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11 Maggio 2023
13:29

Maxi sciame d’api su un albero a Roma Nord: apicoltrice lo recupera

Gli insetti avevano scelto di "appoggiarsi" a uno degli alberi che costeggiano via Carso, nel quartiere della Vittoria, zona residenziale della capitale. L'intervento dell'apicultrice.

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Un grande sciame d’api attaccato a un albero in viale Carso, nel quartiere Vittoria, ha calamitato l’attenzione di molti cittadini del quadrante nord di Roma, preoccupati nel vedere migliaia di insetti “sospesi” sulle teste di chi si trovava a camminare sul marciapiede. Alla fine è stato quindi richiesto un intervento di cattura, così da liberare le api – preziosissime per la sopravvivenza degli ecosistemi – in un luogo più adatto e sicuro per tutti.

Le segnalazioni sulla presenza dello sciame sono arrivate al consigliere del I Municipio di Roma, Renato Sartini, che è anche il vicepresidente della Commissione Cambiamenti Climatici di Roma Capitale. Sartini ha subito contattato la Protezione Civile per chiedere come procedere e per mettere in sicurezza la zona interno all’albero in attesa dell’arrivo di un apicoltore, gli unici dotati degli strumenti e delle competenze necessari per catturare le api senza nuocere. Nel giro di poche ore sul posto è arrivata l’apicoltrice Enza Popescu, che ha impiegato ben due arnie per recuperare tutti gli insetti.

«È stato necessario un secondo intervento perché non tutte le api sono entrate nell’arnia e preferivano costruire un nuovo alveare – ha confermato Sartini – Adesso ne stanno ricostruendo un terzo, almeno sembra. Aspettiamo di vedere se vanno via o insistono. Verrano portate in campagna. Ricordo a tutti che le api sono protette e la distruzione degli alveari può avere conseguenze penali».

Il fenomeno della sciamatura, per quanto impressionante, non deve destare preoccupazione: in primavera è frequente assistere a ciò che viene chiamato “sciamatura”, come ha spiegato a Kodami Michele Franceschi, apicoltore che da oltre 40 anni studia il comportamento di questi insetti, preziosissimi per la sopravvivenza degli ecosistemi, e interviene rimuovere sciami o alveari all'interno o nei pressi delle abitazioni.

«Questo fenomeno non avviene ogni anno, ma solo quando l'alveare ne sente la necessità – ha raccontato Franceschi – e la necessità arriva quando la regina invecchia e le operaie cominciano a nutrire unicamente con la pappa reale una futura "principessa", o in termini tecnici una "regina vergine”». Ed è qui che inizia il viaggio, o “sciamatura”: agendo come un unico “superorganismo”, una parte delle api operaie e la vecchia regina si spostano in cerca di un nuovo luogo in cui stabilirsi, una decisione basata non solo sull’età della regina, ma anche sulla disponibilità di risorse, sul numero di individui all'interno dell'alveare e sul clima. La parte di alveare che rimane stanziale invece dà vita alla nuova regina, che prenderà il volo accoppiandosi e permettendo alla comunità di ricominciare a crescere.

In queste situazioni è frequente che le api in cerca di un nuovo luogo in cui stabilirsi possano scegliere garage aperti, cassette delle tapparelle poste sull'esterno degli edifici o anche alberi, e che accada in ambiente urbano per cause di forza maggiore: «Le api cercherebbero un legno cavo o una caverna – ha ricordato Franceschi – ma a causa dell'urbanizzazione è sempre più difficile trovare il luogo perfetto e così si accontentano delle nostre tapparelle o delle stanze vuote che assomigliano per loro a caverne ideali per stanziarsi, richiedendo così l'intervento degli esperti per portarle via».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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