I cani imparano di più se li gratifichiamo con le nostre parole e con le coccole che con punizioni o sgridate. E' ciò che emerge da un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports che certifica, così, l'importanza della relazione con Fido e non di metodi che mirano ad ottenere la sua attenzione attraverso mezzi impositivi o addirittura coercitivi.
I ricercatori del Dipartimento di Etologia dell'Università ELTE Eötvös Loránd hanno studiato le relazioni tra emozioni, apprendimento e sonno nei cani e i risultati fanno luce su come lo stile di apprendimento e il sonno influenzano il comportamento dei cani.
«Nei cani come negli esseri umani -scrivono gli esperti nell'articolo – sia il pretrattamento emotivo che quello di apprendimento influenzano il comportamento successivo e il sonno. Sebbene l’apprendimento avvenga spesso in un contesto emotivo-sociale, l’interazione tra emozione e apprendimento in tale contesto rimane per lo più sconosciuta».
Obiettivo dello studio era proprio valutare gli effetti dell'addestramento classico rispetto a approcci che coinvolgono fattori emotivi per vedere le modificazioni sul comportamento dei cani, sulle prestazioni di comprensione e sul sonno.
I 24 cani di famiglia coinvolti hanno partecipato a due sessioni in cui sono stati attuati due stili diversi di addestramento. Alla fine delle prove, è seguita una valutazione delle prestazioni con una misurazione EEG del sonno non invasiva di 2 ore e poi un nuovo test per vedere i cambiamenti ottenuti. «Il miglioramento prima e dopo il sonno è stato evidente nei cani che hanno ricevuto l' "addestramento permissivo" – precisano gli etologi – indicando che i cani hanno sperimentato una situazione più gratificante del previsto e un miglioramento del successo di apprendimento dopo il sonno pomeridiano».
I test sono stati fatti in presenza del pet mate e gli sperimentatori hanno insegnato nuove parole ai cani per trucchi che questi ultimi già conoscevano. Ad esempio, hanno usato la parola di comando in inglese "High five" invece della familiare versione ungherese "Pacsi".
Le due sessioni di addestramento erano fatte in questo modo: quella in stile "permissivo", in cui i dog trainer usavano molti elogi e coccole oltre a un premio e non sgridavano mai i cani e l'altra, in stile "controllante", in cui i cani venivano rinforzati solo con qualcosa di piacevole come il cibo ma senza elogi verbali o coccole, e venivano rimproverati per comportamenti indesiderati.
«È naturale e normale che i cani di famiglia imparino in situazioni sociali emotivamente cariche, sia dai loro umani di riferimento che dagli addestratori – ha spiegato la dottoressa Vivien Reicher, co autrice dello studio – Tuttavia, la nostra conoscenza di questo fenomeno finora si basava principalmente su studi sugli esseri umani e sui roditori di laboratorio (ratti, topi) Il nostro obiettivo era studiare il fenomeno nei cani».
I ricercatori hanno sviluppato una metodologia unica per riuscirci. Dopo le sessioni di training, i cani hanno dormito nel laboratorio del sonno del dipartimento e ill sonno dei cani è stato analizzato utilizzando scansioni EEG per studiare la funzione cerebrale legata al consolidamento della memoria, cioè la stabilizzazione del ricordo di nuove informazioni.
Questo studio evidenzia dunque l'importante ruolo che il rinforzo sociale (lodi, carezze) gioca nel benessere e nel successo dell'apprendimento dei cani. I rimproveri (per non parlare delle punizioni o di strumenti coercitivi) possono invece causare stress ai cani questo dovrebbe essere preso in considerazione quando si scelgono i metodi di insegnamento.
La ricerca fornisce così una visione più approfondita dell’apprendimento dei cani ma il messaggio più forte è rivolto proprio agli addestratori e ai pet mate, poiché supporta ulteriormente l’idea che premiare i nostri animali domestici non solo con il cibo, ma anche con lodi e coccole, ha un impatto positivo sul loro benessere e sul loro successo nell’apprendimento.