Le orribili immagini dei quattro lupi inseguiti da un uomo a bordo di un'automobile sul valico alpino Passo Tre Croci, a Auronzo di Cadore, sono diventate virali sui social. Un gesto da condannare in maniera forte ma che sembra stia diventando sempre più frequente negli ultimi tempi. Perché questi episodi stanno aumentando? E cosa sarebbe corretto fare in caso di incontro? Ne abbiamo parlato con Paola Fazzi, biologa ed esperta di lupi.
Cosa nota una studiosa di lupi in quelle immagini?
Nel video si vedono chiaramente quattro animali che vengono improvvisamente disturbati e inseguiti a una velocità insostenibile, che li spinge al limite per un tempo molto prolungato. I lupi tentano più volte di lasciare la strada provando a scavalcare i muri di neve lungo la carreggiata ma non ci riescono e corrono senza interruzione fino ad essere addirittura affiancati per circa tre minuti. Gli animali in fuga dall'auto reggono fisicamente, soprattutto l'ultimo, ma certamente avranno subito uno stress incredibile. Tra l'altro in un periodo, quello invernale, non proprio facilissimo da affrontare.
A proposito di stress, quali saranno le conseguenze per i lupi?
Difficile dirlo, non esistono studi specifici sulle conseguenze dirette di questa fonte di stress. È indubbio, però, che un evento del genere abbia causato uno scompenso fisiologico importante che ha certamente causato un'impennata dei livelli di ormoni dello stress e di cortisolo, oltre che un dispendio energetico notevole da cui ci vorrà tempo per riprendersi.
L'autore del video è stato identificato, cosa rischia adesso?
Sicuramente i comportamenti dell'uomo dovrebbero essere sanzionati come disturbo alla fauna. Non so da un punto di vista legislativo se tali comportamenti possano rientrare anche nel maltrattamento animale, ma certamente le azioni di inseguimento, compreso l'utilizzo degli abbaglianti, sono fonte di disturbo.
Perché si arriva, ancora oggi, a compiere gesti del genere?
Video del genere stanno diventando sempre più frequenti, purtroppo, anche a causa della troppa visibilità che si dà a comportamenti sbagliati di questo tipo, spesso sui social social network, e che spingono molte persone a emularli. Alla lunga continuare a dare spazio a queste immagini diventa controproducente, soprattutto se lo si fa in maniera superficiale. Sta diventando una vera e propria tendenza.
C'entrano anche i soliti problemi legati alla convivenza tra uomo e grandi carnivori?
È una domanda complessa. Secondo me questi comportamenti non riguardano solo il conflitto tra lupo e zootecnia, perché sono molto frequenti anche da parte di persone estranee a questo mondo. In questo caso, da quel che si può ascoltare, si tratta di una persona che ha subito un danno o una predazione da parte dei lupi e che sostiene si stia provando a negare la presenza dei predatori nella zona. Le difficoltà nella coabitazione tra uomo e grandi carnivorisono evidenti, non si possono negare. Serve sicuramente collaborazione tra amministrazioni e i ricercatori, in modo da essere più attenti e vicini ai cittadini con gli indennizzi in tempi rapidi, senza fare muro negando l'esistenza dei predatori in un territorio.
Cosa si deve fare per risolvere questi conflitti?
Non è facile, ma si sta lavorando molto. Senza dubbio si dovrebbe incentivare maggiormente, anche con aiuti economici, l'uso di sistemi di prevenzione, che possono essere costosi e dispendiosi per quanto riguarda il tempo e la manutenzione. Le recinzioni e i cani da guardiania richiedono molto tempo ed energie ma sono la chiave per cercare di ridurre i danni e limitare i conflitti. Poi le dinamiche non sono mai le stesse ovunque: ogni territorio ha la sua complessità ma si deve lavorare al fianco degli allevatori che non vanno assolutamente lasciati soli.
Si dice che le invasioni temporanee dei lupi siano legate alle condizioni meteo o alla scarsità di risorse. E' davvero così?
Non è così. I lupi hanno allargato notevolmente il loro areale e sono ormai presente nella stragrande maggioranza del territorio italiano in maniera quasi omogenea. Dalle montagne al livello del mare, dalle periferie dei centri urbani alle spiagge. Anche se sono animali elusivi non facili da incontrare questi eventi non dovrebbero più fare notizia. I lupi ci sono anche se non li vediamo, e questi avvistamenti non dipendono dalla troppa neve o da particolari condizioni atmosferiche. Ci sono ormai video in ogni stagione e ad ogni livello di urbanizzazione, dalla montagna alle città.
Cosa sarebbe giusto fare in caso di incontro in auto con un animale selvatico?
In caso di incontro con un qualsiasi animale selvatico su strada bisogna innanzitutto agire per la sicurezza dell'auto e dei suoi conducenti. Se possibile come prima cosa si dovrebbe rallentare. Se le condizioni di sicurezza lo permettono possiamo provare ad accostare, abbassare luci e abbaglianti, e permettere agli animali, in tutta calma, di potersi orientare e allontanare.