L'Ordine dei veterinari di Trento ha preso una posizione molto chiara: nessun medico sul territorio dovrà uccidere JJ4. Con una nota inviata a tutti gli iscritti, l'Ordine ha così dato il suo parere in merito alla decisione del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, pronto a procedere con l'eutanasia appena e se il Tar consentirà di andare avanti con l'abbattimento dell'animale che in questo momento è all'interno del rifugio del Casteller.
«Lo stato di salute dell'esemplare JJ4 non giustifica l'intervento eutanasico nell'urgenza, così come prospettato, ma richiede una analisi complessiva della gestione dei plantigradi sul territorio provinciale. Si sollecitano i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo e iscritti all'Ordine di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia se non in precedenza concordata con il presente Ordine». Questo il testo della nota inviata ai veterinari in cui vi è anche una ulteriore sottolineatura da cui emerge chiaramente come l'ordine sconfessi quanto detto dal Presidente sul proprio coinvolgimento nella decisione di abbattere Gaia: «Si precisa a tutela e garanzia delle figure professionali della categoria dei medici veterinari della provincia, e contrariamente a quanto lasciato intendere in occasione della conferenza dal presidente Fugatti, che non vi è stato alcun confronto con il presente Ordine né con altri professionisti veterinari delegati in materia, e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore».
L'Ordine del Trentino dunque scende in campo con grande determinazione nel voler rendere nota una posizione eticamente ineccepibile rispetto alla professione stessa, mentre il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha invece ribadito la sua posizione di volere la morte di Gaia a Mattino 5 con un giro di parole in cui, sostanzialmente, ha delegato a Ispra la responsabilità della scelta. «Mi trovo ad aver istituito un tavolo che riguarda non tanto l’orsa JJ4 ma più complessivamente l’eventuale eccedenza di numero di orsi. Per quanto concerne JJ4, c'è la magistratura e da parte mia il braccio operativo del Ministero dell’Ambiente è l’Ispra. Quindi la valutazione del Ministro si basa su quella dell'Ispra che in questo momento al tavolo a Trento ha espresso parere favorevole all'abbattimento. In questo momento le condizioni sono queste».
Picchetto Fratin poi così si è espresso sulla situazione generale degli orsi in Trentino: «Si sta ponendo un problema che dura da anni che è dovuto alla scelta dell'uomo di ripopolare forzatamente con specie di orsi proveniente dalla Slovenia, dall'area dei Balcani e che non è la stessa che abbiamo in Abruzzo, dove la convivenza è più facile. Si è aperta una questione sulla gestione, sui collari. All'avvio di queste valutazioni tecniche ho sentito tante opinioni sul fatto che, ad esempio, gli orsi d'inverno, cosa che non accade più perché manca l'inverno vero, perdono talmente tanto di peso che sovente i collari li perdono».
Lascia perplessi di tutto questo discorso che un Ministro faccia tanti giri di parole e che parli di "opinioni" e non di fatti ma che poi l'unico fatto concreto, ad ora, rimane quella di procedere all'abbattimento secondo parere di Ispra. Picchetto Fratin, inoltre, non ha nemmeno ritenuto opportuno spiegare che ci sono altre strade da percorrere, considerando che nella stessa mattinata in cui ha parlato a Canale 5 la Lav in conferenza stampa da Trento ha chiarito quali sono i rifugi identificati e pronti ad accogliere JJ4.