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23 Giugno 2023
15:19

Mamma Pitbull con 8 cuccioli trovati in un rudere abbandonato: «All’interno ci sono altri cinque cani»

Una femmina di Pitbull con i suoi otto cuccioli abbandonati a loro stessi in un rudere sono stati salvati dai volontari dell’Oipa di Modena. I cani erano tenuti in un vecchio fabbricato adibito a stalla per molti anni, in condizioni di isolamento e privazione.

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Una femmina di Pitbull con i suoi otto cuccioli sono stati salvati dai volontari dell’Oipa di Modena dopo essere stati trovati all’interno di un rudere in pessime condizioni igienico-sanitarie e completamente abbandonati a loro stessi.

L’intervento è scattato nei giorni scorsi in provincia di Modena, all’interno di un vecchio fabbricato occupato, utilizzato per molti anni come una stalla. Al suo interno le guardie zoofile dell’Oipa hanno trovato la mamma con gli otto cuccioli e altri cinque Pitbull adulti, quattro maschi e una femmina. Tutti erano detenuti al buio, senza finestre o altre forme di aerazione, isolati dal resto del mondo e in deprivazione.

Gli operatori dell’Oipa, supportati dalla Polizia Locale e dai veterinari della Asl, hanno potuto far scattare il sequestro per la mamma e per i cuccioli, che sono stati trasferiti in canile e saranno presto adottabili. Nel rudere, però, restano gli altri cinque cani adulti «non sterilizzati, poiché l’Asl non ha ritenuto che dovessero essere sequestrati – ha spiegato la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Modena e provincia, Sara Ferrarini – Sono in corso indagini e accertamenti che potrebbero sfociare in un provvedimento penale. Per ora siamo solo riusciti, con vigili urbani e Asl, a portare via d’urgenza la cucciolata con la mamma. Auspichiamo che anche il Sindaco del Comune interessato possa emettere un’ordinanza per impedire al proprietario di questi poveri cani di tenere animali».

Il sequestro preventivo, previsto dalla legge all’art. 321 del Codice di Procedura Penale, può essere utilizzato per tutelare gli animali vittime di maltrattamento, così da sottrarre l’anomale stesso a chi lo maltratta e affidarlo provvisoriamente a privati o ad associazioni che ne assumano la custodia. Per la normativa vigente gli animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca a norma del codice penale «sono affidati ad associazioni o enti individuati dal Ministero della Salute con decreto di riconoscimento valido per tutto il territorio nazionale e che le sanzioni ricavate dalle violazioni della Legge 189/2004 affluiscono in un apposito capitolo del bilancio dello Stato, finalizzato alla ripartizione del fondo alle associazioni e agli enti affidatari».

Nel caso di Modena, quindi, sono in corso accertamenti per capire se, per i cinque cani adulti detenuti nel rudere, si configuri il reato di maltrattamento animale. Diverso invece il discorso per la madre e per i cuccioli, che per il loro benessere non avrebbero potuto a prescindere restare in quell’ambiente.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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