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20 Settembre 2022
16:54

Marius e Cappuccino, una vita in strada per non essere divisi: «Aiutiamoli a ricominciare»

Marius e Cappuccino vivono nelle strade del centro di Roma: Marius non riesce a pagare una stanza in cui lasciare il cucciolo di 9 mesi per lavorare. Viviana Amorino li ha incrociati e ha voluto provare a dare loro una mano.

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Marius e Cappuccino

«Ho conosciuto Marius qualche giorno fa. Stava seduto per terra vicino alla fontana di Trevi, al suo fianco Cappuccino: è stato proprio il cane ad attirare me e lei mie figlie, si è lanciato verso di noi per giocare. Ci hanno colpito immediatamente». A raccontare uno di quegli incontri che cambiano la vita è Viviana Amorino, chef cagliaritana che ha deciso di prestare la sua voce a un invisibile. Marius, appunto, un senzatetto che divide le giornate con Cappuccino, un cucciolo di 9 mesi che ha recuperato da un cassonetto della spazzatura dove era stato gettato. È per loro che Viviana ha lanciato un appello social che da qualche giorno ormai rimbalza di bacheca in bacheca, con la speranza di poter dare un aiuto concreto alla coppia.

Viviana racconta a Kodami di avere incontrato Marius per caso mentre era in vacanza con le figlie a Roma: «Siamo andate alla fontana di Trevi e da lì dovevamo andare a piazza di Spagna. Marius era seduto per terra insieme al cagnolino, che ci è subito venuto incontro e si è messo a giocare con le mie figlie. Da lì è partito tutto».

Marius, con non poca difficoltà vista la scarsa conoscenza dell’italiano, ha spiegato a Viviana di essere originario della Romania e di avere perso il lavoro come muratore. Da allora vive in strada, una vita che qualche mese fa è cambiata quando in un cassonetto della spazzatura ha trovato un cucciolo: «Aveva una zampa rotta. Marius lo ha portato dal veterinario, che ha proposto di sottoporlo a eutanasia perché lui non aveva i soldi per pagare l’intervento, 750 euro – racconta ancora Viviana – Marius si è rifiutato. Ha pagato di tasca sua, sta ancora pagando, un po’ per volta, ma lo ha salvato. E adesso non ha alcuna intenzione di rinunciare a lui».

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Cappuccino

Marius infatti sta cercando lavoro e una stanza in cui poter vivere, ovviamente con Cappuccino. Le strutture che accolgono i senzatetto lo rifiutano proprio perché accompagnato dal cane. Con sé porta soltanto uno zaino con una scatoletta di pappa per il cane, «perché di più non potrebbe portarne, la compra ogni giorno. Quando l’ho incontrato stava cercando di raccogliere 10 euro per pagare l’ostello della stazione Termini. Non per lui, ma per Cappuccino: voleva fargli un bagno caldo, perché è diventato troppo freddo per lavarlo ai nasoni. Quando glieli ho dati io, e ha saputo che sono una mamma single, non li ha voluti. Ho dovuto insistere, se ne stava andando. È un uomo di enorme gentilezza e dignità e adora Cappuccino: il cane sta benissimo, è felice, difficilmente ho visto animali tenuti così bene in tali precarie condizioni di vita. Io sono di Cagliari, qui ci sono molti senzatetto con animali, ma il trattamento che riservano agli animali è spesso estremo. Marius invece mi ha colpito con la sua grande umanità».

Oggi Marius è ospite di alcuni connazionali che gli hanno messo a disposizione una stanza in cambio del pagamento di oltre 100 euro alla settimana. Non lavora, e i soldi li racimola in strada, facendo appello alla bontà di chi incrocia il suo sguardo e quello di Cappuccino. Viviana lo ha fatto, e ciò che ha visto l’ha colpita al cuore. Soprattutto in un periodo in cui lei stessa, a causa di una lunga serie di difficoltà, sta cercando disperatamente di trasferirsi a Roma da Cagliari con la sua famiglia, composta dalla figlia minorenne, affetta da una sindrome che ne mina la salute, e i cani e i gatti da cui non si separerebbe mai: «Ho anch’io enormi problemi a trovare qualcuno che mi affitti un appartamento proprio perché ho animali. Marius non vuole soldi – spiega Viviana – vuole un lavoro, di qualsiasi genere, e una stanza in cui potersi riposare e in cui tenere Cappuccino le ore in cui andrà a lavorare. Non vuole andare al lavoro con il timore che possa accadere qualcosa al cane, o che qualcuno glielo porti via. Chiede solo questo: se ci fosse qualcuno che può aiutarlo, e che si offra anche di seguirlo per regolarizzare i suoi documenti, gli cambierebbe la vita».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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