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14 Settembre 2023
17:46

L’orsa F36 sarà catturata e rinchiusa al Casteller. Lav: «Pronti a denunciare Fugatti per maltrattamento»

Il Tar ha sospeso l’abbattimento dell’orsa F36, che però può ancora essere catturata e rinchiusa all'interno del Centro faunistico Casteller. Si tratta della stessa struttura che ospita JJ4 e Papillon.

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orso bruno

Il Tar ha sospeso l’abbattimento dell’orsa F36 che però può ancora essere catturata e rinchiusa all'interno del Centro faunistico Casteller, a non lontano da Trento. Si tratta della stessa struttura che da mesi già ospita JJ4 e dove da anni è rinchiuso anche l'orso Papillon.

Il Tar di Trento aveva già sospeso l’ordinanza di abbattimento di F36, protagonista di due incontri con persone nell’estate del 2023. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha quindi firmato un nuovo decreto che ordina la cattura e la conseguente reclusione di F36. «Con il pretesto delle affermazioni contenute nel decreto del TAR di Trento, che disponeva la sospensione della condanna a morte dell’orsa F36, ora Fugatti ne decreta la cattura e la carcerazione al Casteller», è la denuncia della Lav.

«F36 è libera e faremo di tutto perché lo resti, in compagnia del suo cucciolo che ha bisogno di trascorrere almeno un altro anno in compagnia della mamma – dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici – l’Ufficio Legale della LAV è già al lavoro per presentare ricorso al TAR e la denuncia che sarà inviata in Procura non appena si dovesse realizzare la cattura di F36».

La reclusione dell’orsa al Casteller comporterebbe infatti l’abbandono del suo cucciolo, che ha circa 8 mesi d’età, in un momento particolarmente critico, quello in cui gli orsi si preparano alla fase invernale e quindi al letargo; inoltre, i cuccioli si staccano dalla madre dopo i 18 mesi. Lasciare consapevolmente il cucciolo in balìa di sé stesso significa condannarlo a una lenta morte, con conseguente violazione dell’art.544 ter del codice penale. Fugatti rischia quindi di trovarsi alla sbarra accusato di maltrattamento di animali aggravato dalla morte.

Anche Enpa, Leidaa e Oipa impugnano davanti al Tar di Trento il nuovo decreto del presidente della PAT, Maurizio Fugatti, che ordina la cattura di F36. Rinchiudere mamma orsa nella struttura del Casteller, come vorrebbe Fugatti, significa condannare a morte il suo cucciolo. Il piccolo, che ha pochi mesi di vita, è ancora dipendente dalla madre: senza le sue cure non sarebbe assolutamente in grado di sopravvivere in natura.

«La crudeltà di Maurizio Fugatti non ha limiti. Visto che non è ancora riuscito ad ottenere il via libera all’uccisione di un orso, cerca di ottenere quello stesso risultato per via indiretta, privando un povero cucciolo del sostegno e del supporto della sua mamma, senza i quali è spacciato – spiegano Enpa, Leidaa e Oipa – Quanto più il presidente della Pat intende continuare nella sua sconsiderata politica persecutoria contro orsi e lupi, tanto maggiore è la nostra determinazione nel contrastarla in tutte le sedi opportune».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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