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31 Luglio 2022
13:05

L’ultimo tuffo di Mia: cane da salvataggio muore durante un servizio a Porto Venere

La Labrador di 7 anni ha avuto un malore, lascia un grande dolore tra i cinofili della squadra che non hanno potuto far nulla per salvarla. Sarà ricordata per il suo servizio e per decine di salvataggi insieme al suo conduttore Domenico.

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Se ne è andata in una giornata di festa durante un servizio a Porto Venere. Mia, cane della Sics (Scuola Italiana Cani da Salvataggio), ieri pomeriggio si è tuffata nella Piscina Naturale e dopo il servizio si è accasciata a terra esanime. Purtroppo inutili i tentativi di rianimarla da parte del suo conduttore e del 118 presenti con le pubbliche assistenze locali, la Labrador ha lasciato la Squadra per sempre.

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Mia con il suo conduttore Domenico

Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, il ritorno di questo grande evento dell’estate ligure in cui si nuota fino all’isola di Palmaria nel canale chiuso alle traffico marittimo. Per la morte di Mia è arrivato dunque anche il cordoglio del presidente della Regione Giovanni Toti che nel pomeriggio aveva salutato sui social i turisti e i partecipanti al pomeriggio in mare.

«Questo sabato di festa per il ritorno della Piscina Naturale si conclude con una triste notizia: Mia, cagnolina della Scuola Italiana Cani Salvataggio, è morta dopo la traversata del canale di Porto Venere. I soccorritori sono immediatamente intervenuti ma per la cucciola purtroppo non c’è stato nulla da fare. Un pensiero per la piccola Mia e per tutti i cani da salvamento che ogni giorno si impegnano per la nostra sicurezza».

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La location della morte di Mia

Mia aveva 7 anni ed era all’apice della sua vita, molto esperta e molto allenata. Veterana della Piscina Naturale e del presidio in spiaggia a Voltri.

«Grazie Mia. È difficile salutare i nostri cani»,  scrive su Facebook Ferruccio Pilenga, fondatore della SICS, che ad aprile aveva perso la sua Reef. «Sono con noi ogni momento ma poi improvvisamente ci lasciano. Hai dedicato la tua vita al salvataggio. Mille avventure passate assieme a Domenico e noi. Avrei voluto che ci fossero ancora mille giorni. Ci accompagnano ora i bellissimi e incredibili ricordi. Grazie ancora del tuo impegno operativo oggi. Un abbraccio da me e le Reef, I Mas e tutti tutti i cani sics. Grazie ancora di cuore di tutto. Un forte abbraccio, anche se è veramente troppo poco».

La Labrador non ha dato alcun segnale di malessere, come sempre era al fianco del suo conduttore e niente faceva presagire la tragedia. In Sics praticano anche una tecnica di sostentamento che consiste nel tenere il cane in acqua con le pinne quando sembra affaticato ma non è stato questo il caso:

«La traversata era il servizio dei Sics, in presidio all’evento, e non ha influito sulla tragica morte di Mia, è stata una fatalità come potrebbe purtroppo accadere a qualsiasi soccorritore umano o no – spiega a Kodami Ferruccio Pilenga –  Mia rientrando dal pattugliamento di sicurezza è salita da sola con le sue zampe sullo scoglio senza alcun particolare problema e poi ha avuto un mancamento che l'ha portata alla morte. Anche nel suo ultimo giorno di servizio ha aiutato tre persone in difficoltà a rientrare in sicurezza».

Un evento inaspettato che ha colto tutti di sorpresa ma non i soccorritori del 118 pronti a intervenire sul posto ma purtroppo invano.

«Nella vita può capitare un giorno in cui un cane, come una persona, che sta benissimo ci lascia – continua a Kodami Ferruccio Pilenga – Un grosso dolore per tutti noi che siamo unità cinofile, conduttore con cane, quindi un tutt'uno. Quello che ci rimane come ricordo sono le decine di salvataggi dove grazie a questi cani qualcuno è ancora vivo, qualche bambino è a casa con i propri genitori e lo dimostrano tutte le foto che tutte le persone alla fine dei salvataggi fanno con i cani, perchè essere salvato da un cane toglie sempre tanta angoscia ai bagnanti».

I cani da salvataggio della Sics

I cani da salvataggio della Scuola raggiungono performance di potenza e resistenza: un unico cane è capace di trainare un battello con a bordo fino 30 persone, e di effettuare prove di resistenza di nuoto su distanze comprese tra i 300 mt. e i 4 Km in cui cane e conduttore nuotano insieme fianco a fianco per abituarsi alla perfetta sinergia nel lavoro di salvataggio in acqua.

La scuola organizza, unica in Italia, corsi per istruttori, al fine di trasmettere ad altri le esperienze e la professionalità raggiunta in tutti questi anni di lavoro insieme ai cani rilasciando ogni anno, su esame, il Brevetto di Salvataggio S.I.C.S. riconosciuto dal Ministero Trasporti e Navigazione al fine del servizio di salvataggio, in accordo con il comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Mia lascia tanti eredi nella famiglia Sics, la più grande organizzazione nazionale dedicata alla preparazione dei cani e dei loro conduttori, le così dette Unità Cinofile, il cui obiettivo principale è l’addestramento al salvataggio nautico dei cani di tutte le razze, purché abbiano spiccate doti di acquaticità e un peso superiore ai trenta chili. Mia passa il testimone a Vita.

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Lo scorso 25 luglio la giovane Golden al suo primo salvataggio in mare ha riportato a terra cinque ragazzi che erano a bordo di un pedalò affondato al largo della spiaggia delle Saline a Palinuro.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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