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12 Ottobre 2021
15:10

L’orso bruno marsicano è tornato tra i monti Sibillini

Un orso bruno marsicano è stato avvistato lo scorso 9 ottobre nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L'esemplare adulto è stato ripreso in un video da una guida escursionista. Si tratta di un avvistamento importante che non veniva documentato da circa 10 anni e che fa ben sperare sull'espansione della specie nell'Appennino centro-meridionale.

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Un orso bruno marsicano è stato avvistato lo scorso 9 ottobre nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove mancavano segnalazioni ufficiali da circa 10 anni. Si tratta di un ritorno importante, che fa ben sperare sulla ripresa e l'espansione in Italia dell'orso più raro e minacciato d'Europa. L'avvistamento è stato effettuato da Filippo Monachesi, una guida escursionistica che lavora opera nel Parco dell'Appennino centrale, a cavallo tra Marche e Umbria. Un incontro decisamente fortunato ed emozionate che la guida è riuscita a documentare anche in un video.

Il video dell'incontro con l'orso nel Parco dei Monti Sibillini

Dalle immagini non è possibile riconoscere il sesso dell'esemplare, ma si tratta certamente di un orso adulto. La presenza di orsi tra i monti Sibillini, provenienti dai territori del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, era già stata documenta saltuariamente negli anni scorsi, ma si trattava soprattutto di esemplari giovani in dispersione. Ora lo staff del parco avvierà, in collaborazione con l'ISPRA, tutte le attività di monitoraggio necessarie per seguire i suoi spostamenti e accertarne il sesso attraverso analisi del DNA su campioni pelo o feci.

Questo avvistamento è di particolare importanza in ottica di salvaguardia e ripresa dell'esigua popolazione della specie in Appennino centrale. La conservazione dell'orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), una sottospecie endemica dell'Italia centrale, passa necessariamente proprio sulle possibilità di espansione dell'areale fuori dalla roccaforte storica del Parco d'Abruzzo. Con una popolazione di appena una sessantina di esemplari, la difficoltà nel colonizzare nuovi territori è sempre stato uno dei principali fattori limitanti per la crescita numerica della degli orsi in Appennino.

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Più piccolo del cugino che vive nel resto d’Europa, quello marsicano è la sottospecie di orso bruno più minacciata d’Europa

Si spera ora che l'orso si stabilisca in pianta stabile nel parco e che nuovi individui in dispersione si aggiungano a quello avvistato lo scorso 9 ottobre per formare un nuovo nucleo riproduttivo. Negli ultimi anni le segnalazioni accertate fuori dall'areale storico stanno diventando sempre più frequenti e rappresentano un segnale di forte speranza per la tutela dell'orso più a rischio di estinzione d'Europa. L'orso ce la sta mettendo tutta per provare a tornare lì dove è sparito da tempo, ora sta a noi dargli una mano.

Come ricorda anche il Parco, infatti, si tratta di un animale assolutamente non pericoloso per l'uomo, tuttavia in caso di incontro sarà fondamentale evitare di disturbarlo o innervosirlo. Basta restare calmi e a distanza, evitando di alzare la voce o compiere movimenti bruschi, che possano essere interpretati come una minaccia. Per lo stesso motivo non bisogna mai avvicinarsi verso il plantigrado, occorre restare fermi oppure allontanarsi lentamente, senza fuggire di corsa.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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