Le meduse sono organismi affascinanti e dall’aspetto immutato da centinaia di milioni di anni che popolano i nostri mari. Sebbene siano spesso temute perché associate a spiacevoli incontri durante una giornata al mare, la maggior parte delle specie presenti nel Mediterraneo è innocua per l’essere umano o al limite poco urticante.
Conoscere le diverse specie di meduse che popolano le nostre coste e sapere come comportarsi in loro presenza è fondamentale per godersi una giornata al mare in sicurezza e contemporaneamente tutelare la biodiversità marina. Le meduse sono protette e chi le toglie dall'acqua per ucciderle può incappare in multe salate. Al contrario, se una medusa si spiaggia a riva, si può provare a riportarla in mare con cautela.
Le specie di meduse che puoi trovare in spiaggia
In Italia, le specie di meduse più comuni che possiamo trovare sulle spiagge includono la medusa luminosa (Pelagia noctiluca), la Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata), il polmone di mare (Rhizostoma pulmo) e la medusa quadrifoglio (Aurelia aurita).
Medusa luminosa
Pelagia noctiluca, conosciuta anche come medusa luminosa, è famosa per la sua capacità di emettere una luce fosforescente. Ha un colore che varia dal rosa al viola ed è la specie più comune sulle coste del nostro Paese, nonché una delle più urticanti: la sua puntura, infatti, può causare irritazioni dolorose.
Cassiopea mediterranea
La Cassiopea mediterranea o medusa uovo fritto (Cotylorhiza tuberculata), è una specie praticamente innocua per l’essere umano, le cui punture possono rivelarsi un problema solo per soggetti allergici o particolarmente sensibili. Proprio per la sua scarsa pericolosità, spesso numerosi avannotti appartenenti a diverse specie di pesci nuotano tra i suoi tentacoli in cerca di protezione, prima di completare lo sviluppo.
Polmone di mare
Il polmone di mare (Rhizostoma pulmo) è la medusa più grande dei nostri mari, con un’ombrella che può raggiungere i 60 centimetri di diametro. È considerata una specie poco pericolosa: le sue punture sono lievi e generalmente innocue per l'essere umano, ad eccezione dei soggetti allergici.
Medusa quadrifoglio
Anche Aurelia aurita, comunemente chiamata anche medusa quadrifoglio per i quattro cerchi visibili sulla sua campana, è considerata una delle specie meno pericolose dei nostri mari, con punture che causano generalmente solo un lieve fastidio.
Cosa fare se trovi una medusa in spiaggia
Quando trovi una medusa sulla spiaggia, è importante sapere come comportarsi per evitare danni sia a te stesso che all'animale. Come abbiamo visto, la maggior parte delle specie del Mediterraneo non sono pericolose, ma è comunque una buona norma evitare il contatto con gli animali selvatici, specialmente se non siamo in grado di riconoscere la specie con esattezza.
Non toglierla dall'acqua
Una cosa da non fare assolutamente se trovi una medusa è toglierla dall'acqua: le meduse, infatti, sono composte per circa il 95% di acqua e, fuori dal loro ambiente naturale, si disidratano rapidamente e muoiono. Inoltre, questi animali sono tutelati dalla legge e chi viene colto nell’atto di portare deliberatamente una medusa a riva per ucciderla può incappare in multe che possono arrivare a diverse migliaia di euro.
Maneggiare una medusa, tra l’altro, può essere pericoloso se si è particolarmente sensibili, allergici o in presenza di una specie fortemente urticante: anche se sembrano inerti, i loro tentacoli possono ancora rilasciare sostanze che possono causare irritazioni o reazioni allergiche. Quindi, la cosa migliore da fare è osservarle a distanza di sicurezza senza toccarle e ricordarci che siamo noi ad invadere il loro habitat e non il contrario.
Riportala in acqua
Se trovi una medusa vicino alla riva o arenata sulla spiaggia, il miglior modo per aiutarla è riportarla in acqua, sperando che non sia già passato troppo tempo. Questa operazione va fatta con estrema cautela per evitare punture: puoi utilizzare un oggetto come una paletta di plastica, un secchiello o un pezzo di cartone per sollevarla e riportarla delicatamente in mare. Cerca di evitare il contatto con la pelle e di metterla in un punto abbastanza lontano dalla riva da non poter essere riportata indietro dalle onde.