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scheda razza
23 Dicembre 2021
9:28

Lo Yorkshire Terrier, coraggioso e ostinato compagno di avventure

  • Origine: Inghilterra
  • Standard: gruppo 3: Terrier - Sezione 4: Terrier da compagnia a gamba corta
  • Taglia: piccola
  • Altezza: 25 cm.
  • Peso: 3,2 Kg
  • Pelo: lungo e liscio, bicolore fulvo - blu
  • Vita media: 13-16 anni
189 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Lo Yorkshire Terrier è un cane originario dell’Inghilterra, molto diffuso in tutto il mondo e riconoscibile per le piccole dimensioni e per il lungo mantello liscio bicolore.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani0
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità3
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia2

adattabilità

  • Vita in città3
  • Adatto come primo cane2
  • Adattabilità ai viaggi3
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde1

cure e salute

  • Cura del pelo0
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione0

motivazioni

  • Epimeletica3
  • Affiliativa3
  • Comunicativa0
  • Et epimeletica3
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva3
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica1
  • Esplorativa3
  • Di ricerca3
  • Cinestesica3
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

La Fédération Cynologique Internationale (FCI) lo considera un Terrier da compagnia, ma chiunque abbia avuto la fortuna di vivere con questi cani, piccoli ma estremamente coraggiosi, sa bene che la definizione “cani da compagnia” è semplicistica e riduttiva. Sono in realtà compagni di vita molto attivi, energici e sicuri di sé. Certamente stanno con piacere al fianco dei propri umani di riferimento, ma sembrano non stancarsi mai di scovare piccoli animaletti in qualunque pertugio e inoltre hanno sempre l’energia per iniziare una nuova impresa.

Il nome della razza deriva dall’omonima contea inglese in cui ha avuto origine, situata nell’Inghilterra Nord orientale, un luogo di grande importanza industriale proprio a partire dall’epoca in cui questo Terrier si è diffuso.

Lo Yorkshire, detto anche Yorkie, raramente supera i 3 chilogrammi di peso e infatti la descrizione della razza da parte della FCI non ne riconosce varianti dal punto di vista delle dimensioni e nemmeno per quanto riguarda la lunghezza del mantello, che è lungo, liscio, privo di sottopelo e in continua crescita.

Origine

Inghilterra

Standard

N° 86/22.02.2012

Gruppo 3 Terrier

Sezione 4 Terrier di compagnia a gamba corta

Aspetto

Lo Yorkshire Terrier è un cane di piccola taglia con il corpo asciutto e abbastanza lungo. Il cranio ha una forma arrotondata, il muso non è molto allungato e il tartufo è sempre nero, come gli occhi, i quali sono rotondi e hanno un’espressione di evidente vivacità.

Le orecchie sono triangolari e ricoperte di pelo, ma ciò che più lo caratterizza è il lungo mantello liscio e  bicolore fulvo – blu. 

Questa razza non supera i 3,2 chilogrammi di peso e, in generale, gli adulti non superano i 25 centimetri di altezza.

Motivazioni

Cinestesica, affiliativa, esplorativa, perlustrativa, competitiva, predatoria, territoriale, possessiva, epimeletica, et epimeletica.

Amante di

Ama dedicare il tempo alla ricerca di oggetti e persone ed è un cane che affronta volentieri avventure di ogni tipo, soprattutto se in compagnia dei propri umani di riferimento. Ama sentirsi parte attiva di un gruppo e non venire messo da parte o sottovalutato.

Alimentazione, cura e mantenimento

Lo Yorkshire Terrier è un cane dotato di un lungo mantello privo di sottopelo che necessita di spazzolate frequenti. La crescita del pelo è continua e quindi andrà accorciato regolarmente per impedire che crei problemi nel movimento, ma è comunque importante ricordare che proprio il mantello ha anche una funzione di termoregolazione ed è quindi sconsigliabile accorciarlo eccessivamente.

Una particolare patologia, chiamata Malattia di Legg-Perthens, può colpire il collo del femore posteriore e causarne nel tempo il deterioramento.

Si tratta di una razza molto longeva, che ha però bisogno, come ogni cane, di ricevere un’alimentazione ben dosata, equilibrata e di buona qualità. Indispensabile inoltre la cura dei denti, i quali possono vedere l’insorgere di alcune patologie soprattutto con l’avanzare dell’età.

Sarà infine importante curare regolarmente gli occhi, in quanto questa razza è particolarmente sensibile in questa delicata parte del corpo.

Origine e storia

L’Inghilterra settentrionale, dove questa razza ha avuto origine, è stato un luogo di fondamentale importanza durante la rivoluzione industriale. Proprio in questo periodo infatti, la contea di Yorkshire era un centro fondamentale per l’industria tessile. Gli operai delle fabbriche, disturbati dalla presenza di piccoli roditori che creavano danni alla lana in lavorazione, portavano con sé al lavoro piccoli Terrier a pelo lungo che ricordavano gli odierni Yorkshire.

Sempre nello stesso periodo, anche i minatori impararono a chiedere la collaborazione a questi piccoli e coraggiosi cani nell’intento di allontanare i topi dalle gallerie delle miniere di carbone.

Nella storia di questa razza, come in quella di molti altri Terrier di origine inglese, sono stati effettuati incroci con l’Old Black and Tan Terrier (oggi scomparso) ma anche con i Maltesi e con gli Skye Terrier, una delle più antiche razze scozzesi, un tempo nota anche come “Terrier of the Western Isles”.

Gli Yorkshire venivano apprezzati soprattutto per via delle loro piccole dimensioni e della loro agilità che gli permetteva di entrare nelle minuscole gallerie dove i roditori scavavano i loro rifugi.

Huddesrfield Ben, un individuo nato nel 1865, viene considerato il primo cane della storia appartenente a questa razza, anche se gli Yorkshire che conosciamo oggi sono stati ulteriormente incrociati con altri cani e quindi hanno un aspetto visibilmente differente rispetto a lui.

A quasi due secoli di distanza dalle sue origini, lo Yorkshire oggi non viene più utilizzato per la derattizzazione, se non in rari casi nel Regno Unito, ma viene invece considerato un ottimo cane per le famiglie, soprattutto per via della sua grande voglia di appartenere al gruppo e la sua inarrestabile energia che lo rende un compagno di avventure molto più spigliato e sicuro di quanto si possa pensare.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Immagine

Lo Yorkshire Terrier è un cane la cui storia lo ha reso particolarmente ostinato, sicuro di sé e autonomo. La capacità di attendere anche molto a lungo che i roditori escano dalla propria tana, infatti, richiede pazienza e sicurezza nelle proprie capacità.

Queste caratteristiche della personalità degli Yorkshire oggi vengono però purtroppo spesso lasciate da parte, soprattutto se adottati da famiglie che non le riconoscono.

Gli Yorkshire infatti, sebbene siano considerati cani da compagnia, mantengono uno spiccato interesse per la perlustrazione e l’esplorazione nel dettaglio degli ambienti in cui si potrebbe nascondere qualcosa. Questo significa che anche se sono cani  piccoli e apparentemente adatti ad una vita divisa tra il divano e il parchetto, hanno in realtà il desiderio di vivere come Terrier, ovvero cani competenti nel loro ambito, che in questo caso è proprio quello legato alla ricerca dei piccoli animaletti.

Questo non significa che bisognerà farli lavorare nei fienili infestati di topolini ma che affinché lo Yorkshire sia davvero soddisfatto, oltre a prendervi cura del suo aspetto esteriore e del suo mantello, vi chiederà anche di svolgere attività insieme all’aria aperta. Dove possibile l’ideale è farlo senza l’utilizzo del guinzaglio, così che possa sentirsi libero di fare piccole ricerche di oggetti o, magari anche di persone, per poi tornare a casa a testa alta, orgoglioso delle sue imprese.

Lo Yorkshire è un cane vigile e attento che, quando non trova insieme al proprio pet mate l’occasione per esprimere queste sue vocazioni, rischia di dedicare maggiore attenzione alla protezione del proprio gruppo di appartenenza e del territorio in cui vive, complicando così gli incontri con amici e sconosciuti. Può trasformarsi rapidamente in un’attenta sentinella e abbaiare più di quanto possiate desiderare.

Per fare in modo che questo non accada basterà variare il più possibile il genere di esperienze svolte in sua compagnia, rendendolo partecipe della vostra routine quotidiana e permettendogli quindi di avere un ruolo attivo nel gruppo familiare. 

Come molti cani da compagnia, gli Yorkshire hanno una forte motivazione affiliativa che li  porta a rischiare di soffrire la solitudine, ma non temete: se vivete con loro una vita attiva, sanno anche concedersi pacificamente del sano relax sul divano, mentre voi sarete al lavoro.

Non tutti gli Yorkshire amano il contatto continuo con le persone e alcuni, addirittura, preferiscono non venire toccati in alcune parti del corpo. Proprio per questo motivo il consiglio è quello di abituarlo gradualmente e delicatamente alle coccole e, soprattutto, permettergli di allontanarsi nel caso in cui non apprezzi il contatto. L’affetto verso i cani, infatti, si dimostra maggiormente riconoscendone le necessità di spazio e i reali desideri piuttosto che accarezzandoli continuamente.

La storia da cacciatore dello Yorkshire, infine, gli lascia ancora qualche segno evidente anche per quanto riguarda la convivenza con gli altri animali e con i bambini più piccoli. Questa razza potrebbe manifestare alcuni comportamenti legati alla motivazione predatoria. nel caso in cui, ad esempio, un gatto si muovesse rapidamente davanti ai suoi occhi potrebbe rincorrerlo con una rapidità insospettabile.

Generalmente non si tratta di comportamenti pericolosi ma più che altro di potenziali attitudini che si possono facilmente affrontare anche con un educatore cinofilo che vi mostri come sfruttare queste abilità del vostro Yorkshire per divertirvi in situazioni più consone e senza dover andare a caccia del gatto dei vicini.

Aspetto fisico

Il mantello dello Yorkshire è bicolore (fulvo e blu) lungo, liscio, privo di sottopelo e cade fino a terra su entrambi i lati formando una scriminatura che, dal muso, arriva fino alla coda, attraversando anche il collo, il quale è lungo ed elegante. Il suo portamento sicuro gli conferisce un’andatura altezzosa e importante, nonostante non superi i 3,2 chilogrammi di peso. Gli occhi sono scuri e hanno un’espressione vigile che dà l’idea della sua vivacità. La bocca non è molto grande e presenta due mascelle della stessa dimensione e una dentatura regolare. Le orecchie sono a forma di “V” rovesciata e sono ricoperte di lungo pelo. Il busto è compatto e la coda, portata generalmente più alta del dorso, è anch’essa coperta di lungo pelo leggermente più scuro rispetto al resto del corpo.

Una particolarità di questa razza è legata al fatto che l’assenza di sottopelo gli permette di avere una ridotta quantità di allergeni e, per questo motivo generalmente non causa sintomi di allergia.

Cura e salute

I cani di questa razza sono generalmente molto longevi, ma anche loro possono soffrire di alcune particolari patologie genetiche come, ad esempio, la malattia di Legg-Perthens, la displasia e la lussazione della rotula. Inoltre, gli Yorkshire potrebbero soffrire di alcuni disturbi oculari e bisogna, inoltre, porre particolare attenzione alla loro dentatura.

Il consiglio, come sempre, è quello di rivolgersi ad allevatori riconosciuti che prestino particolare attenzione alla salute di ogni singolo individuo.

Nonostante il mantello sia lungo, come abbiamo visto è privo di sottopelo. Questa particolare caratteristica lo porta a soffrire particolarmente sia il freddo che il caldo. Ciò non significa che lo Yorkshire non debba uscire di casa in inverno e in estate, oppure che vada tenuto in braccio nelle giornate più fredde, ma piuttosto che andrà protetto con un mantellino quando le temperature si abbassano molto e tenuto al riparo dal sole nelle ore estive più calde.

Ricordate inoltre, che accorciare eccessivamente il suo pelo non lo porterà a soffrire meno il caldo, anzi: rischierà di diminuire ulteriormente il naturale isolamento che il mantello offre.

Cosa fare con uno Yorkshire Terrier

Contro ogni aspettativa, come abbiamo visto lo Yorkshire Terrier è in realtà un cane che ama trascorrere le sue giornate in maniera molto attiva. Insieme a lui potete andare a esplorare ogni angolo dei prati e dei parchi cittadini, ma anche scoprire colline, boschi e foreste nascoste. Difficilmente questo cane si tira indietro da una sfida motoria.

Se vedete che è interessato ad un buchetto nella terra, potete avvicinarvi a lui e mostrargli che siete interessati a ciò sta scoprendo. Se possibile potete anche aiutarlo a scavare una buca in quel posto, dando così ulteriore valore alla sua piccola ma importantissima scoperta.

Non preoccupatevi inoltre se qualche giorno la passeggiata serale dura un po' meno del solito per via del cattivo tempo: se durante il giorno può divertirsi all'aperto lo Yorkie trascorre volentieri anche la serata insieme a voi e a tutta la famiglia sul divano, spostandosi tra le braccia dei vari componenti.

Relazione e contesto ideale

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La vita ideale per uno Yorkshire Terrier è quella in compagnia di una famiglia attiva che lo tratti come un cane degno di rispetto e gli permetta di mettere in pratica tutti i suoi talenti. I suoi umani di riferimento ideali gli concedono volentieri di sporcarsi, di scavare buche nei prati e di arrivare a casa stanco la sera sentendosi un vero e proprio cane da avventura.

Per via della sua motivazione protettiva e territoriale, può essere che prenda l’abitudine di abbaiare molto a chiunque si avvicini alla sua famiglia ma il regalo più bello che potete fargli per evitare che questo accada è concedergli, fin dai primi mesi, di verificare in autonomia la sua opinione riguardo la persona che si sta avvicinando.

Se questo piccolo Terrier si sente appagato dalla relazione con la sua famiglia e non viene tenuto in braccio o nella borsetta, come purtroppo ancora si vede spesso, è in grado di dimostrare che le dimensioni non contano assolutamente e che i grandi cani possono essere nascosti anche in piccoli corpi.

Non è una razza che freme per passare il tempo insieme ai propri simili, preferisce piuttosto la compagnia degli umani e, forse, di pochi cani conosciuti. 

Se la famiglia è numerosa e comprende anche altri animali (soprattutto se sono roditori), il consiglio è quello di affrontare un percorso con un educatore che aiuti il vostro cane a relazionarsi in maniera corretta anche con le altre specie.

Lo Yorkshire è un cane che cerca una famiglia coraggiosa quanto lui e che non abbia paura di sganciare il guinzaglio, perché questo piccolo Terrier ha davvero bisogno di mettersi alla prova e dimostrare a tutti che è in grado di saltare, correre e poi tornare da voi con le sue zampe.

La sua taglia e la sua grande voglia di appartenere al gruppo, lo rendono un cane adatto anche alla vita in città, a patto che non vada costretto a uscire solo per andare fino all’area cani e tornare indietro.

Una giornata con uno Yorkshire Terrier

Sta dormendo nella sua piccola cuccia posizionata sotto al vostro letto e non appena i bambini si siedono a tavola per fare colazione il vostro Yorkshire si posiziona ad un passo da loro i per ricevere il solito minuscolo boccone di cui si privano volentieri per condividere con lui questo momento.

La prima passeggiata della giornata è, come sempre, nei parchi del quartiere e finisce con la tappa al bar, dove il vostro Yorkshire sa bene come comportarsi e conquista gli sguardi di tutti i vicini di tavolo, incuriositi nel vedere un cane da compagnia perfettamente in grado di sedersi al suo piuttosto che passare il tempo nelle braccia dei propri umani.

Tornando verso casa vi fermate all’edicola e a fare qualche commissione e il vostro Yorkie è felice di svolgere con voi ognuno di questi compiti. Una volta entrati nell’appartamento si sistema sul divano, senza interferire con la vostra giornata di lavoro da remoto ma quando scatta l’orario di andare a prendere i bambini a scuola salta giù immediatamente, vispo e arzillo, pronto per il tardo pomeriggio in compagnia di tutta la famiglia.

Non vi serve allontanarvi troppo da casa per trovare un parco dove ognuno possa avere la sua libertà di muoversi e, forse, mentre il cane cerca nell’erba qualcosa di interessante e i bambini giocano, voi riuscite anche a concedervi la lettura di un giornale, con la certezza che nessuno si allontanerà troppo. Poco dopo però il vostro Yorkshire torna da voi e sapete che è il momento di giocare insieme con un bastoncino, una pallina o scavando insieme una buca sotto un albero.

Tornando a casa, lungo la strada incontrate altri cani ma lui non è intenzionato ad andare da loro, a meno che non si avvicinino troppo. In quel caso però sapete che sa gestire l’incontro con molta consapevolezza, come ha sempre dimostrato nei precedenti incontri.

Una volta tornati a casa, lo Yorkshire si mette sul divano insieme a voi, anzi proprio in mezzo a tutti voi, e sussulta quando ridete per qualche scena divertente in tv, ma non ci pensa nemmeno a spostarsi perché alla sera il suo posto è proprio lì: nel bel mezzo della famiglia.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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