Lorella Cuccarini presenta Coco, la cucciola di Rhodesian Ridgeback appena arrivata in famiglia

Si chiama Coco la cucciola di Rhodesian Ridgeback entrata da poco nella vita di Lorella Cuccarini e presentata ufficialmente su tutti i social dalla giudice di "Amici" che, ancora una volta, conferma il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani e gatti.

Coco è solo l’ultima di una numerosa sfilza di fedeli amici che "la più amata dagli italiani" ha accolto in casa: a partire da Zorro, un Pastore Tedesco che non c'è più, passando per Percy, compagno venuto a mancare proprio qualche mese fa e per arrivare alla bellissima gatta Maine Coon di nome Miura giunta in famiglia solo un anno fa.

La ballerina, nonostante il lutto recente, non ha perso la voglia di andare avanti e accogliere un nuovo membro in famiglia. Cucacarini ha deciso di non arrendersi alla sofferenza dell’addio, ma di convogliare tutto l’amore possibile verso un altro individuo di cui prendersi cura. E, infatti, nelle foto caricate il sorriso è tornato sul viso della conduttrice e sembra pronta a costruire ancora una volta un nuovo legame con la piccola new entry.

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Nei commenti sono tanti i cuori e i like ma, come spesso accade, si è innescata anche una polemica legittima. Qualcuno, infatti, “accusa” la showgirl di aver fatto come fanno tanti altri e di aver acquistato un cane di razza anziché prenderne uno al canile, rimarcando anche il fatto che essendo un personaggio pubblico un messaggio sull’adozione anziché l'acquisto arriverebbe ancora più forte.

Kodami spinge al non acquisto e all'adozione responsabile da canili e rifugi, rispettando sempre però la scelta individuale. Quello che ci preme fare, in ogni caso, e prendere una occasione così per continuare a spiegare il motivo per cui adottare al canile è una scelta etica che fa bene all’animale e all’umano. Del resto non è certo un segreto il problema del sovraffollamento dei rifugi, pieni di cani che con l’adozione troverebbero non solo una casa, ma una seconda possibilità di vita fuori da una gabbia.

Così come è sotto gli occhi di tutti il problema delle cucciolate casalinghe che possono incoraggiare la pratica di riproduzione irresponsabile e, soprattutto, il conseguente fenomeno del randagismo. Ma non solo, perché approcciando poi con la realtà dei canili e delle associazioni si avrebbe l’opportunità di capire cosa significa la sofferenza animale e di essere informati sulle conseguenze di un’adozione impulsiva e non responsabile. Tutti ottimi motivi per cui continuare a insistere è necessario.