Un lupo che corre a perdifiato per sfuggire al suo inseguitore: uno sciatore sulle piste di Pampeago in valle di Fiemme, in Trentino. L'uomo che riprende l'intera scena – diventata inevitabilmente virale – e l'inseguimento che si conclude solo quando l'animale si schianta contro le reti di sicurezza ai lati della pista.
È l'ennesimo caso di disturbo e maltrattamento perpetrato ai danni della fauna selvatica per puro divertimento.
«Ci appelliamo al Corpo Forestale del Trentino affinché sia fatto il possibile per trovare l’animale e sincerarsi delle sue condizioni, assicurando che gli siano fornite tutte le cure necessarie», ha dichiarato in un comunicato l'ENPA, che ha anche presentato una denuncia contro ignoti per identificare il responsabile.
Lo sciatore rischia ora una condanna per maltrattamento di animali (reclusione da 3 a 18 mesi, o multa da 5mila a 30mila euro), ma la sua posizione potrebbe anche aggravarsi se il lupo dovesse morire a causa delle ferite riportate nell'impatto. Quanto accaduto in Val di Fiemme non è purtroppo un caso isolato e sono ormai davvero numerosi i casi di animali selvatici, lupi in particolare, inseguiti da automobili, attirati col cibo o peggio ancora uccisi deliberatamente. Appena la scorsa settimana, infatti, un altro lupo era stato inseguito da un'auto sempre in Trentino, un comportamento pericoloso sia per l'animale che per la sicurezza stradale.
«Ripetiamo ormai sempre le stesse cose, anche se l'episodio è un po' differente da quelli a cui siamo purtroppo abituati, ovvero gli inseguimenti in auto. Anche in questo caso, però, si denota la poca cultura del selvatico, quella ecologica, ma anche del semplice rispetto per gli animali che abbiamo qui in Italia – spiega a Kodami Marco Antonelli, naturalista e zoologo che da anni studia i lupi – Capisco che lo sciatore si sia trovato improvvisamente di fronte l'animale, ma avrebbe potuto tranquillamente rallentare la sua discesa o spostarsi per lasciare all'animale la possibilità di abbandonare la pista da sci senza schiantarsi nella rete a quella velocità».
Lo ripetiamo ormai da tempo, correre in questo modo sulla neve causa infatti un enorme dispendio energetico, che per un lupo o un qualsiasi altro selvatico, soprattutto in inverno, può avere anche gravi conseguenze per la sopravvivenza dell'individuo. L'animale, sfinito, o ferito per lo schianto con la recinzione, potrebbe infatti persino non riuscire più a nutrirsi a causa delle energie sprecate per fuggire dallo sciatore, oppure potrebbe anche non riuscire a più ricongiungersi con il resto del suo branco.
«In Italia manca probabilmente un'educazione di base su cosa sia il rispetto per il selvatico e sul fatto che è normale incontrare un animale anche in contesti antropizzati, come una strada, un paese o una pista da sci – spiega ancora Antonelli – Oramai questi episodi accadono all'ordine del giorno e soprattutto le persone che vanno in montagna, in particolare, devono sapere che ci si deve comportare in un certo modo per evitare problemi e incidenti con i selvatici».
Per quanto si tratti di un evento raro, inoltrandosi lungo un sentiero nel bosco o lungo una strada di campagna, può capitare di incontrare un animale selvatico. Le specie selvatiche sono caratterialmente schive e timorose nei riguardi dell'essere umano, tuttavia con specie in crescita – come appunto il lupo – non è più così difficile imbattersi in questi animali. Come spieghiamo sempre tra le pagine di Kodami, occorre però avere rispetto e – a seconda del caso – sapere cosa fare sia per l'incolumità dell'animale che per quella di noi stessi.
«Quando si incontra un selvatico i comportamenti da tenere sono poi semplicissimi, ma ci vuole conoscenza e rispetto. Serve tanta tanta informazione e serve una cultura di tipo ambientale, che porti ad avere maggior riguardo nei confronti della fauna selvatica – sottolinea l'esperto – Ognuno di noi deve sapere come comportarsi con tutti gli animali che vivono intorno a noi, che sia un animale in strada, su una pista da sci o che sia semplicemente un selvatico che stiamo osservando durante un'escursione».
Persino chi ama trascorrere del tempo nella natura spesso ignora quali comportamenti seguire e quali evitare di fronte agli animali che si possono incontrare lungo il proprio cammino. Le regole in questi casi sono poche ma necessarie ed anche per questo che abbiamo scelto di dedicare un intero format video agli Incontri Selvaggi. Tuttavia, servono anche maggiori controlli e che soprattutto episodi come questi non restino impuniti.
«Fanno benissimo le associazioni a denunciare episodi come questi. Sia le leggi italiane che le direttive europee puniscono il disturbo alla fauna selvatica e prevedono pene per episodi e gesti del genere, soprattutto nei confronti di specie ancora rigorosamente protette come è appunto il lupo – conclude Antonelli – Bisognerebbe però anche applicarle queste leggi, altrimenti c'è sempre quella strana sensazione nell'aria che fa credere "Sì, non si può fare, ma non succede niente se lo faccio davvero". Speriamo quindi si arrivi a individuare il responsabile, come nel famoso caso di Luca Ghedina di un paio di anni fa».
In quell'episodio l'uomo aveva infatti inseguito e ripreso deliberatamente col suo smartphone quattro lupi sul Passo Tre Croci, nelle Dolomiti Bellunesi, rischiando più volte di investirli. E in quell'occasione il responsabile fu poi condannato e sanzionato per l'accaduto, sia per aver violato diverse norme del codice della strada che per il reato di maltrattamento di animali.