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1 Febbraio 2023
9:00

Mad e Max, la storia esemplare di due fratelli adottati grazie ad un percorso corretto

Mad e Max sono due fratelli trovati vaganti e portati in un canile della Provincia di Barcellona, in Spagna. Qui hanno iniziato un percorso comportamentale per superare le loro paure insieme alla medica veterinaria Laura Arena. Questo è il racconto in prima persona del loro recupero e della loro adozione.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
Max e Mad
Max e Mad

Mad e Max sono due fratelli trovati vaganti e portati in un canile della Provincia di Barcellona, in Spagna. Una storia come migliaia di altre che si ripete ogni giorno. Ma quello che è fortunatamente accaduto a questi due cani è un esempio di come un buon servizio di recupero comportamentale degli animali che sono in canile, unito a un buon percorso di adozione, possa trasformare dei soggetti potenzialmente non adottabili in ottimi compagni di vita.

Ho conosciuto Mad e Max quando sono arrivati nel canile spagnolo dove li ho seguiti personalmente come medico veterinario esperto in comportamento insieme a un’educatrice cinofila, aiutandoli nelle fasi di recupero comportamentale e in tutto l'iter che li ha portati nelle loro nuove famiglie.

Mad e Max, a sei mesi arrivano in canile feriti e deperiti

Questa storia inizia nella provincia di Barcellona, in Spagna. Il luogo non è importante in realtà, ma lo è il percorso di questi due fratelli che come tanti altri cani sono stati abbandonati agli eventi della vita e devono rimettere il loro destino e la loro fiducia nelle mani delle persone.

Mad e Max sono due giovanissimi meticci. Come ha spiegato l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio, in un video, il meticcio è un incrocio di razze che presentano caratteristiche differenti, il che li rende assolutamente unici.

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La morfologia di Mad e Max racconta infatti che potrebbero essere l’incrocio tra un Galgo e un molosso: hanno il corpo slanciato, il manto tigrato e la testa relativamente massiccia, nonostante la loro estrema magrezza.

Entrano in canile nel marzo del 2022: due cuccioloni di circa 6 mesi, scheletrici, con numerose cicatrici e segni di lesioni pregresse sul corpo, soprattutto in viso. Come comunemente accade, nessuna identificazione: niente microchip, nessun collare, nessuna placca con nome o numero di telefono. Chiaramente, nessuno che li reclama.

Mad e Max

Vengono trovati vaganti su una strada che costeggia una montagna, non lontano da una piccola zona urbanizzata. Un abbandono? Altamente probabile. Ed ecco che il racconto della loro esistenza si intreccia con quello di migliaia di altre: recupero dal territorio, ingresso in canile. Ma per Mad e Max di buono c'è un lieto fine: l’adozione. Nel loro tortuoso percorso infatti hanno incontrato delle persone che si sono prese cura di loro sia da un punto di vista fisico che mentale. Sono stati guidati nel superare le loro paure, nel riacquistare la fiducia nelle persone e sono stati accompagnati (metaforicamente e no) all’incontro con le loro future famiglie.

Il canile e il servizio di etologia clinica

Mad e Max si presentavano molto timidi, timorosi negli spazi aperti e paurosi verso stimoli esterni come rumori, persone e altri cani, in continuo appoggio emotivo tra di loro, incapaci di passeggiare singolarmente. Probabilmente nella loro precedente fase di vita non avevano avuto nessuna socializzazione e nessuna esperienza con il mondo. Le passeggiate risultavano essere molto difficili per la totale assenza di dimestichezza con collare, pettorina e guinzaglio e per la paura.

Nel canile dove erano stati accolti esiste un servizio di etologa clinica in cui io, come medico veterinario esperto in comportamento, e un’educatrice cinofila ci prendiamo cura di diversi aspetti: valutare i cani nel loro spettro emotivo e comportamentale sia all’entrata che periodicamente, stabilire dei percorsi di riabilitazione per i cani che ne hanno bisogno, preparare gli operatori di canile e i volontari per la gestione quotidiana dei singoli cani nel rispetto delle loro esigenze, seguire l’intero processo di adozione.

Ed è quello che abbiamo fatto per Mad e Max. Identificate le loro difficoltà, abbiamo iniziato a lavorare per aiutarli a superare le loro paure, acquistare fiducia nelle persone, sentirsi più sicuri negli ambienti che li intimorivano e socializzare con altri conspecifici.

Per poter aiutare i cani per una futura adozione, siamo sempre stati consapevoli che il graduale “distacco” dall’altro sarebbe stato una risorsa. Distacco che non vuol dire separazione (anche se a volte può addirittura essere consigliabile). Abbiamo infatti iniziato gradualmente a far creare dei vincoli e delle amicizie con altri cani compatibili, facendo anche loro condividere il box e portandoli gradualmente in passeggiate separate. Questo anche nella consapevolezza che le adozioni doppie sono molto rare, e a volte addirittura non benefiche, abbiamo immaginato la sofferenza del cane che sarebbe rimasto a seguito dell’adozione del primo.

Mad e Max hanno risposto benissimo al nostro aiuto: sono diventati più confidenti, socievoli con le persone, meno paurosi degli stimoli, amanti delle lunghe passeggiate e giocherelloni. Gradualmente sono stati anche capaci di andare in passeggiata da soli.

E poi, dopo mesi di lavoro per aprirli al mondo sono arrivate le prime richieste di adozione per loro. La necessità per l’adozione di Mad e Max era che andassero a vivere in ambienti non troppo affollati o rumorosi, possibilmente non urbani, e che le famiglie comprendessero la loro sensibilità emotiva e fossero pazienti e disposte ad essere accompagnate dal servizio di etologia anche nel post-adozione.

Ad oggi, Mad e Max dopo quasi sei mesi in canile, sono a casa con le loro rispettive famiglie.

L’adozione di Max

Mad e Max

La famiglia interessata a Max che poi lo ha adottato è una giovane coppia con un bambino di tre anni ed un gatto. In questi casi le valutazioni da fare sono molteplici. Come reagisce Mad alla presenza di un bambino? È adatto a conviverci? Questo bambino in particolare è rispettoso degli spazi e del contatto fisico con il cane? E il gatto? Si accetteranno?

La famiglia è subito stata disposta a venire in canile per fare numerose passeggiate con il cane, ad affidarsi alla nostra valutazione e ad essere seguita nella presentazione tra il bambino e il cane. Per quanto riguarda il gatto, abbiamo fornito loro un protocollo di introduzione graduale che se attentamente rispettato aiuta a prevenire i problemi di convivenza tra le due specie.

Una volta a casa, nel giro di pochi giorni, Max ha iniziato a presentare problemi legati alla separazione, come abbaio insistente e distruzioni in casa quando lasciato solo. Anche in questo caso la giovane coppia ci ha permesso di aiutare Max in questo suo disagio, seguendo alla lettera il nostro protocollo e accettando i nostri consigli e le nostre visite a domicilio.

Ad oggi Max vive con la sua famiglia che lo ama e lo rispetta e una nuova versione di lui è uscita allo scoperto: un cane allegro e capace di far fronte alle sue paure.

L’adozione di Mad

Mad e Max

Dopo l’adozione di Max, Mad è rimasto in canile un altro mese, fino a quando una coppia si è interessata a lui dopo averlo visto in foto.

La coppia ha un cane molto anziano e, chiaramente, la loro principale preoccupazione era che nonostante l’introduzione di un nuovo individuo il benessere del loro compagno fosse mantenuto. Dovevamo dunque assicurarci che Mad, essendo un cane giovane, non fosse un pericolo per Jazz.

Per la coppia era però impossibile portare Jazz in canile, a causa del suo stato di salute e l’età avanzata. In questo caso abbiamo allora organizzato alcune trasferte, portando Mad a casa degli adottanti per poterlo valutare nel nuovo ambiente e con il suo nuovo compagno di vita. Le cose sono andate per il verso giusto e adesso Mad è a casa con loro e ha superato anche un problema che aveva: raccoglieva dalla strada qualunque cosa per ingerirla. A fronte della preoccupazione dei neo-adottanti, abbiamo allora fatto qualche sessione a domicilio per insegnargli a rinunciare a raccogliere cibo e fazzoletti dalla strada.

Percorrere le tappe della storia di Mad e Max è utile così per comprendere quanto siano numerosi i problemi che minano la qualità dell'adozione di un cane e quanto siano alti i rischi di una restituzione a causa di problemi che possono comparire e che possono essere di difficile gestione per i neo-adottanti. Un servizio completo di accompagnamento del cane nelle distinte fasi e in tutti i cambiamenti della sua vita e un servizio che guidi le famiglie interessate all'adozione di un cane sono le risorse importantissime che se applicate possono davvero dare un futuro ai tanti individui che affollano le gabbie in tutto il mondo.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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