Internet è una risorsa di uso comune che ci permette di accedere a una infinita varietà di informazioni. Ad oggi, questa risorsa è ampiamente utilizzata anche per la consultazione di informazioni sanitarie, sia umane che veterinarie.
Attraverso la Rete, i pet mate hanno l'opportunità di accedere alle informazioni mediche e possono essere meglio informati sui problemi di salute dei loro animali. Questo atteggiamento, in distinta misura e a seconda delle circostanze, può però influenzare la percezione della salute degli animali e il rapporto veterinario-cliente.
Per questa ragione, alcuni studi si sono incentrati sull’analisi dell'uso di Internet da parte delle persone e dell'impatto di questo comportamento sul rapporto con il veterinario.
Due studi sono stati condotti nel Regno Unito, uno rivolto alle persone che vivono con animali domestici e uno ai veterinari. Un’altra pubblicazione riguarda invece uno studio comparativo, solo per i veterinari, tra Austria, Danimarca e UK.
La prospettiva veterinaria
I risultati dei due studi rivolti ai veterinari concordano tra di loro. La maggior parte degli intervistati dichiara che i loro clienti accedono al Web alla ricerca di informazioni sulla salute dei loro animali ritenendo, però, che spesso non comprendono esattamente il significato di ciò che leggono online.
Di fronte a questo quadro, per quasi la metà dei veterinari, Internet ha un impatto negativo sulla salute degli animali da compagnia e sulla relazione veterinario-cliente e spesso questa situazione è fonte di dibattito con i clienti.
Secondo i veterinari, i motivi che spingono una persona a cercare in Rete le informazioni mediche sono, in primo luogo, il desiderio di essere più informati; in secondo luogo, c’è la necessità di avere ulteriori chiarimenti in seguito al dialogo con il veterinario. Inoltre, la motivazione è anche legata al disaccordo con il parere veterinario.
Questi ultimi esempi, possono portare a un distacco tra la figura medica e le persone, a causa della messa in discussione della consulenza professionale.
Sebbene i veterinari riconoscano i potenziali vantaggi legati all'utilizzo del Web, come una migliore accettazione della diagnosi e del trattamento, hanno anche evidenziato le maggiori (e false) aspettative dei clienti nella pratica veterinaria come aspetto potenzialmente negativo in questo contesto. Non c'è dubbio che quando le persone mettono in discussione il parere medico dei veterinari di riferimento, questo può influenzare il loro rapporto.
Mentre un certo livello di aspettativa può essere utile, quando differisce in modo significativo da quelle del veterinario o dalle scelte fatte nell’interesse del paziente: la gestione della relazione può così diventare complicata.
La prospettiva dei pet mate
Le persone dichiarano che le fonti più frequentemente utilizzate per consultare i problemi medici dell’animale sono, in ordine decrescente: Internet, i veterinari, i social media/forum/blog, i libri, gli amici/famigliari, gli allevatori e la propria esperienza/conoscenza.
La maggior parte dei pet mate che consultano la Rete per avere informazioni sullo stato di salute dei loro animali dichiarano di farlo sempre o spesso e che di solito verificano lo stato di aggiornamento delle informazioni, l’attendibilità delle fonti e svolgono un controllo incrociato con altre fonti.
Nonostante l’elevato utilizzo di Internet, quando ai partecipanti è stato chiesto di valutare l'affidabilità delle diverse fonti, le più affidabili sono risultate essere i veterinari stessi, seguiti da altri pet mate, famigliari e/o amici con problemi simili. La consultazione su internet e blog/forum si posizionano invece con un punteggio un po’ più neutrale rispetto alla percezione dell’affidabilità.
I tre argomenti più frequentemente consultati online dai pet mate riguardano problemi medici specifici, la dieta/nutrizione del cane o del gatto e i problemi di comportamento.
Le principali ragioni sono invece: curiosità rispetto a informazioni sulla salute animale, aiuto a decidere se fissare un appuntamento con il veterinario e ricevere chiarimenti o maggiori informazioni rispetto a quelle fornite in sede di vista veterinaria.
Questo atteggiamento può avere delle ripercussioni dirette sulla salute dell’animale o sul rapporto con il professionista. Su un piano emotivo, i pet mate che fanno ricerche online si sentono generalmente rassicurati nel prendere decisioni e maggiormente fiduciosi nel porre domande e discutere con il proprio veterinario riguardo la salute del loro animale. Una bassa percentuale dichiara però di discutere effettivamente i risultati della propria ricerca online con il veterinario.
Le emozioni negative sono invece frustrazione per la carenza di informazioni o per l'incapacità di trovare quello che si stava cercando, confusione generata dalle informazioni trovate, smarrimento per la quantità di informazioni e paura per la gravità delle informazioni ricavate online.
Secondo gli intervistati, l’atteggiamento dei veterinari informati sembra essere abbastanza positivo, o neutrale, nei confronti delle ricerche online.
Con l'aumento dell'uso del Web sembra probabile che i problemi riscontrati tramite questi studi saranno sempre più importanti in futuro. Essere più informati è generalmente positivo, ma farsi influenzare rispetto alla decisione di consultare un veterinario in presenza di un problema medico o mettere in discussione la diagnosi fatta dal proprio veterinario è un grave errore.
Probabilmente, per evitare false aspettative e generare una rete di informazione coerente e efficace, gli stessi veterinari potrebbero indirizzare in modo proattivo i clienti verso risorse online appropriate e accurate in cui possano cercare ulteriori informazioni se lo desiderano.
Inoltre, è importante che il dialogo tra veterinari e clienti resti sempre aperto e positivo, indipendentemente dalla fonte delle informazioni che i clienti hanno cercato autonomamente.
Solo attraverso tale discussione aperta possono essere riconosciute le preoccupazioni dei clienti, e il processo decisionale condiviso può essere incoraggiato, specialmente nel caso del trattamento.
Fonti bibliografiche
- Kogan LR, Oxley JA, Hellyer P, Schoenfeld-Tacher R. United Kingdom Veterinarians’ Perceptions of Clients’ Internet Use and the Perceived Impact on the Client-Vet Relationship. Frontiers in Veterinary Science (2017), 4, 118.
- Kogan LR, Oxley JA, Hellyer P, Schoenfeld-Tacher R, Rishniw M. UK pet owners’ use of the internet for online pet health information. Veterinary Record (2018)
- Springer, S, Grimm H, Sandøe P, Lund TB, Kristensen AT, Corr SA. Compete or Cooperate with ‘Dr. Google’? Small Animal Veterinarians’ Attitudes towards Clients’ Use of Internet Resources—A Comparative Study across Austria, Denmark and the UK. Animals (2022), 12, 2117.