Una femmina di lupo è rimasta impigliata in un laccio metallico lasciato da qualche bracconiere ed è poi stata colpita ripetutamente alla testa, probabilmente con un bastone. È successo a Stradella, in provincia di Pavia, dove l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) è intervenuta per recuperare l’animale che è ancora in gravi condizioni.
L'animale è stato trovato pochi giorni fa quando le volontarie dell’Enpa di Voghera hanno ricevuto una segnalazione per «un cane ferito che guaisce». Una volta sul posto, però, le volontarie si sono trovate di fronte a una lupa rimasta impigliata nel laccio metallico posizionato da qualche bracconiere.
Era sfinita, sanguinante e aveva difficoltà respiratorie. La volontaria Enpa ha quindi chiamato il medico veterinario dell'Ats, che è accorso immediatamente sul posto, e ha provveduto a liberare l’animale per portarlo urgentemente alla Clinica Croce Azzurra di Casteggio. Una volta identificato come esemplare di lupo è stata mandata al Cras di Cascina Fornace a Codevilla gestito dalla veterinaria Giovanna Grassi.
Fin da subito si è capito che qualcosa non tornava: l’animale presentava importanti perdite di sangue al capo. Le radiografie hanno rivelato tutta la violenza subita dalla lupa: nel cranio infatti erano presenti una massiccia presenza di fratture che potrebbero avere conseguenze permanenti.
«Un risvolto molto inquietante – hanno dichiarato i volontari dell’Enpa di Voghera – che aggiunge orrore a questo atto di barbarie. La lupa, dopo essere stato rimasta intrappolata nel laccio, è stata percossa con violenza al capo probabilmente con un bastone e lasciata lì appesa agonizzante. Ora nonostante le gravi lesioni, la lupa è sopravvissuta e mostra segni di miglioramento: è riuscita a mangiare qualcosa da sola e ha espletato spontaneamente le proprie funzioni corporali. Tuttavia, le sue condizioni rimangono critiche e le ferite subite potrebbero lasciare esiti permanenti».
La presidente dell'Enpa Carla Rocchi ha fatto sapere di avere presentato denuncia contro ignoti: «La vigliaccheria e la cattiveria dietro questo ennesimo atto di violenza fa orrore. Ringrazio le volontarie dell’Enpa di Voghera che sono intervenute tempestivamente e spero che il lavoro delle Forze dell’Ordine porti a trovare il responsabile di questo ennesimo scempio ai danni di un lupo. Un animale sempre più bersaglio di violenze e di campagne di terrore promosse da politici e rappresentanti istituzionali nazionali, regionali e provinciali per alimentare l’odio contro questa specie particolarmente protetta».
Secondo la presidente la matrice di un simile atto è da ricercarsi anche nel generale clima di odio contro il lupo: «Campagne che vorrebbero portare all'indebolimento dello status di tutela accordato al lupo e per autorizzare le fucilate. L’Ente Nazionale Protezione Animali non lo permetterà e per questo mette in campo tutti gli strumenti a disposizione per proteggere questo grande predatore sempre più sotto attacco. Il nostro ufficio legale, tramite l’avvocato Claudia Ricci, si è già mosso e ha presentato denuncia contro ignoti. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine».