L'orsa JJ4 è salva. Lo ha deciso la Terza sezione del Consiglio di Stato riunitosi ieri con i rappresentanti delle associazioni e degli enti coinvolti nella vicenda. Nella sentenza, i giudici hanno accolto la sospensiva dell'abbattimento presentata dalle associazioni di tutela animale.
Oggi, il Consiglio di Stato ha fatto sapere di aver accolto la proposta presentata dalla Lav e della Lac per trasferire l'orsa in una struttura, così da salvarla dalla morte. Come si legge nella sentenza, l'uccisione dell'animale è possibile soltanto in assenza di misure meno cruente e, quindi, a condizione che non esista un’altra soluzione valida all'abbattimento. Ma non è tutto. Un ruolo chiave in questa vicenda è stato giocato dalla recente riforma costituzionale con la quale è stata introdotta la tutela degli animali in Costituzione.
«Tale interpretazione della normativa – spiegano i giudici – oggi, l’unica compatibile con la modifica costituzionale del comma 2 dell’art. 9 della Costituzione a mente del quale: “[La Repubblica] tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Essendo stato collocato tra i principi fondamentali della Repubblica».
Per i giudici «la mancanza di adeguate strutture per l’accoglimento e la gestione di animali “problematici” non può legittimare una misura che viola il principio di proporzionalità e che rischia di autorizzare un uso seriale, indiscriminato della decisione estrema e più cruenta che – come detto – deve costituire l’extrema ratio».
Ciò è quindi applicabile a tutti gli animali etichettati problematici del Trentino, quindi anche a MJ5, l'orso ritenuto responsabile dell'aggressione a un uomo in Val di Raggi questa primavera.
Sembra così chiudersi la lunga vicenda giudiziaria che in questi mesi ha visto nel ruolo di imputata l'orsa JJ4, anche nota come Gaia. L'orsa è finita al centro delle cronache perché indicata come la responsabile della morte di Andrea Papi, la 26enne trovato senza vita nei boschi di Caldes, non lontano dalla sua casa.
All'indomani della tragica morte del giovane, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato un'ordinanza per la cattura e l'abbattimento non solo di JJ4, ma di tutti gli orsi problematici del Trentino.
Subito il provvedimento era stato impugnato dalle maggiori associazioni di tutela animale che chiedevano a gran voce di salvare l'orsa, individuando per lei un rifugio in Romania disposto ad accoglierla.