L’orsa Amarena è stata uccisa a fucilate nella notte. Ne dà notizia il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. Alle 23:00 circa di questa sera Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa da un uomo, già prontamente identificato dai Guardiaparco, mentre si trovava alla periferia di San Benedetto dei Marsi, Comune abruzzese molto frequentato dal plantigrado ma che si trovava fuori sia dal Parco che dall’Area Contigua.
Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però hanno solo potuto accertare la morte dell’orso vista la gravità della ferita. Il Pnalm dando l'annuncio della morte dell'orsa ha anche pubblicato una foto che noi di Kodami abbiamo scelto di non diffondere, per non mostrare le immagini di sofferenza di un essere vivente e per rispetto nei confronti di uno dei simboli dell'Abruzzo e della sottospecie di orso bruno marsicano, la più rara del mondo, decimati dall'essere umano.
Amarena segue infatti a distanza di poco meno di un anno il figlio Juan Carrito, ucciso da un automobilista la notte del 23 gennaio 2023 all'altezza di Castel di Sangro. La tragedia di Amarena appare però ancora più atroce alla luce della violenza con la quale è avvenuta: un colpo di fucile.
L’uomo che ha sparato è stato identificato e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco. I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono proseguiti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi. I piccoli infatti si trovano in un'età in cui hanno bisogno della madre per poter sopravvivere e per poter sopravvivere nel loro ambiente naturale.
«L’episodio – scrive il Pnalm – è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione [di orsi marsicani n.d.r.] che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo».
Due giorni fa, Amarena si era fatta vedere con i suoi due cuccioli a San Sebastiano dove era finita nel mirino di uno smartphone che nel giro di poco è stato sostituito da quello di un fucile.