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L’ha chiamata Pupa, una benevola presa in giro all’età avanzata e al rapporto che ha costruito con lei in poco tempo: è la gatta che Matilde Gioli ha trovato il giorno di Pasquetta a Roma, immediatamente adottata e diventata un nuovo membro della famiglia.
L’attrice 32enne, protagonista della serie “Doc” con Luca Argentero, ha voluto condividere la notizia dell’arrivo di Pupa in famiglia con un post su Instagram in cui ha posto l’accento sull’importanza di intervenire e non girarsi dall’altra parte se ci si imbatte in un animale in pericolo o che ha bisogno di aiuto: «A Pasquetta abbiamo recuperato questa gatta anziana sulla Cassia in fin di vita. L’abbiamo portata in clinica e dopo aver lottato una settimana oggi mangia beve e fa le fusa. La vita non è affatto finita per lei, anzi la riempiremo tutti di coccole e amore. L’ho chiamata Pupa».
Il post, corredato da alcune tenere immagini in cui Gioli posa con Pupa, prosegue con l’appello: «Se vi capita di vedere un animale in difficoltà non esitate, fermatevi e portatelo subito in una clinica dove lo possano aiutare. Un piccolo gesto che dà dignità anche a queste piccole vite indifese».
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L’attrice, originaria di Milano, vive nella Capitale per amore. Da qualche mese fa coppia fissa con Alessandro Marcucci, e con lui condivide l’amore per gli animali: è un istruttore di equitazione.
Proprio i cavalli hanno fatto da Cupido, visto che Gioli è un’assidua frequentatrice del maneggio del compagno: sono moltissime le foto che la ritraggono in sella o impegnata a occuparsi dei cavalli, tutte condivise su Instagram. Un mezzo, quello dei social, che spesso l’attrice utilizza per prendere posizioni e lanciare messaggi in favore degli animali. È il caso di Pupa, o dell’appello a bandire le pellicce che ha postato a fine 2021.
«Dal prossimo 1 gennaio scatta in Italia il divieto di allevamento, riproduzione in cattività e uccisione di visoni, volpi, procioni, cincillà e di tutti gli animali, di qualsiasi specie, usati per ricavarne delle pellicce – ha scritto – Finalmente. Non possiamo più fare finta di niente. Non possiamo più indossare animali spellati vivi. Non possiamo più accettare di avere addosso e negli armadi sofferenza e tortura di altri esseri viventi».
Attenzione però a non recuperare qualsiasi gatto si incontri per strada. Nel caso di Pupa le condizioni di salute erano evidentemente quelle di un soggetto a rischio ma spesso succede che i gatti si allontanino dalle case in cui vivono e che poi vi facciano ritorno o che ci sia una colonia felina a cui afferiscono nei dintorni. nel caso dunque di animali giovani e in generale in buona salute chiedetevi sempre se quel micio non stia semplicemente gironzolando e abbia tutto, in realtà, sotto controllo.
