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30 Agosto 2022
8:56

Lo squalo balena (Rhincodon typus)

Lo squalo balena è il pesce più grande del mondo. Appartiene alla famiglia Rhinocodontidae ed è l'unica specie del genere Rhincodon. Il suo nome è dovuto alle dimensioni, che possono raggiungere i 20 metri di lunghezza e le 11 tonnellate. Si può trovare nelle acque oceaniche temperate e tropicali, mangia prevalentemente plancton e non è pericoloso per l'uomo.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Lo squalo balena (Rhincodon typus) è il pesce più grande del mondo: appartiene alla famiglia Rhinocodontidae ed è l'unica specie del genere Rhincodon. Il nome, che in inglese viene tradotto con Whale Shark, è determinato dalle sue dimensioni e dal fatto che è dotato di un sistema di filtraggio del cibo che ricorda quello di alcuni cetacei. Il più grande squalo balena mai individuato, infatti, arrivava a circa 20 metri di lunghezza e un individuo adulto può pesare anche 11 tonnellate.

Ciò nonostante non si tratta di una specie pericolosa per l'uomo e secondo lo Shark Research Institute, la sua natura placida gli ha permesso addirittura di guadagnare il soprannome di “gentle giants” – il gigante gentile.

Caratteristiche dello squalo balena

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Questo pesce cartilagineo può raggiungere i 20 metri di lunghezza e, secondo uno studio condotto dal Marine Conservation Society delle Seychelles e pubblicato nel 2012, è il più grande del mondo.

Gli squali balena hanno corpi più larghi nella parte centrale, che si assottigliano verso la testa e la coda. La testa è larga e appiattita, con una grande bocca che può misurare fino a 1,5 metri di larghezza e contiene denti minuscoli e uncinati. Ha due pinne dorsali, una più grande e una seconda più piccola. La pelle è costellata da squame simili a denti, considerate di fondamentale importanza per questioni di idrodinamica, in quanto riducono la resistenza con l'acqua e funzionano, inoltre, come una sorta di repellente per i parassiti.

Secondo quanto descritto da Animal Diversity Web dell'University of Michigan, la colorazione può variare da diverse tonalità di grigio, blu o marrone con molte sfumature e punti di colore giallo chiaro che permettono di riconoscere ogni singolo soggetto. In Madagascar, questa specie viene chiamata marokintana, ovvero "molte stelle", proprio per via del curioso aspetto delle macchie sulla sua pelle.

Lo scheletro è costituito da una cartilagine spessa e flessibile e la rigidità del corpo è fornita da un complesso strato sottocutaneo di fibre di collagene che agiscono come un "corsetto" flessibile a cui si attacca la spina dorsale per offrire leggerezza ed efficienza nei movimenti.

Ciò nonostante non si tratta di un nuotatore particolarmente rapido e, infatti, secondo il WWF la velocità dello squalo balena non supera i 10,3 km all'ora. Alcuni studi di localizzazione satellitare hanno mostrato, però, che gli squali balena possono percorrere distanze anche molto lunghe e lo fanno ad una velocità media di circa 3,9 km all'ora.

Comportamento e alimentazione

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Si tratta di un pesce descritto per la prima volta nel 1828 e, secondo uno studio condotto dal Marine and Atmospheric Research Centre della Tasmania, in Australia, nonostante l'aumento delle ricerche sul suo conto, rimane ancora molto da scoprire sia riguardo all'ecologia che al comportamento della specie.

Generalmente gli squali balena hanno abitudini solitarie, eppure sono state segnalate aggregazioni di squali balena in diverse aree del mondo, molto probabilmente generate da un aumento delle disponibilità alimentari. La più conosciuta aggregazione mai avvistata è stata chiamata "afuera", e ha riguardato un numero di circa 420 individui in un'area di 18 km quadrati al largo di Isla Contoy nei Caraibi messicani.

Lo squalo balena è un animale ovoviviparo che si nutre prevalentemente di plancton, piccoli pesci, uova e crostacei, infatti non è da considerarsi assolutamente pericoloso per l'uomo, che non rappresenta una preda per la specie.

Si ritiene inoltre che durante le immersioni possano raggiungere circa i 1700 metri di profondità e gli schemi che regolamentano questi movimenti sono influenzati dai cicli quotidiani di luce e oscurità. Gli squali balena, infatti, trascorrono la maggior parte della giornata vicino alla superficie e si immergono durante le ore buie.

La specie predilige le acque comprese tra 21° e 30°C e infatti si trova in tutti i mari tropicali e temperato-caldi, fatta eccezione per il Mediterraneo.

Gli squali balena sono animali migratori e, sebbene siano principalmente pelagici, possono essere trovati sia negli habitat costieri che oceanici.

Lo squalo balena e l'uomo

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Secondo la ICUN, che la considera una specie a rischio di estinzione, non è possibile determinare il numero degli individui a livello globale, ma si può stimare una riduzione della popolazione che si avvicina al 30% su tre generazioni (le quali hanno una durata di 25 anni).

Negli ultimi 10 anni sono stati avviati numerosi studi dedicati al tracking degli squali balena in varie parti del mondo, con l'obiettivo di aumentare le conoscenze riguardo alla specie e, di conseguenza, le possibilità di tutela.

Ciò nonostante, questo grande pesce viene ancora pescato, soprattutto in Asia, per destinarlo al mercato alimentare.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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