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13 Dicembre 2021
13:26

Lupa investita a Molinella e lasciata sul ciglio della strada

Una giovane lupa è stata investita e lasciata tutta la notte sul ciglio della strada vicino al Comune bolognese di Molinella. Ora bisognerà accertare il suo stato di salute e ripensare le dinamiche con le quali l'uomo sta gestendo il ritorno del lupo sul territorio.

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Lupa ferita Molinella

È stata investita e lasciata tutta la notte sul ciglio della strada: è la brutta avventura capitata ad una lupa a San Martino in Argile, frazione del Comune bolognese Molinella. La giovane lupa è stata ritrovata ferita e incapace di muoversi dai carabinieri.

A dare la notizia è stato il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, che con un video in cui riprende il ritrovamento rassicura i cittadini sulla sorte dell'animale: «La lupetta sta bene, compatibilmente con un piccolo incidente avuto probabilmente in nottata». Tante le manifestazioni di solidarietà nei confronti dell'animale, che nel video appare visibilmente spaventata dopo la brutta avventura notturna.

Dopo l'intervento dei Carabinieri e della Polizia locale la lupa è stata soccorsa dai volontari del Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone, specializzati nella cura e nel recupero di questi animali provenienti anche da fuori regione.

Uomo-lupo: un rapporto da ricostruire

Quello della lupa di Molinella non è però di un caso isolato, soprattutto per le comunità che vivono a ridosso dell'habitat naturale di questa specie. Negli ultimi anni i lupi hanno iniziato a scendere più di frequente dalle montagne verso i centri abitati in pianura. Complice l'incremento demografico e la ricerca delle prede, gli ungulati, i lupi hanno iniziato ad essere avvistati nel paesi appenninici di tutta Italia, e in particolare dell'Emilia-Romagna, tanto da essere oggetto in questa regione di uno specifico vademecum per tutelarsi, e tutelare questi animali.

La ritrovata prossimità tra uomo e lupo, dopo la quasi scomparsa di questa specie, è stata accolta dai cittadini spesso con una curiosità positiva. Anche il Comune potentino di Tolve poche settimane fa aveva saluto con entusiasmo l’esemplare avvistato in città. Ma la vicinanza troppo stretta tra umani e fauna selvatica è spesso preludio di numerosi problemi per entrambi, soprattutto per gli animali, anche quando ci sono intenzioni positive.

Emblematico è il caso della lupa di Potenza, la quale durante la convalescenza presso un centro specializzato, si è tanto assuefatta alla vicinanza con l'uomo da non essere più in grado di cercare cibo per conto proprio, continuando a rovistare nella spazzatura del Comune anche dopo essere stata liberata. Non sono poche, inoltre, le amministrazioni locali che vorrebbero aprire alla caccia delle specie protette, come è il caso del lupo, per "controllare" la presenza dell'animale sul territorio.

Nonostante da decenni non si registrino attacchi all'uomo, notizia confermata quest'anno anche dal delegato alla Sicurezza e alla Polizia locale della Città metropolitana di Bologna, Raffaele Persiano, spesso in sede di Conferenza Stato-Regioni sono state chieste misure di contenimento analoghe a quelle adottate per cinghiali e altri ungulati. Per fare fronte a questa vicinanza troppo stretta è stato quindi redatto un nuovo Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo in Italia nel quale sono ammesse la cattura e l'abbattimento di specie protette, lupi comprese.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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