dell'Australia e del Sudest asiatico.

Tra le meduse più velenose presenti invece nei nostri mari ci sono la Pelagia noctiluca (detta anche medusa luminosa, con colori che vanno dal rosa al viola al marrone), la Physalia physalis o caravella portoghese, che di solito presenta una combinazione di blu, viola e rosa, e ancora la Chrysaora hysoscella o medusa compasso, tipicamente traslucida con una tonalità giallastra o biancastra. Una delle sue caratteristiche distintive è la presenza di bande marroni a forma di "V" che si irradiano dal centro della campana, che ricordano la forma di un compasso (da cui deriva il nome comune).

La Carybdea marsupialis (unica cubomedusa presente nel Mediterraneo, probabilmente una specie aliena), è meno conosciuta rispetto ad altre cubomeduse più pericolose, come la Chironex fleckeri, ma può comunque causare punture dolorose: è generalmente trasparente o con una leggera sfumatura biancastra o bluastra. La Drymonema dalmatinum è invece una specie di medusa appartenente alla classe Scyphozoa ed è una delle meduse meno conosciute e più rare del Mar Mediterraneo, ed è caratterizzata da un colore che varia dal rosa pallido al marrone.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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