Mamy, il primo cane di quartiere ufficiale del Comune di Bacoli è stato adottato. Lo svela a Kodami la consigliera comunale Teresa Scotto che ha seguito le sorti di Mamy fin dalla sua prima apparizione, qualche mese fa, per le strade della città.
«Mamy vagava insieme a Fatima, sua sorella, entrambe erano molto docili ma non erano abituate rispetto ai pericoli della strada – dice Scotto – Tutti elementi che ci hanno portato a pensare che siano state abbandonate e per i cani che passano dalla casa alla strada non è facile comprendere che le auto sono un rischio grande».
Ma le strade non erano l'unico problema della famigliola: «Ci siamo subito interfacciati con il canile di Caivano, presso cui ci appoggiamo in attesa che quello comunale, innovativo e senza gabbie, sia pronto. Tuttavia il nostro intervento non è servito».
«Fatima, forse a causa dello stigma che accompagna il suo mantello nero, è stata segnalata come pericolosa e accalappiata insieme a Mamy – dice la consigliera – Come Comune ci siamo subito mossi per reimmetterle sul territorio, ma un'associazione ci aveva già preceduti e aveva trovato per Fatima una nuova casa da una signora bacolese amante degli animali».
In canile restava solo Mamy che dopo essere stata abbandonata rischiava di finire in un box fino alla fine dei suoi giorni. «Per noi era inconcepibile e con la veterinaria dell'Asl Annamaria Cozzolino abbiamo provveduto ad attestarne la non pericolosità e a reimmetterla sul territorio, e anzi, abbiamo voluto fare qualcosa di più».
Il Comune di Bacoli, guidato dal sindaco Josi Della Ragione, è da sempre molto attento alle tematiche legate al mondo degli animali e sono già presenti sul territorio comunale soggetti seguiti dalle associazioni e dai cittadini. «La legge regionale n. 3 del 2019 sul benessere degli animali prevede la figura del cane di quartiere registrato a nome del Sindaco: abbiamo deciso così di dare seguito ufficiale a questa procedura intestando Mamy al Comune e dandole una cuccia nella villa di Bacoli».
Il Primo cittadino ha celebrato questa scelta con un post sui suoi canali social, esultando per la nuova vita di Mamy: «La remissione sul territorio è possibile, naturalmente, laddove si accerti la mancanza di pericolosità per la sicurezza dell’uomo, di altri animali o cose – ha scritto Della Ragione – Oltre allo stato di buona salute dell'animale. Così evitiamo a tanti nostri amici a quattro zampe di dovere vivere, spesso per sempre, nel canile. Invogliamo la comunità ad adottare i nostri cani, che attendono una famiglia».
Alla storia di Mamy, però, non era ancora stata scritta la parola fine. Proprio oggi la cagna inizierà un periodo di pre-affido dalla stessa donna che poche settimane fa aveva preso con sé la sorella Fatima.
«Siamo molto contenti per lei – ha detto Scotto – Mamy non è un cane nato in strada e dopo l'abbandono la sua collocazione più giusta è sicuramente una casa con una famiglia. Però l'esperienza con i cani di quartiere non si ferma: ha aperto una breccia. La cuccia che avevamo istallato per lei accoglierà un altro animale che sarà adottato da tutta la comunità».