La violenza sugli animali è un fenomeno molto più diffuso di quello che si crede. Ad esserne convinta è anche l’assessora al Benessere degli animali di Rimini, Francesca Mattei, da sempre attenta su tutto quello che riguarda i loro diritti. Soprattutto perché le segnalazioni che arrivano sono davvero molte.
«È così: sono davvero tante le persone che ci contattano ogni giorno, soprattutto vicini di casa che osservano comportamenti di maltrattamento. Non si segnalano solo però persone che usano violenza ma anche la trascuratezza nei confronti dell’animale domestico, come lasciarlo solo in casa per giorni per andare in vacanza, richiuderlo troppo tempo sul poggiolo o lasciarlo abbaiare fino a sgolarsi» spiega a Kodami l’Assessora.
«Non dico che ci siano più segnalazioni più rispetto a prima, ma ciò che viene comunicato è senz'altro cambiato nel tempo. E questo perché è cambiata la sensibilità delle persone che adesso considerano maltrattamento anche problemi legati alla gestione dell’animale. Una gestione che potrà essere definita "corretta" soltanto se l'adozione viene fatta con consapevolezza, che significa considerare elementi fondamentali per iniziare un percorso di vita avere sensibilità, empatia e tempo. Diversamente si incorrerà in casi di maltrattamento per mancanza di conoscenza di ciò di cui ha bisogno il proprio cane, gatto o qualsiasi altro animale domestico».
Ma non solo: «A parte questo – dice Mattei – c’è poi tutto il tema di alcune razze che negli ultimi anni sono diventate come dire di moda, che ovviamente non sono affatto aggressive a prescindere ma richiedono una convivenza consapevole, soprattutto se è la prima volta che si accoglie un animale. Bisogna essere al corrente che ci vogliono determinate ore con un educatore in modo che questo possa insegnare al pet mate come interagire con il cane affinché il rapporto tra loro e quindi anche con gli altri, umani e cani, sia completamente sereno».
Ma solo la consapevolezza può portare a questo risultato. «Cha sia un’adozione o un acquisto, accogliere un animale in casa deve essere una scelta ponderata attentamente. Perché poi succede che non essendo in grado di gestirli nelle peggiore delle ipotesi si va ad accrescere il numero degli abbandoni, nelle altre delle rinunce di proprietà. Casi che si sarebbero tranquillamente potuti evitare».
Il randagismo non è però un fenomeno che riguarda Rimini. «Il nostro Comune non è problematico sotto questo punto di vista. Per dare qualche dato, nel 2022 gli animali rintracciati sul territorio sono stati 137 ma sono stati restituiti subito alle persone di riferimento perché avevano il microchip. Quelli ricoverati in canile senza microchip ma che poi hanno comunque ritrovato la propria famiglia sono stati 80, quelli proprio di nessuno sono stati 7. Quindi diciamo che sugli abbandoni la situazione è controllata. Peggio vanno invece le rinunce di proprietà e i sequestri».
Insomma, quella dell’adozione è sì un piacere ma «non facciamola – conclude Mattei – sulla scia di una voglia momentanea, passeggera. Abbiamo a che fare con degli esseri viventi che hanno i loro bisogni, le loro necessità. Gli animali non sono giocattoli. Detto questo ci siamo comunque dotati di un Regolamento ad hoc ad integrazione delle specifiche leggi emanate dalla Regione Emilia-Romagna che presto aggiorneremo grazie anche al contributo della associazioni che lavorano sul territorio».