Di sicuro c’è che ora vivono in condizioni migliori. Ma quando i Carabinieri forestali li hanno trovati, si sono resi conto del loro stato: erano visibilmente maltrattati e denutriti. Così, li hanno sequestrati e messi al sicuro. Protagonisti di questo episodio sono 10 cani e due gatti che vivevano con le loro due compagne umane a Sassoferrato, in Provincia di Ancona.
Le due donne tenevano i gatti chiusi in piccole gabbie piene di escrementi e resti di cibo putrescente. I cani, invece, erano tenuti in un luogo sporco, con topi morti ed erano affetti da alcune patologie non curate. Quando i veterinari li hanno visti si sono resi conto che erano anche infestati dalle pulci.
Il blitz è avvenuto grazie al lavoro dei Forestali delle stazioni di Sassoferrato e Genga Frasassi, in collaborazione con il servizio di sanità animale dell’Azienda sanitaria regionale di Fabriano e la polizia locale di Sassoferrato. Nel corso del controllo è stato notato anche un terzo cane, morto recentemente, che è stato sottoposto ad autopsia. Il personale dell’Istituto zooprofilattico ha accertato che l’animale sarebbe morto a causa di una grave anemia provocata dal continuo salasso dei parassiti.
Gli animali sono stati tutti sequestrati sulla base di un decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona su richiesta della Procura della Repubblica in seguito alle indagini condotte dagli stessi carabinieri.
I cani e i gatti sono ora stati affidati alla custodia del sindaco di Sassoferrato, e si trovano al sicuro in un canile sanitario. Le due donne sono state denunciate secondo quanto previsto sensi degli articoli 544 ter e 727 del codice penale per maltrattamento di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura. Per la violazione del primo articolo rischiano la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro. Per non aver rispettato il secondo, invece, pende sulle loro teste l’arresto fino a un anno o l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.