La primavera è la stagione del risveglio, delle nascite e del recupero di animali selvatici in difficoltà. E una nuova storia di soccorso nei confronti della fauna selvatica, fortunatamente a liete fine ma decisamente avventurosa, arriva da Monza. I volontari della sezione locale dell'ENPA sono stati allertati dagli abitati di un condominio per recuperare mamma germano reale (Anas platyrhynchos) e i suoi 10 anatroccoli finiti in una corte.
Mentre due operatrici dell'ENPA Lara e Federica si recavano sul posto, gli anatroccoli erano stati messi al sicuro all'interno di una scatola di cartone, come si dovrebbe sempre fare quando si trova un uccello in difficoltà. Ma mamma germana, come spesso accade, nel frattempo è volata via spaventata, finendo in uno spiazzo proprio di fianco alle rotaie della ferrovia. Ed qui che comincia la rocambolesca disavventura del germano e dei suoi anatroccoli.
La scatola che conteneva i piccoli, posizionata un po' incautamente su un muretto, a causa di una forte folata di vento è precipitata proprio di fianco alla linea ferroviaria dove si era rifugiata la la loro mamma. A questo punto il problema per le due soccorritrici arrivate sul posto era accedere in un'area interdetta al pubblico, proprio di fianco ai binari.
Fortunatamente, grazie all'intervento immediato dell'ufficio manutenzione delle Ferrovie dello Stato, è stato possibile accedere all'area. Accompagnate da due tecnici della Rete Ferroviaria
Italiana, le operatrici esperte dell'ENPA sono riuscite a recuperare mamma germana e i suoi piccoli riuniti, che nonostante la caduta erano in buone condizioni, anche se comprensibilmente spaventati e assetati.
Mentre i piccoli venivano recuperati, come se non bastasse, uno dei condomini si è accorto che una grossa biscia si stava avvicinando pericolosamente alla scatola. Anche in questo caso, per fortuna, i soccorritori sono riusciti a tenere a bada il serpente e a completare finalmente il recupero.
Mamma germana e pulcini sono stati poi immediatamente trasferiti nel Parco di Monza e liberati in una zona tranquilla del fiume Lambro. Tutto è bene quel che finisce bene, e grazie alla collaborazione e alla sensibilità mostrata dai cittadini, dall'ENPA e dagli operatori della Rete Ferroviaria, le anatre potranno finalmente nuotare e crescere con un po' più di serenità.