Sulla pagina Facebook l’ultimo post dice: «Clara e Laura insieme, Ginevra Cassiopea Siena e Astrea dall'altra. Finalmente per loro lo sfruttamento è finito, i loro corpi saranno liberi… di vivere, di esprimersi. Le prime 6 mucche sono partite questa mattina per raggiungere i Rifugi che le accoglieranno. Tanta emozione vederle preoccupate dover salire la rampa del camion. Loro sanno cosa significa, hanno visto tante di loro andare via… Ma sappiamo che solo al momento dell'arrivo capiranno che per loro ora sarà LIBERAZIONE».
Quello raccontato, è solo uno dei tantissimi salvataggi realizzati da Mantova4Animals associazione animalista che opera sul territorio di Mantova, appunto, e che intende portare sul territorio locale la filosofia antispecista, secondo cui la specie umana non è superiore alle altre e di conseguenza non può disporre della loro vita e della loro libertà.
«Siamo un’associazione nata da poco, giusto un po’ prima della pandemia – spiega a Kodami Paola Lazzarini – ma diciamo che le azioni che siamo riuscite a portare a termine con successo sono già diverse. Operiamo quasi esclusivamente sulla nostra provincia cercando di avvicinare le persone alla cultura e alla filosofia antispecista, attraverso eventi informativi e di sensibilizzazione. Per quanto riguarda, invece, la parte più operativa, posso dire che come attiviste abbiamo incrociato la vita e il destino di molti animali che siamo riuscite fortunatamente a liberare dallo sfruttamento tipico delle nostre parti che sono gli allevamenti intensivi. Del resto qui a Mantova siamo la patria del salame e del grana padano…».
Paola è l’artefice del progetto, ma si è circondata di collaboratrici: «Sono 25 anni che mi occupo di animali, partendo da ragazza come volontaria al canile fino a maturare una conoscenza sempre più approfondita di questo mondo. Con me ci sono un paio di attiviste che hanno deciso di condividere l’esperienza e con le quali ci alterniamo per portare avanti tutte le missioni prefissate. Tra le ultime, quella di organizzare un grande festival vegano a Mantova. Ci stiamo lavorando alacremente. Speriamo di riuscirci».
Ma poi nello specifico, "Mantova4animals" cosa fa? «Salva gli animali in difficoltà, li raccoglie, li cura, trova per loro ricoveri dove possano vivere liberi, lontani dallo sfruttamento. Noi veniamo a sapere delle situazioni più disparate attraverso diversi canali. Ormai conoscendo ciò che facciamo le persone quando si scontrano con situazioni particolari ci chiamano. Altre volte, invece gli animali li incontriamo letteralmente per strada. Come è successo per esempio con un povero pollo broiler (polli selezionati geneticamente dall'uomo per poterne consumare la carne ndr) caduto di notte da un camion su una rotatoria e salvato da una persona che non avendo idea di cosa farne ci ha chiamato. E noi ci siamo mosse subito ovviamente per cercargli una sistemazione. Nel frattempo il pollo è stato con me per una quindicina di giorni fino a che sono riuscita a trovargli un luogo adatto. Purtroppo, però, è morto quasi subito, perché essendo geneticamente modificato il suo corpo era troppo distrutto per poter durare più a lungo. Spero almeno di avergli fatto provare che cosa vuole dire una vita fuori dalla gabbia».
L’associazione si autosostiene e fa raccolta fondi attraverso gli eventi: «Quando ci sono cose più mirate allora facciamo degli eventi più specifici. Il 21 maggio, per esempio, faremo un pranzo che è un po’ l’anticipo del festival vegano di settembre e quello che riusciremo a incassare sarà destinato a trasportare appunto le mucche del post di Facebook che sarebbero state destinate all'abbattimento e che invece, dopo lunghe traversie, finalmente siamo riuscite a portare via dall'allevamento. Le prime sei sono partite questa mattina e le prossime tre piatiranno entro fine mese per andare a vivere in contesti liberi, l’unica cosa che ci interessi».