Sugli spalti e in campo. Lo stadio di baseball di Denver, dove giocano i Colorado Rockies, è stato visitato da un branco di volpi che ha apprezzato il diamante d'erba deserto. È stata la squadra a pubblicare le foto sui social con un messaggio: "Abbiamo dei nuovi visitatori, vi presentiamo le volpi di Coors Field".
Oltre alla volpe che spunta in gradinata, c'è quella che si stiracchia, mentre altre giocano sulla terra rossa. La stagione sportiva si è conclusa a ottobre e riprenderà solo in primavera, ad aprile. Tutto tempo a disposizione per questi selvatici che hanno deciso di esplorare una struttura umana ma senza la presenza di individui. D'altronde, la volpe rossa può vivere quasi ovunque, dall'arido entroterra australiano alla tundra brulla e ghiacciata della Siberia, dalle pianure paludose alle montagne rocciose, dai terreni coltivati alle giungle di cemento dei centri urbani. Di solito sono animali socializzati a fare capolino in mezzo ad una partita, come è successo lo scorso giugno in Cile quando un cane ha interrotto una partita di calcio femminile facendo il carico di coccole e applausi dai tifodi. Più rare l'apparizione di selvatici.
Quel che è certo è che i Rockies hanno preso di buon grado questa "invasione" di campo, rilanciando più volte sui loro canali ufficiali i post dedicati alle volpi. Dall'account Twitter della squadra emerge, in generale, una particolare attenzione rivolta agli animali, come risulta da uno dei contenuti più recenti in cui i giocatori salutano l'asino mascotte della squadra, Petey. "Siamo rimasti addolorati nell'apprendere della scomparsa di Petey the Donkey, un visitatore abituale di Coors Field", hanno twittato i giocatori rivolgendo poi le loro condoglianze ai pet mate.