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2 Agosto 2023
11:29

Maxi avvistamento di 150 globicefali al largo di Andora. La biologa: «Evento straordinario»

In Liguria l'equipaggio della nave da whale watching Corsara ha avvistato oltre 100 globicefali riuniti in un clan. Abbiamo intervistato la biologa Jessica Picozzi, che ha documentato l'evento.

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Foto di Jessica Picozzi

Avvistamento straordinario nelle acque al largo di Andora, nel cuore del Santuario dei Cetacei, in Liguria: durante un’uscita della motonave Corsara, la barca da whale watching della società Golfo Paradiso che fa base a Imperia, l’equipaggio ha individuato un enorme gruppo di globicefali che nuotavano tra le onde.

«La giornata di oggi è stata a dir poco eccezionale e stupenda – ha detto emozionata la biologa Jessica Picozzi – A poche miglia da Andora abbiamo avvistato una ventina di tursiopi. Procedendo con l’escursione abbiamo avvistato prima due balene assieme e poi un altro individuo singolo. E poi l’emozione più grande della giornata: 4 gruppi (pod) di globicefali che poi si sono riuniti in un unico clan. Un’emozione strepitosa che nessuno di noi che era a bordo si dimenticherà mai».

Picozzi, che ha scattato numerose immagini e video dell’avvistamento, ha confermato l'eccezionalità dell'avvistamento, non tanto per il numero di individui (anche se è vero che in Liguria non ne sono mai stati avvistati così tanti tutti insieme), quanto per il comportamento dei pod. I cetacei sono apparsi molto agitati, saltavano fuori dall'acqua e si avvicinavano alla barca: «L'avvistamento è avvenuto sabato 29 luglio – spiega la biologa a Kodami – Da lontano abbiamo visto le teste dei globicefali, abbiamo fermato la barca e nel giro di poco si son0 avvicinati e ne siamo stati letteralmente circondati. Erano circa 150 divisi inizialmente in 4 pod, e abbiamo assistito alla riunione di questi gruppi, diventati un clan. La cosa inusuale non è però la numerosità, generalmente i globicefali in Liguria vengono avvistati in gruppi da 60-70-80 individui, sempre molto numerosi. Quello che ci è risultato strano è che erano molto agitati e molto vicini alla costa, a circa 11 miglia da Capo Mele».

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I globicefali – chiamati anche delfini o balena pilota – sono soliti avvicinarsi alle coste tra fine agosto e settembre, anche se a oggi gli esperti non sono riusciti ancora a spiegarsene la motivazione. Di base stanno molto più a largo, a circa venti miglia, e se in acque oceaniche è normale vederli agitarsi all'improvviso per la presenza di predatori come squali e orche, nel Mediterraneo è più raro che l'agitazione dipenda da questo: «Solitamente i pod possono agitarsi per la presenza dei capodogli, non perché siano predatori, ovviamente, ma perché si nutrono delle stesse cose e dunque vi è competizione per il cibo – spiega Picozzi – non c’erano però capodogli nelle vicinanze, dunque ritengo che le cause della loro agitazione possano essere due, accoppiamento o nascita».

Il maschio del globicefalo, spiega ancora la biologa, a differenza di altri cetacei quando raggiunte la maturità sessuale non lascia il gruppo di origine. Se c’è interazione con altri gruppi, e dunque altra genetica, va però a fecondare le femmine: «Siccome c’erano quattro diversi gruppi che si sono riuniti, abbiamo ipotizzato che l'agitazione potesse derivare da questo. Non abbiamo visto accoppiamenti, ma è anche vero che erano talmente tanti che sarebbe stato difficile. Un altro caso in cui il pod si agita è in caso di parto, o per la presenza di un piccolo: lo fanno però proteggere la madre e il cucciolo. Abbiamo visto all'interno del gruppo dei cuccioli di qualche settimana, non escludiamo che ci fossero femmine in gravidanza».

Al netto dei motivi che hanno provocato l'agitazione, l'avvistamento resta molto importante perché conferma come il mare della Liguria rappresenti un "hot spot" per i globicefali e per molti altri cetacei, dalle stenelle alle balenottere comuni arrivando sino a ai capodogli: «Il mare della Liguria ci regala un altro avvistamento eccezionale – è stato il commento del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – nel weekend l’equipaggio della Corsara ha incontrato un gruppo enorme di globicefali, grossi delfini che nuotano raramente nelle nostre acque. Non solo il mare più bello d’Italia ma anche il paradiso per gli amanti del whale watching».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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