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24 Ottobre 2022
10:55

Luna, il cane dell’università degli studi di Palermo dopo essere stata accalappiata è tornata a casa

Luna è un cane libero, che da diverso tempo vive nell'Università di Palermo. Ultimamente è stata vittima di numerose segnalazioni da parte di persone che non conoscono la sua storia, che l'hanno condannata a continui accalappiamenti e ricoveri in canile.

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La sua casa è l’Università degli Studi di Palermo da sempre – probabilmente dal giorno in cui lì dentro è stata abbandonata – e lo sarà per sempre, perché questa è la sua volontà. Si chiama Luna, è un cane libero di 15 anni e a raccontare la sua storia a Kodami sono Annamaria Monticciolo che si occupa del suo monitoraggio sul territorio e Giorgia Matesi istruttrice cinofila di Palermo che mette il suo sapere a disposizione di chi vuole accudire la cagnolina, rispettando i suoi desideri. Ma non solo: sono tantissimi gli studenti, i professori e tutti quelli che frequentano gli edifici di Unipa che, quotidianamente, si prendono cura della meticcia, regalandole carezze e attenzioni.

L’appello che ha catturato l’attenzione di Kodami è stato lanciato attraverso un post sul gruppo Facebook proprio degli studenti dell’Università degli studi di Palermo. Una preghiera rivolta a tutte le persone che, ogni giorno, vanno e vengono dagli edifici dell’ateneo, affinchè prima di segnalare alla polizia municipale la presenza di Luna come “un cane poverino che ha bisogno di aiuto” si informino e si accertino della sua situazione che è assai lontana dalla storia di un triste cane che sta male e che deve essere portato via a tutti i costi.

"Lei è Luna dell’Università di Palermo, per chi ancora non la conoscesse. Attualmente è il cane di quartiere più segnalato e con più ingressi in canile. Ha circa 15 anni e viene costantemente monitorata da persone fantastiche, che prestano tutte le cure che le servono, secondo le disposizioni dei veterinari”, si legge dal post di facebook pubblicato da Giorgia Matesi e condiviso da diversi studenti che sono attenti alla tutela della loro “collega meticcia”.

Luna è l’esempio lampante di come, con le dovute attenzioni e precauzioni, un individuo nato e cresciuto libero, un cane di quartiere, possa liberamente risiedere in zone assiduamente frequentate dagli umani e sviluppare con essi una relazione equilibrata, sana e rispettosa dei ruoli di ognuno.

«Luna è un cane equilibrato e tranquillo. Non ha mai arrecato disturbo a nessuno e ciò che fa è semplicemente spostarsi da un edificio all’altro dell’ateneo per trovare un po’ di riposo, tenuto conto anche della sua veneranda età», spiega Giorgia Matesi che è ormai una figura di riferimento essenziale per tutte le persone che seguono Luna sul territorio. L’istruttrice cinofila presta la sua opera di volontariato, supportando le persone che vogliono il bene della cagnolina e fornendo loro una corretta informazione sui bisogni e sui desideri di un cane in quanto individuo libero di scegliere.

All’ennesimo accalappiamento di Luna dalla struttura universitaria, la gente che la segue sul territorio e che si è immediatamente allarmata per la sua assenza, ha informato Giorgia che si è attivata affinchè il canile rilasciasse l’anziana cagnolina che oltretutto è già sterilizzata da diverso tempo e, così come disposto dalla legge regionale 15/2000, iscritta regolarmente all’anagrafe canina.

Una volta arrivata a casa, Luna si è letteralmente tuffata tra le braccia di Annamaria Monticciolo (foto), una delle persone che si prendono cura di lei monitorandola sul territorio e rispettando la sua scelta di vivere in libertà. Un incontro emozionante che ha sciolto il cuore di quanti hanno assistito alla scena della reimmissione dell’anziana meticcia che, dopo aver odorato il vialetto di quello che è ormai tutto il suo mondo, ha fatto un giro su se stessa per accucciarsi sul suo amato prato verde e sprofondare in un sonno tranquillo, finalmente lontana dal canile e dall’incubo vissuto.

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«L'accalappiamento, per un cane anziano che da sempre vive in un determinato contesto e che ha sviluppato delle relazioni con altri individui, umani o animali che siano, della zona in cui vive, si rivela essere un vero e proprio trauma – continua Giorgia – il cane viene prelevato con forza da quella che è la sua dimora fissa da diverso tempo e “obbligato” a stare dentro una struttura sovraffollata, assolutamente contro la sua volontà».

L’intento di Giorgia, di Annamaria e degli studenti che hanno condiviso il post su Facebook è quello di fare una corretta informazione per tutelare Luna e tutti gli animali che hanno fatto una scelta di vita chiara a precisa e che non vogliono essere salvati da chi, credendo di fare loro del bene, calpesta invece tutti i loro diritti e desideri.

«Amare i cani e in generale gli animali significa rispettare la loro volontà. Io mi occupo di monitorare lo stato di salute di Luna, che è ormai una vecchietta in cerca di riposo e coccole, assicurandomi della sua alimentazione e del suo benessere fisico – racconta Annamaria Monticciolo – vogliamo fare informazione e invitare tutti coloro che pensano che Luna sia sofferente ad accertarsi del fatto che lei sta bene e che ha fatto una scelta di vita ben precisa, che è sicuramente lontana da quella di voler morire dentro il canile».

Tutte le persone che vogliono bene a Luna si augurano che, nonostante il viavai di soggetti che ogni giorno attraversano le strade dall’ateneo palermitano, non arrivino più segnalazioni che possano mettere in pericolo la sua incolumità.

Affinchè questo non accada mai più, i tutor di Luna, con la collaborazione degli studenti e di chi si è preso a cuore la sua situazione, provvederanno alla stampa di volantini che potranno essere affissi nei dintorni degli edifici universitari, con la speranza che chiunque noti Luna per la prima volta, possa conoscere la sua storia, avere le corrette informazioni su come instaurare un rapporto con lei e, soprattutto, rispettare la sua volontà.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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