Dal 22 al 25 settembre, presso il teatro "L'affratellamento" di Firenze si svolgerà la mostra multimediale Made for the Animals 3.0, un evento organizzato dall'associazione Vivere Vegan, con l'obiettivo di approfondire i temi legati alla questione dello sfruttamento degli animali e della natura da parte degli esseri umani.
Nei quattro giorni dell'evento, il teatro accoglierà numerose personalità legate a questo mondo: da Annamaria Manzoni, psicologa, psicoterapeuta ed autrice di numerosi libri sul tema della relazione tra gli umani e le altre specie, a Roberto Marchesini, etologo, filosofo e fondatore dell'approccio cognitivo-zooantropologico, che in passato è stato anche ospite di una puntata di MeetKodami e, nell'ambito di Made for the Animals 3.0, terrà una conferenza intitolata "Come la relazione con le altre specie ci ha cambiati".
«La nostra associazione è nata 21 anni con l'obiettivo di fare informazione e produrre materiale comunicativo sul tema dello sfruttamento animale – racconta a Kodami Dora Grieco la presidentessa del Progetto Vivere Vegan – Questo evento, nello specifico, vuole accompagnare le persone nel percorso verso il rispetto delle altre specie e anche dell'ambiente, perché le due tematiche non possono venire considerate come separate. Durante la visita, l'ospite scoprirà come evitare le pubblicità ingannevoli e come riuscire a ricevere le informazioni reali su ciò che accade negli allevamenti. Il nostro lavoro è destinato a chi ancora non ne è a conoscenza, nell'ottica di accogliere nuove persone in un cambiamento culturale condiviso».
Cosa aspettarsi da Made for the Animals 3.0
Il nome dell'evento prende spunto dagli allestimenti che l'associazione aveva organizzato nel 2015 e nel 2018, considerati ad oggi la versione 1.0 e la 2.0 dell'odierno Made for the Animals.
«Nella versione del 2022 ci saranno conferenze, proiezioni di film, ed esposizioni. Quest'anno, inoltre, saranno proprio gli stessi spettatori ad entrare a far parte delle opere – spiega Dora Grieco – Le installazioni artistiche mostreranno le esperienze delle altre specie alle prese con il nostro sfruttamento, mantenendo però uno stile comunicativo delicato e rispettoso della sensibilità dei visitatori, senza cadere nell'eccesso di immagini cruente».
Sabato 24 settembre, verrà proiettato il film "Speck – un destino cambiato", il cortometraggio prodotto dall'associazione "Essere Animali", che collabora nell'organizzazione dell'evento e approfondirà il tema delle condizioni di vita degli animali all'interno degli allevamenti intensivi.
Negli spazi dell'evento, vi è inoltre una parte dedicata alla testimonianza di trenta artisti dichiaratamente vegani, i quali racconteranno attraverso la propria arte, sulle note di un brano di Moby, l'approccio alla questione dello sfruttamento animale nelle diverse culture del mondo.
Giovedì 22 settembre, prenderà parte all'evento anche l'associazione internazionale Sea Shepherd, la cui missione è quella di tutelare le specie selvatiche che vivono negli oceani di tutto il mondo e fermare la distruzione del loro habitat naturale. Francesco Cortonesi, del direttivo di Progetto Vivere Vegan, incontrerà i portavoce dell'associazione approfondendo le tematiche legate agli ambienti marini del Mediterraneo.
«Non sarà solo un viaggio geografico ma anche un viaggio nel tempo»
«Non sarà solo un viaggio geografico, ma anche un viaggio nel tempo – racconta la presidentessa dell'associazione che organizza l'evento – Testi e citazioni di personaggi della storia, da Plutarco ai giorni nostri, mostreranno come quasi tutti i pensatori del passato abbiano avuto un pensiero profondo sulle tematiche legate al rapporto tra gli esseri umani e gli altri animali. Un'ultima parte della visita, inoltre, sarà dedicata alle azioni che possiamo compiere per rendere il futuro diverso dal presente».
La mostra in programma a Firenze sarà accessibile gratuitamente e questo fattore, secondo l'organizzatrice, è di enorme importanza: «Favorirà certamente il nostro obiettivo di riuscire ad avvicinare alla tematica anche chi non è ancora cosciente della crudeltà con cui trattiamo gli animali – La nostra speranza profonda è quella di far scattare qualcosa nel cuore delle persone, creando sempre più consapevolezza, in modo da cambiare, attraverso il destino degli animali, anche quello della Terra che abitiamo».
I posti a sedere per partecipare alle conferenze sono limitati. Per prenotare si può contattare l'associazione per e-mail: info@viverevegan.org
Il programma completo è consultabile sul sito dell'evento