Un recente studio condotto dall'Università di Siena e dal Centro Studi Squali di Massa Marittima, in Toscana, ha lanciato un allarme preoccupante: la presenza dello squalo bianco nei mari italiani è in drastica diminuzione, al punto da tale temere seriamente che questa specie tanto iconica possa essere molto vicina all'estinzione nelle nostre acque.
La ricerca, intitolata "Monitoraggio e marcatura dello Squalo bianco nel Mediterraneo", evidenzia numeri particolarmente preoccupanti. Secondo gli studiosi, la possibilità che lo squalo bianco abbia superato il punto di non ritorno, almeno nelle acque costiere italiane, non è affatto remota. Questo grande predatore, già classificato nel Mediterraneo come "In pericolo critico" dall'IUCN, rischia seriamente di scomparire definitivamente.
Il Mar Mediterraneo è stato a lungo considerato uno degli otto hotspot mondiali per la presenza e abbondanza di squali bianchi (Carcharodon carcharias). Tuttavia, i risultati dello studio sono sconvolgenti: non è stato avvistato alcun individuo di squalo bianco durante le oltre 650 ore di monitoraggio effettuate lungo le coste italiane tra il 2017 e il 2024, sollevando quindi serie preoccupazioni sul futuro della popolazione del Mare Nostrum.
Prima della quasi totale scomparsa delle tonnare lungo le coste italiane, lo squalo bianco veniva occasionalmente catturato come bycatch in questi impianti di pesca. Tuttavia, è ormai da tempo che non ne viene anche solo avvistato uno. La specie rimane gravemente minacciata soprattutto dalle attività di pesca sportiva o mirata alla commercializzazione di denti, pinne o mandibole.
L'assenza totale di avvistamenti durante il monitoraggio suggerisce quindi che la specie potrebbe aver superato una soglia critica di popolazione, rendendo la sua sopravvivenza nel Mediterraneo sempre più incerta. Una perdita di tale portata rappresenterebbe un danno enorme per la biodiversità del Bacino Mediterraneo, un ecosistema in cui lo squalo bianco è presente da circa tre milioni di anni.
Il monitoraggio condotto dal Centro Studi Squali e dall'Università di Siena non solo documenta una situazione drammatica, ma serve anche come invito immediato all'azione. Gli scienziati chiedono interventi urgenti e mirati per tentare di salvare questa specie dalla completa scomparsa. La protezione degli squali bianchi è fondamentale non solo per preservare una specie iconica, ma anche per mantenere i delicati equilibri all'interno degli ecosistemi marini.
L'allarme lanciato dagli esperti è un chiaro segnale che non possiamo più ignorare. La salvaguardia dello squalo bianco nel Mediterraneo richiede un impegno collettivo e immediato da parte di scienziati, istituzioni e cittadini. Solo così possiamo sperare di evitare la perdita di una specie che ha nuotato nei nostri mari per millenni e che ora rischia di sparire definitivamente.