L'orsa Amarena è tornata a frequentare assiduamente Villalago e i suoi alberi da frutto insieme alla nuova cucciolata. Insieme a lei però è tornato con prepotenza anche il "turismo dei selvatici", con tutti i problemi che comporta per il piccolo Comune del Parco d'Abruzzo, e per la popolazione di orsi marsicani dell'Appennino Centrale.
Domenica alcuni curiosi hanno filmato e inseguito l'orsa mentre si trovata su un albero da frutto, accompagnata dai 2 piccoli avuti quest'anno. Per tutelarla, il sindaco di Villalago, Fernando Gatta, ha firmato un'ordinanza con la quale ha chiuso la strada che collega l'abitato al bosco, consentendo il transito solo ai residenti, ai mezzi di soccorso, alla polizia e alle persone autorizzate per lavoro.
Raggiunto da Kodami, il Primo Cittadino spiega: «Stiamo monitorando la situazione, come già avvenuto nel 2020, quando Amarena frequentava Villalago con i 4 cuccioli di quell'anno, tra i quali c'era anche Juan Carrito». Anche all'epoca, l'orsa andava ad alimentarsi nei frutteti circostanti al paese, e preferendo gli alberi di ciliegie, tratto che le valse proprio il nome di Amarena. La sua frequentazione di Villalago si è diradata fino al 2022, per poi riprendere quest'anno con l'arrivo dei nuovi piccoli.
«Gli alberi ciliegio si trovano a ridosso delle abitazioni – prosegue Gatta – i cittadini collaborano attivamente segnalando la presenza degli orsi ai guardiaparco e sono preparati a queste evenienze. A preoccuparsi sono i turisti e soprattutto i curiosi che pur di avere un contatto con l'animale espongono a gravi rischi loro stessi e la popolazione stessa degli orsi marsicani».
Anche se è impossibile comprendere quali siano i fattori che rendono un orso confidente, sicuramente tra questi rientra il condizionamento ambientale e l'eccessiva vicinanza delle persone fin dalla tenera età. In questo senso, Juan Carrito era un caso unico, non è mai stato osservato un orso compiere le incursioni in città affollate come era solito fare lui a Roccaraso, in pieno giorno. Per riportarlo alla natura il Parco diretto da Luciano Sammarone e il Parco della Maiella hanno lavorato a stretto contatto con i maggiori esperti del mondo, arrivando ad attuare la traslocazione, una pratica mai messa in atto prima per un orso in Italia.
Gli sforzi però hanno premiato gli Enti parco, almeno sul momento, perché Juan Carrito è rimasto un orso libero, e come tale è morto a gennaio 2023 sulla SS17. Per evitare però il ripetersi di un'altra generazioni di orsi confidenti, e di altre morti sulla strada, è necessario assumere delle decisioni che tutelino i selvatici dalla vicinanza con le persone, e allo stesso tempo li proteggano dagli incidenti stradali.
«Memori della passata esperienza – chiarisce Fernando Gatta – abbiamo creato un cordone di sicurezza, ma non è facile prevedere gli spostamenti di un selvatico. Lavorando insieme al Parco stiamo creando le condizioni che possano garantire la sicurezza del passaggio di Amarena con i cuccioli. Proprio ieri c'è stato l'ultimo intervento diretto con i guardiaparco per farla passare in direzione degli alberi. Deve alimentarsi per sé stessa e soprattutto per la sussistenza dei piccoli».
I marsicani sono la popolazione di orso più rara al mondo, e prima dell'intervento attivo dei Parchi nazionali erano arrivati sull'orlo dell'estinzione. Oggi si contano circa 60 individui, e il loro areale si sta espandendo, ma si tratta sempre di un equilibrio precario che rischia di essere compromesso dalle imprudenze dei curiosi.
«Il problema sono le persone che vogliono avvicinarla, e addirittura riprendere l'orsa – ribadisce il Sindaco – non si è mai dimostrata aggressiva, ma si tratta sempre di un animale selvatico che se messa alle strette potrebbe difendere i sui cuccioli, con conseguenze spiacevoli per tutti. Eventualità che stiamo cercando di evitare in ogni modo».
Oltre al problema legato alla sicurezza delle persone, c'è anche quello di creare nuovi orsi confidenti, un altro Juan Carrito vittima della superficialità delle persone: «Stiamo spendendo tutte le energie per prevenire ogni contatto che possa indurre i piccoli alla confidenza, ma alle persone dico: siate responsabili, se siete in auto andate piano, e usate la massima prudenze. Non rischiate di trovarvi in situazioni di pericolo avvicinandovi a questi animali bellissimi ma particolarmente delicati», conclude Gatta.