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6 Ottobre 2023
16:07

Maiali uccisi al Rifugio Cuori Liberi, domani migliaia di persone a Milano per dire: «Giù le mani dai Santuari»

Promossa dalla rete dei Santuari di animali liberi, la manifestazione per ribadire un forte NO alla violenza messa in atto lo scorso 20 settembre nel rifugio Cuori Liberi a Sairano, dove dieci maiali sono stati abbattuti, partirà dal Palazzo della Regione Lombardia a Milano verso piazza San Babila.

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Sono attese migliaia di persone da tutta Italia per la manifestazione nazionale "Giù le mani dai santuari", promossa dalla Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia per ribadire con forza che cose come quelle avvenute nel Rifugio Cuori Liberi di Sairano, in provincia di Pavia, non accadano più.

Lo scorso 20 settembre dieci maiali sono stati uccisi dalle autorità sanitarie dopo un violento sgombero, da parte delle Forze dell'Ordine, degli attivisti e delle attiviste che presidiavano pacificamente il rifugio, non devono più accadere. La peste suina africana era entrata nel Rifugio ma i maiali uccisi erano ancora sani e in buono stato di salute.

«Non arretreremo di un passo davanti alla violenza che ci ha colpiti il 20 settembre a Pavia. I diritti civili sono stati brutalmente calpestati – dice Sara d'Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – Chiediamo che tutti gli animali ospiti nei rifugi in Italia ottengano, sia dal punto di vista giuridico che attuativo, uno status privilegiato che li metta definitivamente, e senza eccezioni, al riparo dalle dinamiche economiche che purtroppo regolano la vita degli animali allevati a scopi alimentari».

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L'appuntamento per tutti i partecipanti è previsto a Milano alle ore 14 sotto il palazzo della Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia angolo via Algarotti, all'altezza del civico 37. Il corteo si muoverà poi verso il centro fino a piazza San Babila. Nel frattempo ieri, il Tribunale amministrativo regionale che avrebbe dovuto decidere nel merito sulla diffida fatta dalle associazioni ad Ats nel procedere con le uccisioni prima del giudizio collegiale del Tar al quale si erano rivolte per sospendere l’ordinanza di abbattimento dei suini del rifugio, non ha potuto esprimersi perché il 20 settembre con un blitz le forze dell’ordine hanno portato via gli attivisti in presidio da 14 giorni, i maiali sono stati abbattuti.

Ma l’udienza non è stata inutile: «Pur non potendosi pronunciare sulla domanda cautelare di non abbattimento essendo gli animali, purtroppo, già stati uccisi, il TAR ha convenuto di farci integrare il ricorso per motivi aggiuntivi e di fissare udienza, a data ancora da stabilire, per valutare l'operato e la legittimità dell’operato di queste istituzioni pubbliche. Abbiamo una possibilità di ottenere giustizia per i maiali del rifugio Cuori liberi e per questo sarà importante essere tantissimi domani a Milano».

Una brutta pagina di storia tra l’umanità e gli animali quella andata in scena al Rifugio Cuori Liberi di Sairano, con dieci maiali non destinati al commercio né a una vita brada, e quindi in nessun modo un pericolo, uccisi perché tre di loro erano malati della peste suina africana (Psa) assolutamente innocua per l’uomo. Ma a nulla sono servite le spiegazioni, le denunce e i ricorsi al TAR: all’alba di quel 20 settembre, la polizia ha fatto irruzione in tenuta anti sommossa nel rifugio e ha praticato eutanasia su tutti i capi. Una vicenda di una tale violenza gratuita da avere eco anche internazionale, con perfino l'attore Joaquin Phoenix, ambientalista e animalista nell’animo, che ha duramente condannato l'uccisione dei maiali.

«I rifugi sono il simbolo di una convivenza diversa e possibile con le altre specie – conclude D'Angelo – un luogo di riscatto dove agli animali sottratti allo sfruttamento dell'industria alimentare o alla sperimentazione scientifica viene concessa una nuova vita, serena. Sono l'opposizione netta allo sfruttamento sistematico di migliaia di corpi animali sacrificati nei macelli e nei laboratori, per mero profitto, di una fetta sempre più grande di società civile».

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Simona Sirianni
Giornalista
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