Già dal nome "marsupiali" è possibile intuire una delle caratteristiche distintive di questo gruppo di animali che li rende particolarmente curiosi e affascinanti: la presenza di un marsupio o sacca. Questa bizzarra struttura, di cui generalmente solo le femmine sono dotate, contiene all'interno le mammelle ed è quindi il luogo dove avviene lo sviluppo finale dell'embrione e la crescita del piccolo, il cui tempo di permanenza all'interno è variabile a seconda delle specie.
La caratteristica più evidente che differenzia difatti i marsupiali dagli altri mammiferi, i cosiddetti "placentati", è il fatto che lo sviluppo interno dell'embrione è incompleto e, quando questo fuoriesce dall'utero della madre, si orienta naturalmente verso il marsupio dove si alimenterà e continuerà il resto del suo sviluppo. I marsupiali sono anche chiamati metateri e rappresentano gli ultimi superstiti di questo clade.
Distribuzione e classificazione dei marsupiali
Il marsupiale più conosciuto e amato è senza alcun dubbio il canguro rosso (Osphranter rufus), il più grande vivente e simbolo dell'Australia. Non è però di certo l'unico, anzi: i marsupiali sono molti di più rispetto a quelli che si è soliti immaginare e con caratteristiche molto diverse tra loro. Se ne contano infatti circa 334 specie, di cui quasi il 70% si trova in Australia mentre il restante è distribuito nelle Americhe, soprattutto nell'America del Sud.
Rispetto alla distribuzione geografica è possibile classificare inoltre i marsupiali in due gruppi, per la precisione in due superordini: Ameridelphia per le specie che vivono in America e Australidelphia per le specie che vivono in Australia e in Nuova Zelanda, ad eccezione di Dromiciops gliroides, specie americana classificata però in quest'ultima categoria.
Caratteristiche e riproduzione dei marsupiali
Le caratteristiche che distinguono i marsupiali dagli altri mammiferi placentati sono diverse: prima di tutto una placenta più primitiva, meno complessa e di derivazione vitellina. Inoltre presentano un cranio più stretto e piccolo, una diversa formula dentale e dei tratti riproduttivi spesso raddoppiati. Nella maggior parte delle specie infatti la femmina ha ben due uteri e due vagine, mentre il maschio possiede un pene biforcuto. Incredibile no?
Nonostante il nome però non tutti i marsupiali sono dotati di un marsupio: è il caso ad esempio di alcuni opossum sudamericani che ne sono del tutto sprovvisti. In altre specie invece la sacca addominale non è permanente ma si sviluppa solamente per il periodo della gestazione. Anche le aperture del marsupio possono essere posizionate diversamente: in alcuni marsupiali l'apertura è posteriore per evitare che il piccolo si sporchi di terreno o che venga letteralmente interrato durante l'attività di scavo, come avviene ad esempio nei vombati. In altre invece, come il canguro rosso, l'apertura è anteriore: se così non fosse il piccolo cadrebbe a terra al primo salto!
Non mancano però anche specie acquatiche: in questo caso il marsupio può essere tranquillamente immerso in acqua perché la chiusura è così efficiente da non permettere al piccolo di bagnarsi. In ogni caso il piccolo rimane all'interno della sacca della mamma generalmente per alcune settimane o mesi e spesso vi ritorna anche terminato lo sviluppo. È infatti un luogo caldo, ben protetto e dove c'è cibo, perché non tornarci di tanto in tanto?
Esempi di 10 Marsupiali
I Marsupiali sono molti e dalle differenti e affascinanti caratteristiche. Ecco alcuni esempi:
Canguro rosso (Osphranter rufus)
È il marsupiale di maggiori dimensioni e anche il più grande mammifero terrestre endemico australiano. I maschi di questa specie possono addirittura arrivare ai 2 metri di altezza e pesare 90 chilogrammi. Il canguro rosso vive in tutta l'Australia occidentale e centrale prediligendo soprattutto le zone aperte. Di giorno usufruisce generalmente dell'ombra degli alberi per riposare, mentre diventa più attivo al crepuscolo e di notte. I canguri rossi possono riprodursi durante tutto l'anno e il piccolo viene dato alla luce dopo soli 33 giorni circa ancora glabro, cieco e di piccolissime dimensioni. Rimarrà infatti nel marsupio per completare lo sviluppo che richiede un periodo di poco più di tre mesi. Quando il piccolo è abbastanza forte da lasciare la sacca della mamma, ecco che la femmina dà il "via" alla gestazione di un nuovo embrione: il canguro rosso si avvale infatti di questa strategia riproduttiva che gli permette di congelare lo sviluppo dell'embrione finché l'altro piccolo non è abbastanza grande da cavarsela da solo e "lasciare il posto".
Opossum della Virginia (Didelphis virginiana)
È l'unico marsupiale a vivere nel nord del Messico, non difficile da avvistare in quanto si trova spesso vicino alle aree abitate alla ricerca di cibo. È una specie solitaria e notturna le cui dimensioni possono variare notevolmente rispetto alla zona in cui vive. La femmina è dotata di una sacca al cui interno vi sono 13 mammelle e ogni parto da alla luce circa 9 piccoli, ma si può arrivare anche a un numero di 20. La gestazione è molto breve, dura circa 11 giorni, dopo i quali i piccoli si arrampicano nel marsupio della madre dove vi rimangono per circa due mesi e mezzo.
Il bandicoot fasciato orientale (Perameles gunnii)
Questa specie è conosciuta grazie al celebre personaggio della serie di videogiochi risalente al 1996: Crash Bandicoot che ne ha preso il nome. È una specie notturna che vive in Australia sud-Orientale e in Tasmania con due popolazioni separate che si distinguono per alcune caratteristiche come la dimensione corporea e il peso. Il nome "fasciato" deriva dalle barre orizzontali scure disegnate sul corpo che lo distinguono dalla specie vicina Perameles nasuta. Il lungo naso di questa specie serve ad arrivare nelle profondità del terreno alla ricerca degli invertebrati di cui va letteralmente ghiotto come lombrichi e coleotteri. La gestazione è una delle più brevi di tutti i mammiferi: dura infatti solo 12 giorni e una singola cucciolata è in genere composta da due-tre piccoli.
Petauro dello zucchero (Petaurus breviceps)
È un piccolo opossum notturno, il cui nome deriva dall'abitudine di alimentarsi di cibo molto zuccherino come ad esempio nettare e linfa. Vive in Australia nord-orientale, Nuova Guinea e in alcune isole indonesiane e il suo aspetto è molto simile agli scoiattoli volanti della famiglia Sciuridae. Nonostante non siano strettamente imparentati con questi, il petauro dello zucchero condivide con loro la capacità di volare: presenta infatti una membrana chiamata patagium che si estende per quasi tutto il corpo, dalle zampe anteriori fino ad arrivare a quelle posteriori, che gli permette di effettuare un volo planato. Le femmine di questa specie presentano una sacca addominale al cui interno sono presenti generalmente 4 mammelle. La gestazione dura circa 15- 17 giorni e i piccoli, generalmente in numero di uno o due, fuoriescono dall'utero ancora sottosviluppati e si orientano verso il marsupio grazie all'olfatto: nella sacca infatti è presente una ghiandola odorifera che ha la funzione di attirarli.
Opossum toporagno (Caenolestidae)
È una famiglia di marsupiali composta da sette specie ad oggi viventi che abitano in Sud America. Sono degli animali bizzarri e affascinanti e delle dimensioni di un piccolo ratto. Sono attivi soprattutto di notte e non possiedono una vista molto sviluppata, ma al contrario utilizzano i lunghi baffi per orientarsi e trovare le prede. Non si conosce tantissimo dell'ecologia e del comportamento di queste specie, ma sembrano essere sprovviste di marsupio e i piccoli vengono spesso lasciati nelle tane invece che essere continuamente trasportati dalle madri.
Vombati (Vombatidae)
I vombati sono una famiglia di marsupiali australiani di cui fanno parte tre specie ad oggi viventi: il vombato comune (Vombatus ursinus), il vombato dal naso peloso meridionale (Lasiorhinus latifrons) e settentrionale (Lasiorhinus krefftii), tutti protetti dalla legislazione australiana. Il marsupio di queste specie è peculiare: presenta infatti l'apertura rivolta verso il basso, in modo tale che quando è impegnato a scavare nel terreno non "sotterri" il piccolo che si trova nella sacca. Il periodo di gestazione in questa specie è di circa 20 o 30 giorni e viene dato alla luce un piccolo per volta, che abbandona definitivamente il marsupio solo dopo circa sei o sette mesi. Infine le feci dei vombati sono diventate famose: dato che hanno anche la funzione di rilasciare un messaggio odoroso, hanno evoluto una perfetta forma cubica che gli impedisce di rotolare.
Numbat (Myrmecobius fasciatus)
È una specie in via d'estinzione considerata "in pericolo" dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) in quanto si stima vi siano solo circa 800 individui maturi rimasti in natura. L'areale del Numbat si è fortemente ridotto: la specie era infatti presente in tutta l'Australia meridionale ma ad oggi si trova solo in piccole aree dell'Australia orientale ed è quindi stato inserito in alcuni programmi di reintroduzione. Il Numbat è una specie di piccole dimensioni e rappresenta uno dei pochi marsupiali ad avere abitudini diurne. Inoltre le femmine sono sprovviste di marsupio e i piccoli si aggrappano ai capezzoli della mamma grazie a alcuni peli ispidi dorati che si trovano intorno.
Koala (Phascolarctos cinereus)
È una specie endemica dell'Australia che vive principalmente nei boschi di ecaulipto. La sua dieta è composta dalle foglie di questi alberi che, a causa del basso contenuto calorico e nutrizionale, rende questi animali estremamente sedentari e dormiglioni. Le femmine di questa specie hanno un periodo di gestazione di circa 33-35 giorni e sono dotate di un marsupio dove i piccoli vi rimangono per circa sei o sette mesi, ma continueranno ad allattare fino ai 12 mesi d'età, in quanto il tasso di produzione di latte della mamma è molto scarso. Dopo aver lasciato il marsupio definitivamente rimangono vicino alla mamma dove si lasciano trasportare sulla schiena e imparano ad arrampicarsi sugli alberi.
Diavolo della Tasmania (Sarcophilus harrisii)
Il diavolo della Tasmania rappresenta il più grande marsupiale carnivoro ad oggi vivente. Le femmine hanno un periodo di gestazione di circa tre settimane e danno alla luce 20-30 piccoli alla volta. I cuccioli appena nati, di piccolissime dimensioni e del peso di circa 0,20 grammi, devono competere tra loro per accedere ai soli quattro capezzoli presenti nel marsupio della mamma. I pochi sopravvissuti fuoriescono dalla sacca dopo circa 100 giorni e diventeranno totalmente indipendenti dopo i nove mesi d'età.
Yapok (Chironectes minimus)
È una specie semi-acquatica che vive nelle vicinanze dei corsi d'acqua dolce dal Messico all'Argentina. È una specie dalle diverse peculiarità: è l'unica specie vivente ad oggi in cui entrambi i sessi sono dotati di marsupio che si è adattato alla vita acquatica dell'animale. Le femmine infatti grazie all'aiuto dei muscoli riescono a chiudere il marsupio così bene da non far bagnare i piccoli lasciandoli totalmente asciutti.