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26 Dicembre 2023
9:57

L’oritteropo è a rischio estinzione per il clima troppo arido

Uno dei mammiferi più elusivi dell'Africa rischia pesantemente di subire il crollo delle proprie popolazioni, da qui ai prossimi anni, a seguito del costantemente aumento delle temperature e dell'aridità che devasta il suo areale.

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L'oritteropo da un po' di tempo sembra subire la siccità e il clima arido che sta colpendo diverse aree dell'Africa meridionale e ciò mette a rischio il suo stato di salute. Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Diversity and Distribution, la specie (Orycteropus afer) ha cominciato a declinare e a subire un piccolo crollo demografico, seppur la IUCN continui a considerarla all'interno della categoria meno preoccupante di conservazione.

Dopo aver passato però diversi mesi in Africa, Clinton Epps del Department of fisheries, wildlife and Conservation Sciences dell'Oregon State University, autore principale dell'articolo, è contrario a questa definizione, visto che l'oritteropo vive dentro ad un areale molto vasto e ci sono davvero troppo pochi scienziati che lo studiano. «Gli oritteropi sono considerati molto importanti dal punto di vista ecologico – spiega lo studioso – ma sono davvero poco monitorati e analizzati. Noi volevamo vedere se potevamo raccogliere dati sufficienti per iniziare a capirli e a comprendere il loro stile di vita».

Secondo i risultati da loro raccolti durante diversi mesi di spedizione, l'oritteropo recentemente ha cominciato ad abitare sempre meno regioni, a seguito dell’aridificazione progressiva del loro territorio. Inoltre alcune popolazione si stanno isolando geneticamente poiché circondate da lande desolate che non offrono sufficiente cibo.

Per definire la loro distribuzione e la loro salute, gli scienziati hanno scelto di indagare geneticamente la popolazione anche per comprendere i rapporti di parentela. Visto però che questa specie non è molto semplice da trovare (gli oritteropi sono degli animali notturni e molto elusivi), il team di Epps ha proposto di analizzare le feci per estrarre il DNA e monitorarli a distanza.

Questo metodo ha funzionato e tutte le informazioni genetiche utilizzate dallo studio sono state raccolte da 253 campioni di feci, campionate in diverse aree protette del Sudafrica, dell’Eswatini e del Kenya. Non è neppure la prima volta che Epps viaggia in Africa per studiare gli oritteropi: nel 2016 e nel 2017 infatti aveva compiuto delle spedizioni più piccole, per testare il suo metodo e comprendere dove studiare la specie.

«I nostri risultati suggeriscono che il cambiamento climatico ha cominciato a destabilizzare le popolazioni attuali di oritteropi in Africa e che in futuro aumenterà la frammentazione dell’habitat e limiterà il flusso genetico di questi animali – ha sottolineato lo scienziato. – In particolare avverrà dove si prevede che le precipitazioni diminuiranno e la temperatura aumenterà».

Già in questo momento la siccità ha portato alcune popolazioni a riprodursi fra consanguinei, con la conseguenza che è aumentato il rischio per la specie di sviluppare pericolose malattie genetiche, in grado di destabilizzare ulteriormente le future generazioni.

Andando anche a considerare la combinazione dei dati genetici ottenuti dai campionamenti, gli esperti hanno anche scoperto che gli oritteropi si spostano molto di meno rispetto a quanto si riteneva un tempo. Decenni fa infatti i biologi credevano che un esemplare della specie potesse muoversi durante la sua vita dentro un territorio che misurava circa 80 km quadrati, ma questa ricerca ha attestato come gli esemplari più recenti si disperdono dopo la loro nascita per un numero inferiore di km. «Gli oritteropi possono disperdersi all'interno del loro territorio, non allontanandosi oltre i 55 km dal luogo in cui sono nati», ha concluso Epps.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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