Luna è una femmina di allocco con un grande istinto materno che ha adottato due pulli rimasti orfani, crescendoli come se fossero i suoi. Salvata dalla Protezione Civile nel North Yorkshire, in Inghilterra, è stata poi affidata al fotografo naturalista Robert E Fuller, che l’ha accolta nella sua struttura riabilitativa per animali selvatici allo scopo di reinserirla in natura. «La fotografia e gli animali sono la mia più grande passione, ho deciso di costruire questo posto attorno alla mia galleria d'arte con la speranza di riuscire a fare qualcosa di utile» – raconta Robert.
Ad oggi gli animali ospiti della struttura, tra gufi, civette, barbagianni e qualche furetto sono quasi cinquanta e per poter monitorare meglio i loro spostamenti, Robert ha installato numerose videocamere nascoste raccogliendo così preziose immagini sul delicato periodo della nidificazione e della schiusa delle uova. Poco prima dell’arrivo dei gufi nella struttura, infatti, Luna era nel suo nido a covare, assistita dal suo compagno. Ma a un mese di distanza dall’inizio della cova, la schiusa non è avvenuta: il destino sembrava averle negato ancora una volta la gioia della maternità. Luna, infatti, aveva già avuto dei pulli in passato, ma i piccoli erano morti poco dopo la nascita.
Nelle stesse ore della mancata schiusa però, Robert aveva ricevuto una richiesta d’aiuto: due pulli di allocco caduti da un pagliaio, in una fattoria vicina avevano bisogno di essere soccorsi e di una madre che potesse prendersi cura di loro. Dopo averli messi al riparo e nutriti per una notte intera, Robert li ha portati a Luna. «Non è mai bello portare un animale fuori dalla natura, ma sapevo che se non l’avessi fatto sarebbero morti nel giro di qualche ora» – sottolinea il fotografo. Robert sapeva che Luna, avendo covato a lungo, era pronta a fare loro da madre e aveva la speranza che li potesse accettare. Così, non appena Luna si è allontanata dal nido, Robert ha inserito delicatamente i pulli al suo interno. «È stato meraviglioso vederla avvicinarsi ai due piccoli e iniziare immediatamente a prendersi cura di loro». Nonostante il dolore affrontato in passato, infatti, Luna non aveva perso l’istinto materno e così, non appena ha incrociato lo sguardo di quelle minuscole vite bisognose di protezione le ha prese sotto la sua ala, proteggendole fino al loro primo volo.